Quando il pensiero viene pubblicamente espresso attraverso “giudizi di valore” e rilanciato solo come slogan per mancanza di ragionamento oggettivo, l'autore dovrebbe accettare la definizione di “sprovveduto” e scusarsi.
“Palla al Centro”, può significare tante cose. In francese, ad esempio, “balle au centre” significa che le due parti di una competizione, o i duellanti di un dibattito pubblico, sono in parità e bisogna ricominciare daccapo.
Ora la premier dovrà muoversi nella direzione giusta: incentivare il lavoro, gli investimenti produttivi, la crescita economica e demografica.
La polemica non sopita sui colpi di manganello in testa a Pisa e Firenze su ragazzi che potevano essere nostri figli o nipoti, non è affatto banale, o da liquidare con superficialità e senza riflettere.
Questa volta Giorgia Meloni ha sbagliato; chi troppo vuole, nulla (o poco) stringe, purtroppo. Lei ha voluto candidare Paolo Truzzu ad ogni costo, contro il Presidente uscente e contro Salvini. E così la Lega, pur votando Centrodestra, non ha votato per il candidato di Fratelli d’Italia. Elementare Watson!
Sono duemilaventuno i morti sul lavoro dal 2020 al 2023. Oltre 1000 morti ogni anno. Ma sono dati ancora provvisori. Ventiseimila199 quelli che risultano dalla rielaborazione di Pagella Politica sui dati Inail nel ventennio trascorso.
Don Mimmo Battaglia: “L’Autonomia legittima l’ingiustizia più grave”.
Ogni qualvolta si parla di Africa vengono in mente i tanti Sud del mondo. Abbiamo chiesto allo scrittore Mimmo Nunnari una sua analisi sul Piano Mattei di cui tanto si discute, e la sua chiave di lettura ci riporta al centro del Mezzogiorno d’Italia.
In questa sua analisi sulla Autonomia Differenziata lo scrittore meridionalista Mimmo Nunnari scrive: “Matteo Maria Zuppi presidente della CEI avverte che i vescovi del Sud sono sul piede di guerra”.
E’ la nuova Questione Meridionale, che questa volta rischia di riaprire in Italia un dibattito mai sopito. Questa è la letteura che ne fa oggi un grande meridionalista, il giornalista-scrittore Mimmo Nunnari.
E’ appena arrivata, come una sentenza definitiva, la decisione della Corte Costituzionale sulla legittimità giuridica, politica e etica del Jobs Act, il decreto proposto dal governo Renzi e approvato dal Parlamento nel 2015.
Troppa burocrazia, troppi pastrocchi, troppi legacci, troppe cose inutili nella vita di ogni italiano. Come se ne esce? Quali rimedi? Questa che segue è l’analisi di Edoardo Favaretti, medico psichiatra con alle spalle un importante background nel mondo reale.
Davvero si può accettare, in cambio di una modifica costituzionale come il Premierato, una riforma come l’Autonomia Differenziata che rischia di distruggere il futuro di decine di milioni di persone?
Dopo il suo intervento su Prima Pagina News, abbiamo chiesto al sociologo Rocco Turi da Budapest un ulteriore commento alla conferenza stampa della Presidente del Consiglio.