Il conduttore Stefano Bini: “Passione ed entusiasmo portano sempre lontano. Mi sto godendo il successo di Wild Food Maremma”
L’autore e conduttore è in onda ogni venerdì dalle 8:40 alle 10:40 con Wild Food Maremma, su Food Network (canale 33) del gruppo Warner Bros Discovery.
(Prima Pagina News)
Lunedì 01 Agosto 2022
Roma - 01 ago 2022 (Prima Pagina News)
L’autore e conduttore è in onda ogni venerdì dalle 8:40 alle 10:40 con Wild Food Maremma, su Food Network (canale 33) del gruppo Warner Bros Discovery.

La passione per la tv e la musica, il sogno di portare i suoi progetti in tv, quello di condurre programmi dalle piazze italiane e di lavorare al fianco di Marina Berlusconi: Prima Pagina News ha incontrato Stefano Bini.

Le prime due puntate di Wild Food Maremma sono state un successo, soprattutto tra le donne. Secondo Lei, perché?

“Semplicemente perché raccontiamo la cucina, il territorio e la cultura in maniera diversa. Wild Food Maremma è un programma veloce, che scherza con i cuochi e su di loro, un po’ rozzo, che si sporca le mani e racconta le tradizioni tra sacro e profano, ma soprattutto fa vedere luoghi inesplorati. Se dovevo creare e condurre un dejà vu, non avrei proposto nulla a nessuno!”

L’idea è sua e in questo contesto è anche autore e capo progetto, oltre che conduttore. Quanto è stato difficile?

“Passione ed entusiasmo portano sempre lontano! Wild Food Maremma è stato una “palestra” pazzesca. Scrivere nove scalette da un’ora ciascuna non è stato facile ma alla fine il risultato è stato eccellente. Vuol dire che non ho lavorato male! Non ho avuto né co-autori né collaboratori ai testi ma in compenso una squadra di lavoro fantastica, quella della Video Arcobaleno. Una precisazione: l’idea è mia e di mio cugino Valerio Mori.”

Se non avesse fatto questo lavoro, in quale settore lavorativo Le sarebbe piaciuto innestarsi?

“Non ho vagliato mai nessuna alternativa. Sin da piccolo, ho sempre saputo che volevo fare questo mestiere. Le maestre e i professori mi sceglievano sempre come protagonista delle recite, sono cresciuto davanti al piccolo schermo e con la tv commerciale perché genitori e nonni lavoravano, Italia1 era la mia seconda casa, Raimondo Vianello e Cristina D’avena i miei miti. Certo, dopo aver studiato all’Università editoria e mass media, e dopo tanta gavetta dietro e davanti la telecamera, in Italia e all’estero, se dovessi abbandonare gli studi televisivi mi piacerebbe lavorare in una corporate aziendale. Gradirei non poco collaborare al fianco di Marina o Piersilvio Berlusconi, oppure con Marco Costa, manager Mediaset che stimo moltissimo per approccio al lavoro, dedizione e umiltà.”

Il futuro professionale cosa propone? Ha un agente che Le segue contratti e contatti?

“Il futuro propone di portare il brand Wild Food in Lombardia e per questo stiamo lavorando con alcuni assessori e funzionari della Regione. In più, un progetto radio di cui ancora non posso parlare. Spero che il 2023 si apra con tanti stimoli professionali e la realizzazione di qualcosa di bello. Nando e Silvio Capecchi, della Vegastar, sono gli impresari che seguono le mie avventure professionali; con Nando, si è instaurata una sincera amicizia e i suoi suggerimenti sono oro. Fa parte della “vecchia guardia”, come potrei non seguirli? Viva i nostri saggi!”

 

In qualche intervista, abbiamo letto del cancro avuto a 22 anni. Perché parlarne?

“Perchè non farlo! Un personaggio pubblico ha il sacrosanto dovere di essere d’esempio a chi lo guarda, ascolta o legge. Ho superato un bruttissimo cancro a 22 anni, quindi ce l’ho fatta io e ce la possono fare anche gli altri. E poi, quando un ex malato se la sente, sarebbe bellissimo che andasse nei reparti dei malati oncologici, di bambini e adulti, a portare speranza ed entusiasmo. All’inizio è tosta ma poi… Che soddisfazione gli occhietti dei bambini e i sorrisi degli adulti!”.


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