L'alta moda non è solo un abito, è anche il profumo della Sicilia

Domenico Dolce, fondatore insieme a Stefano Gabbana della casa di moda Dolce&Gabbana, ancora una volta punta il focus sul suo amore per la Sicilia. “Il suo sangue, la sua carne e il suo cuore è tutto made in Sicily.”

(Prima Pagina News)
Giovedì 21 Luglio 2022
Roma - 21 lug 2022 (Prima Pagina News)

Domenico Dolce, fondatore insieme a Stefano Gabbana della casa di moda Dolce&Gabbana, ancora una volta punta il focus sul suo amore per la Sicilia. “Il suo sangue, la sua carne e il suo cuore è tutto made in Sicily.”

E’ un amore profondo quello che lega Domenico Dolce all'isola come fosse ‘un amante da cui sempre tornare, musa ispiratrice dei suoi sogni per sempre’.

Il grande stilista racconta così il suo amore e la sua devozione verso il paese delle sue origini, dal quale -ammette- è difficile andare via ma è sempre bello tornarci. Una mancanza quella dei luoghi natii che si trasforma anche in rabbia profonda. La Sicilia, una ‘puttana’ che non riesce mai ad amare nessuno fino in fondo, si lascia scappare tutti, infliggendoti alla fine però la voglia di ritornare.

Lo stilista delle star, da sempre vive con la sua terra un rapporto così intimo da avere spesso paura egli stesso di deluderla. E per questo forse quando può la evita. Domenico rimane per lungo tempo lontano da casa. Il suo sogno da ragazzo era abbastanza grande quanto ambizioso da farlo partire. La parola d’ordine di quegli anni sembrava essere “Andare via. Cercare un altro posto dove realizzarsi. E questo lo ha fatto molto soffrire.

Il suo sogno, in realtà, Domenico Dolce, avrebbe voluto realizzarlo in Sicilia, ma ogni Sud del mondo è sempre cpsì troppo carico di ‘forse’, e di incertezze impossibili da dover sopportare. E Domenico non poteva aspettare oltre. Serviva fare una scelta. Il futuro ha sempre fretta di essere risolto. Oggi più di ieri, insieme a Stefano Gabbana questi due grandi artisti sorprendono il pubblico di tutto il mondo, mostrando come l’alta moda può diventare esperienza e contemporaneamente sfida culturale.

Di sfide il "Dolce" siciliano, ne ha dovute affrontare diverse, tantissime, già da piccolo quando si ritrova ad aiutare il padre nella sua sartoria, e a soli 6 anni cuce il suo primo paio di pantaloni. Un talento innato che la famiglia scopre, accompagna, e soprattutto sostiene. Ne valeva davvero la pena.

Dopo aver solo sfiorato l'idea dell'architettura, grazie alle riviste del padre, Domenico si dedica totalmente al mondo della moda, fatto di mille stoffe e bottoni, raggiungendo ben presto, insieme allo stilista Stefano Gabbana, una grande notorietà. Sono le vette altissime che i mercati di tutto il mondo conoscono.

Ma perché tanto interesse per una terra dura come la Sicilia, nonostante un così grande successo?

La moda è il sogno, la Sicilia la radice. E Domenico Dolce, con la semplicità dell’uomo da scoglio e da mare aperto, è parte integrante di tutto questo. Come dire?  Il viaggio altrove e lo sguardo puntato verso casa. Una bellissima dedica alla sua terra, luogo da riscoprire ogni costo.

Ecco cos’è l'alta moda per Domenico Dolce, non solo un abito sinuoso cucito sul corpo avvenente di una donna, ma un gustosissimo “arancino siciliano” preparato con amore, secondo la ricetta tradizionale della sua terra natale. Le tradizioni, infatti, sono per lo stilista la base e il mantra della sua creatività. Da esse trae ispirazioni per le sue collezioni, le tradizioni siciliane rimaste intatte, in un paese che non si è mai del tutto modificato. ’Siamo rimasti indietro’, dice Domenico. E se da un lato è conservazione, dall'altro è mancanza di crescita.

Il pensiero dello stilista è concreto, limpido e reale. Alla ricerca di nuova luce per la sua terra.  La Sicilia è il suo primo amore, a cui dare tanto, e di cui temere anche il giudizio. Ma la sfida non finisce qui. (Roberta Calafati)

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