Libri & Premi Letterari, Santo Gioffrè medico “Scrittore dell’Anno” con la “Grande Truffa della Sanità in Calabria”
L'Amsi, Associazione Medici Scrittori Italiani, ha annunciato di aver assegnato il prestigiosissimo Premio, Medico-Scrittore dell’anno, per il 2021 a Santo Gioffrè, medico calabrese e oggi uno dei più grandi Scrittori Italiani del momento. L’ultimo suo saggio “Io ho visto” racconta la Grande Truffa della Sanità in Calabria.
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Lunedì 01 Marzo 2021
Reggio Calabria - 01 mar 2021 (Prima Pagina News)
L'Amsi, Associazione Medici Scrittori Italiani, ha annunciato di aver assegnato il prestigiosissimo Premio, Medico-Scrittore dell’anno, per il 2021 a Santo Gioffrè, medico calabrese e oggi uno dei più grandi Scrittori Italiani del momento. L’ultimo suo saggio “Io ho visto” racconta la Grande Truffa della Sanità in Calabria.
La premiazione avverrà a Crema, il prossimo 28 agosto 2021, nel corso del Congresso Nazionale dei Medici Scrittori. Il Premio è stato assegnato, oltre per il suo ruolo di scrittore di grande successo nazionale “per la trasparenza e la lotta all’illegalità in campo sanitario che lo stesso ha portato avanti, con determinazione, in una terra difficile…” .

Santo Gioffrè è nato a Seminara, nella Piana di Gioia Tauro, paese che nel ‘300 ha dato i natali ai padri dell’Umanesimo Italiano, Barlaam e Leonzio Pilato e che negli anni 70 del 1900 è divenuto tristemente famoso per una sanguinosissima faida tra famiglie di ‘Ndrangheta.

Assessore Provinciale alla cultura per dieci anni a Reggio Calabria, Gioffrè, fin da ragazzo, ha avuto una vita avventurosa, soprattutto per il suo impegno politico-culturale. Gioffrè porta nel suo curriculum la costruzione, dopo 800 anni, della prima Chiesa Ortodossa, di rito Greco, a Seminara. Passione per il mondo di Bisanzio trasmessagli da colui che fu uno dei suoi due Padri spirituali: il più grande studioso di Filosofia e Teologia di Bisanzio, il gesuita tedesco Gehrard Podskalsky.

Gioffrè, nel suo girovagare per i paesi dell’Asia Minore, alla ricerca del mondo di Bisanzio, entrò in contatto, divenendone grande amico, con l’Arcivescovo Ortodosso di Aleppo, Boulos Yazigi, al secolo Paolo.

Con l’Arcivescovo, che ebbe il piacere di ospitare a casa sua, in Calabria, Gioffrè visitò la Siria sulle tracce del primo cristianesimo e, al Palmyra, strinse un’intensa amicizia con l’archeologo Khaled al-Asaad.

L’Arcivescovo Paolo, con cui Gioffrè intrattenne, fino alla fine, intensi rapporti epistolari e culturali, fu rapito e ucciso, nel 2013, da terroristi di Al- Nustra nel dintorni di Aleppo. Khaled al-Asaad, nel 2015, fu decapitato dall’Isis a Palmyra.

Di loro, che gli hanno lasciato una traccia indelebile, parla nel suo ultimo romanzo, ancora inedito. Gioffrè, come scrittore, divenne famoso in Italia e all’estero dopo che dal suo romanzo dì esordio, “Artemisia Sanchez” Mondadori, Rai Uno trasse una fiction televisiva, vista, oltre che in Italia, in molti paesi del mondo.

Nel 2015, nominato Commissario straordinario dell’Asp di R.C., il medico scoprì, e denunciò, la prima volta, il sistema dei doppi pagamenti e la cosiddetta “contabilità orale”, espressione che, ormai, ha fatto il mondo, tanto che Gioffrè, nel mese di dicembre, fu protagonista di un reportage, della BBC.

Nell’ultimo suo libro “Io ho visto. La grande truffa nella sanità calabrese”, Gioffrè racconta la sua drammatica esperienza nei 5 mesi che fu alla Direzione dell’Azienda Sanitaria, indicata quale la più disastrata d’Europa. (b.n.)

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