Rapaci: al meeting internazionale di Riad tengono banco le innovative tecniche di riabilitazione italiane
Giovanni Granati e la moglie Atheana Jitariuc hanno mostrato i risultati delle loro ricerche scientifiche e i brevetti del marchio flyboost.
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Giovedì 01 Settembre 2022
Roma - 01 set 2022 (Prima Pagina News)
Giovanni Granati e la moglie Atheana Jitariuc hanno mostrato i risultati delle loro ricerche scientifiche e i brevetti del marchio flyboost.
Rapaci: al meeting internazionale di Riad tengono banco le innovative tecniche di riabilitazione italiane
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Giovanni Granati responsabile della fauna selvatica de L'Altritalia Ambiente è stato ospite, insieme alla moglie, la biotecnologa Atheana Jitariuc, dal 24 al 28 agosto a Riad, al meeting organizzato dalla storica associazione Saudi Falcon Club, dove esperti ornitologi, biologi e riproduttori provenienti da tutto il mondo, si sono incontrati per discutere circa le metodologie più indicate per aiutare le specie selvatiche in via d’estinzione, ovvero programmi di riproduzione, allenamento e reintroduzione in natura.

Granati e la moglie sono i pionieri di uno studio scientifico che combina le moderne tecnologie all'arte, e la storia e l'identità culturale del Belpaese alla salvaguardia degli animali. Durante il loro soggiorno in Arabia Saudita hanno mostrato i risultati delle loro ricerche scientifiche e i brevetti del marchio flyboost. In particolare l'UFO, un drone “indistruttibile” dotato di esoscheletro esterno per proteggerlo da impatti ed evitare danni a cose, animali e persone; lo shark backpack, uno zainetto videocam per lo studio della dinamica del movimento delle ali dei rapaci durante il volo; infine il flyboost power to wings, un integratore per lo sviluppo della muscolatura nei rapaci selvatici da reintroduzione in natura.

Questi ed altri mezzi possono essere di grande utilità - ha spiegato la dottoressa Athena - per la riabilitazione di soggetti selvatici. Attualmente infatti, in tutto il mondo i rapaci feriti recuperati e immessi nei centri di riabilitazione, vengono reintrodotti in natura dopo un periodo più o meno lungo di fermo in box contenitivi senza nessuna premura nel controllo dello stato fitness dell'animale trattato.

Il cortisolo prodotto dallo stress nel contenimento in gabbia per un selvatico e la scarsa possibilità di movimento, atrofizza la muscolatura. Tutto ciò si traduce in un alta percentuale di mortalità post reintroduzione che si stima sia intorno al 60-70 %. La politica adottata attualmente dai centri riabilitativi appare spesso inadeguata per il recupero delle aviospecie selvatiche.

I risultati degli studi di Granati e di sua moglie sono stati molto apprezzati all'estero dove fortunatamente è ancora presente un gran numero di persone interessate realmente all'ambiente e alla salvaguardia degli animali. Lo dimostra tra l'altro l'invito ricevuto come speaker d'onore al suddetto meeting ove sono state stimate in circa 600mila presenza tra visitatori, biologi, ornitologi e scienziati internazionali.

Il loro operato è stato talmente gradito che dal 5 settembre sono stati invitati anche in Qatar per esporre le loro teorie pure in quel Paese. In Italia purtroppo ci si muove sempre più di sovente individualmente, talvolta condizionati da ideologie oltranziste e radicali spesso lontane da ogni evidenza scientifica – ha concluso amaramente Granati.

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