Teatro d’autore. La magia dell’Adamello e la storia della Val Rendena in un'opera di Brunetto Binelli

Sold out al Paladolomiti di Pinzolo per “Davanti alla luna”, uno spettacolo molto bello che Daniela Binelli “dedica a Marzia”, messo in scena dagli attori del “Filò da la Val Rendena”. In prima fila il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini con la sua giunta comunale al completo.

di Pino Nano
Mercoledì 24 Agosto 2022
Trento - 24 ago 2022 (Prima Pagina News)

Sold out al Paladolomiti di Pinzolo per “Davanti alla luna”, uno spettacolo molto bello che Daniela Binelli “dedica a Marzia”, messo in scena dagli attori del “Filò da la Val Rendena”. In prima fila il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini con la sua giunta comunale al completo.

Davanti alla luna”, serata delle grandi occasioni l’altra sera al Paladomiti di Pinzolo. Uno spettacolo teatrale assolutamente gratuito che racconta della vita contadina e delle tradizioni di quei tempi,1912-1925, ai piedi dell’Adamello. Racconta della tragedia della Grande Guerra, combattuta sui ghiacciai a quote superiori ai 3000 metri, con schieramenti dell’esercito austriaco che fronteggiavano il fronte italiano. Il comando austro-ungarico del gruppo delle forze dell’Adamello rendenese era stato organizzato e messo in piedi proprio qui a Pinzolo.

Dopo la guerra -racconta il testo teatrale- per il Trentino è stata poi una tragedia maggiore, perché da austriaci sono diventati italiani e questo ha comportato la svalutazione della moneta austriaca , la Corona, e l' imposizione da parte dell' Italia di nuove salatissime tasse. Questo ha portato ad una povertà allarmante che ha indotto molti dei loro antenati ad emigrare in cerca di fortuna.

“Questo spettacolo – dice Brunetto Binelli che è il regista dell’opera teatrale- è stato rappresentato da attori amatoriali, a parte Luigi Ottoni, che è uno straordinario attore di grande esperienza e di grande fascino. In realtà è uno spettacolo dialettale, adattato in lingua italiana per far comprendere a tutti la storia. E' la storia di tutti i rendenesi. Ogni pinzolese e valligiano hanno quasi sicuramente un parente, un nonno,uno zio, un cugino, emigrato all' estero. Sopratutto in America, ma anche in Inghilterra. Ancora oggi se vai a Londra o New Yok o Chicago, il mondo dell' affilare coltelli, “i moleti” della valrendena,; appartiene ancora ai discendenti di rendenesi.Oggi gli arrotini sono molto ricchi, rispetto ai primi che emigravano, ma la loro storia è rimasta più che mai presente nella vita di oggi”.

Storie come tante, storie di negazioni, di sofferenze, di allontamenti, di partenze e di rientri, e qualche volta anche storie di successo.

“Molti sono tornati poi a casa da dove erano partiti- ricorda Brunetto Binelli-ed hanno costruito alberghi, case , negozi . Per esempio in viale Marconi, l' Olimpic hotel appartiene a "Benny Masè" . Era un ex arrotino emigrato in America e diventato ricco laggiù. All' entrata di Pinzolo vi è anche un monumento dedicato all' arrotino, questo a conferma di come gli arrotini siano poi la storia vera dell’economia di questo popolo”.

Questa emigrazione” specializzata” portò con sé anche la coniazione di un gergo di mestiere, il “taron”, era una vera e propria lingua parlata usata all’interno di questa comunità all’estero ed elaborata allo scopo di non farsi comprendere nell’esercizio degli affari alimentando in questo modo l’identità degli emigranti.

All’esterno del teatro, invece, per parlare ancora di tradizioni rendenesi, c’è in questi giorni fino alla fine di agosto una grande mostra di artisti locali, che racconta a suo modo la magia e la bellezza di queste valli. 33 artisti diversi per questa nona edizione della rassegna, inaugurata dal sindaco di Pinzolo Michele Cereghini, e che ospita le opere di Gianpaolo Antolini, Beltrami Maestri, Maria Rita Binelli, Mario Binelli, Nino Binelli, Roberta Binelli, Ferruccio Bonapace, Serena Bonapace, Giuseppe Camera, Massimo Ceccherini, Katherinne Cid Gallegos, Mattia Cozzio, Nicola Cozzio, Stefano D'agostino, Elio Dal Pont, Aldo Fabbro, Miriam Franzelli, Francesca Fusi, Maria Gabrielli, Udalrico Gottardi, Antonella Grazzi, Sorelle Gueret, Paola Irsonti, Giovanni Leonardi, Davide Montanari, Margaret Nella, Alessia Pizzini, Teddy Polloni, Alma Povinelli, Jarka Prasek, Luisella Pretti, Gilfredo Sottini e Paola Zecca Metzen.

E’ quanto basta per ricordare che siamo nel cuore di una delle valli più belle dell’Adamello, dove non c’è giorno o sera in cui la pro-oco, efficientissima, e il comune di Pinzolo, attentissimo, non si preoccupino del soggiorno di chi viene in vacanza da queste parti. Vorrei aggiungere, Pinzolo come Madonna di Campiglio si meritano certamente una medaglia d’oro per come trattano curano e coccolano i loro turisti in vacanza da queste parti.


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