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Il 70,8% degli italiani utilizza il digitale per prenotare le proprie vacanze. È l’80,4% dei giovani tra i 16 e i 17 anni ad utilizzare il digitale per vacanze, ristoranti, luoghi di cultura e svago.
Il 70,8% degli italiani utilizza il digitale per prenotare le proprie vacanze. È l’80,4% dei giovani tra i 16 e i 17 anni ad utilizzare il digitale per vacanze, ristoranti, luoghi di cultura e svago.
In occasione della BIT (Borsa Internazionale del Turismo), che si terrà a Milano dal 9 all’11 febbraio prossimi, l’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, presenta il nuovo rapporto “Sustainable Tourism”. La ricerca utilizza l’indice DiSI (Digital Sustainability Index), per analizzare la propensione dei cittadini che abitano nei Grandi Centri e nei Piccoli Centri urbani verso la digitalizzazione e/o la sostenibilità e analizza i comportamenti degli italiani rispetto alle app per il turismo con particolare attenzione a quelle che aiutano i turisti a fare scelte più sostenibili sotto il profilo economico, ambientale e sociale (app per la prenotazione di alberghi, hotel e ristoranti, etc).
“La ricerca evidenzia come il digitale si confermi un potente motore di sviluppo per l’intero settore turistico.” – afferma Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “È essenziale guidare le scelte e i comportamenti dei viaggiatori, incoraggiandoli a sfruttare maggiormente gli strumenti digitali e a privilegiare soluzioni di viaggio più sostenibili. Il turismo, infatti, ha un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e le tecnologie digitali potrebbero svolgere un ruolo chiave nel ridurlo in modo efficace.”
L'Italia è tra i Paesi europei in cui il turismo incide maggiormente sull'economia, contribuendo per circa l'11% al valore aggiunto nazionale e registrando 458,5 milioni di presenze nel 2024 (+2,5%). Il settore ha un forte effetto moltiplicatore: ogni 100 miliardi di euro spesi ne generano 255 in PIL, con ricadute su alloggio, ristorazione e manifattura. Secondo ISTAT, il turismo sostiene il 12% degli occupati e, nel 2024, la spesa turistica totale è stimata in crescita a 110 miliardi di euro (da 108 nel 2023). Tuttavia, l’aumento è trainato dagli stranieri (+6,9%), mentre i turisti italiani calano (-6,5%). Per il 2025 si prevede un trend positivo, con prenotazioni effettuate con maggior anticipo e soggiorni più brevi, segno di una maggiore attenzione ai costi. (Fonte: Centro Studi Confindustria)
Il digitale spinge il settore del turismo: la ricerca e i risultati:
Quanti italiani usano il digitale per prenotare i propri viaggi e come?
Il 70,8% degli italiani usa le tecnologie digitali per prenotare le proprie vacanze e dichiara di aver avuto una migliore esperienza proprio grazie all’utilizzo del digitale . La percentuale sale all’80,4% nella fascia d’età tra i 16 e i 17 anni e aumenta tra i laureati e tra i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità. Il 64,4% degli intervistati è altresì convinto che la continua evoluzione del digitale come l’Intelligenza Artificiale porterà ad ulteriori miglioramenti dell’esperienza utente nel brevissimo, ovvero già nei prossimi 6 mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (68,7).
“La facilità d’uso, la disponibilità, l’attenzione all’ambiente, al sociale e all’economia e la possibilità di analizzare più proposte turistiche per scegliere poi la più adatta alle proprie esigenze in pochi click, fanno del digitale lo strumento principe per far incontrare facilmente domanda e offerte di viaggi (da quelli tradizionali a quelli più green), spingendo il settore verso ricettività, mete e numeri prima difficilmente raggiungibili.” – ha continuato Epifani. “
Turismo più consapevole, contrasto al sovraffollamento turistico, scoperta di mete alternative e aiuto alle piccole e grandi realtà del settore
Il sovraffollamento turistico a livello globale incide negativamente sia sulla qualità della vita dei residenti sia sull'esperienza dei visitatori.” spiega Epifani. “Tuttavia, la tecnologia digitale potrebbe rappresentare una soluzione efficace per affrontare questo problema. Si tratta di una questione strettamente legata alla sostenibilità del settore, poiché gli effetti negativi del fenomeno si manifestano non solo sull'ambiente, ma anche sul tessuto sociale delle destinazioni coinvolte. Se impiegato in modo adeguato, il digitale potrebbe consentire una gestione più equilibrata dei flussi turistici, migliorando l’esperienza dei viaggiatori e apportando benefici concreti all’ambiente, all’economia locale e alle comunità residenti. Le recenti cronache hanno visto come un uso aggressivo dei social media possa diventare una vera e propria arma contro il territorio. Non dobbiamo confondere gli usi sbagliati del digitale con il digitale in sé. Ancora una volta, serve cultura digitale diffusa. E, ancora di più, serve cultura tout court”.
I giovani chiedono un turismo più green e sono disposti a spendere di più per viaggi più sostenibili
Ciò che emerge dai risultati è, per un’ampia fetta della popolazione, una significativa distanza tra scelte ideologiche ed economiche: infatti, pur dichiarando di preferire strutture green, non sarebbe disposta a spendere di più per acquisirle.
Ma quali app utilizzano gli italiani e come? Alcuni approfondimenti:
App di prenotazione on-line di ristoranti e alberghi (Booking, Expedia, Lastminute.com, Tripadvisor, AirB&B ed altri) e app per la prenotazione di strutture ricettive che danno importanza alla sostenibilità (FairBnB, Cityaround, ed altri): le utilizzano il 67,5% degli utenti digitalizzati e attenti alla sostenibilità che vivono nelle aree metropolitane e i giovani, tutti con elevato titolo di studio. Per le app che danno importanza alla sostenibilità, sono solo il 19% degli utenti che le utilizzano, con il 41,1% degli intervistati che dichiara di non conoscere affatto questo tipo di servizio.
App o siti di House sharing: ad utilizzarle il 19,3% dei cittadini delle città metropolitane italiane, anche se è solo il 3,4% a farne un uso regolare e vengono utilizzate maggiormente dai giovani tra i 18 e i 24 anni.
App o i siti di monitoraggio della sicurezza sociale dei paesi: sono utilizzate maggiormente dagli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, così come tra coloro che si dichiarano in possesso di una Laurea o un Master.
App di prenotazione online di musei come Tiqets o Uffizi App: sono usate dal 26,6% degli intervistati e comunque da quegli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (49,1%). Le app che consentono di migliorare l’esperienza di visita dei luoghi di cultura sono invece utilizzate dal 21% della popolazione.
“Digitalizzazione e sostenibilità sono due leve imprescindibili per lo sviluppo del settore turistico, soprattutto in un momento in cui l’attenzione verso la “Meta Italia” è tanto alta ed è così importante – contestualmente – riposizionare il tema del Made in Italy, rispetto al quale il turismo è un forte abilitatore. Per questo motivo serve un forte impegno istituzionale orientato da una parte a promuovere la digitalizzazione delle mete turistiche – tema sul quale le Istituzioni sono ancora pericolosamente assenti, dall’altra, utilizzando lo strumento del digitale, puntare sulla sostenibilità come leva di crescita economica e sociale”, conclude Epifani.