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Promosso da Prison Fellowship Italia e dall'Associazione di Solidarietà Sociale “AS Tifosi Roma”.
Promosso da Prison Fellowship Italia e dall'Associazione di Solidarietà Sociale “AS Tifosi Roma”.
Tutti insieme, per il terzo anno consecutivo, si sono “sfidati” su un campo sportivo davvero speciale, quello del carcere. Un luogo che, per eccellenza, racchiude storie di sofferenza, violenza e dolore, ma che, in questa occasione, ha voluto trasformarsi in un simbolo di unità, rispetto e speranza.
L'evento, organizzato da *Prison Fellowship Italia* e dall'Associazione di Solidarietà Sociale “AS Tifosi Roma”, ha riunito sportivi e personalità di spicco, sottolineando l'importanza del dialogo e della pace attraverso il linguaggio universale dello sport.
A rappresentare l’Associazione di Solidarietà Sociale, il *dott. Michele Grillo, presidente di **AS Tifosi Roma*, che, insieme ad altri responsabili delle associazioni partecipanti, ha presieduto l’intera manifestazione, rafforzando il messaggio di solidarietà verso i detenuti.
Il calcio d’inizio è stato dato da Beppe Fiorello, uno degli attori più amati e apprezzati del panorama italiano, il cui gesto simbolico ha dato vita a una partita che ha unito tutti sotto il segno dello sport e della riconciliazione.
Tra gli ospiti d’onore, il campione del mondo e d'Europa con la Francia, nonché campione d'Italia con la Roma dello scudetto 2001, Vincent Candela, che ha presenziato come Ambasciatore dell’Associazione AS Tifosi Roma. Al suo fianco, Fabio Petruzzi, ex difensore della Roma e della Nazionale Italiana, entrambi incaricati di premiare le prime due squadre vincitrici e il “miglior scarpino” della squadra del carcere di Rebibbia.
In campo è scesa anche Gioia Masia, già calciatrice della Roma, del Napoli e della Nazionale italiana femminile, portando con sé il suo impegno e la sua passione per lo sport. A rappresentare la Nazionale Sacerdoti del mister Moreno Buccianti sono stati don Lorenzo Torresi, don Gianluca D’Amato, don Michele Bagatella e don Giampaolo Assiso, che hanno dimostrato ancora una volta come il calcio possa essere veicolo di valori profondi.
L’evento si è concluso in un clima di grande partecipazione e condivisione, ribadendo che lo sport, anche in un contesto difficile come quello del carcere, può diventare strumento di pace, di solidarietà e di speranza per un futuro migliore.