Meloni: "Cutro? La mia coscienza è completamente a posto"
"Prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore".
(Prima Pagina News)
Martedì 21 Marzo 2023
Roma - 21 mar 2023 (Prima Pagina News)
"Prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore".
"Ho sentito dire che andrei in Europa a prendere ordini. Lo diranno i fatti. Non mi vedrete mai" prendere alcun ordine. "Io preferisco dimettermi, piuttosto che presentarmi al cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, a dirle che il M5s erano ragazzi che avevano paura di scendere nei consensi ma alla fine avrebbero fatto quello che l'Europa chiedeva. Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere".

Così la premier, Giorgia Meloni, risponde al M5S al termine della replica durante il dibattito per le comunicazioni in Senato prima del Consiglio Europeo, in programma il 23 e 24 marzo.

"Il primo banco di prova è il tema dell'immigrazione, a cui il nostro governo ha ottenuto che venisse dedicata gran parte del consiglio straordinario di febbraio. Siamo di fronte a una emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la più realistica fotografia", prosegue.

Per quanto riguarda il naufragio di migranti a Cutro, aggiunge Meloni, "la mia coscienza è completamente a posto, spero che sia a posto anche la coscienza di chi usa le morti di povera gente per fare propaganda".

"Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l'aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato", dice ancora Meloni, per poi evidenziare che "all'indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue. Per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell'Italia sono le frontiere dell'Europa".

Quanto decide l'Ue è "il principio del coinvolgimento degli stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, che non devono più gravare solo sugli stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro".

"Questo governo è abituato a difendere l'interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la sovranità nazionale. La libertà ha un prezzo: se non sei in grado di difenderti lo fanno altri ma lo faranno imponendo un prezzo", continua.

"Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze ma, vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l'Italia, perché questo fa la differenza", conclude Meloni.

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