Prima Comunicazione & Agcom, “Italia, il futuro digitale”, analisi, sintesi e proposte per il Giornalismo Italiano
Prima Comunicazione ha chiuso il 2022 con un numero molto speciale, da martedì in edicola a Milano e mercoledì a Roma e anche in versione digitale. Next Agcom - Il futuro dell’Italia digitale, è il titolo della copertina di un lungo racconto che si sviluppa attraverso testimonianze e interviste utilizzando come filo conduttore cosa è successo nei primi 25 anni della storia dell’Agcom.
di Pino Nano
Martedì 03 Gennaio 2023
Roma - 03 gen 2023 (Prima Pagina News)
Prima Comunicazione ha chiuso il 2022 con un numero molto speciale, da martedì in edicola a Milano e mercoledì a Roma e anche in versione digitale. Next Agcom - Il futuro dell’Italia digitale, è il titolo della copertina di un lungo racconto che si sviluppa attraverso testimonianze e interviste utilizzando come filo conduttore cosa è successo nei primi 25 anni della storia dell’Agcom.

Al centro di questo numero Speciale c’è la storia dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, istituita nel 1997 con la legge 249, ma con lo sguardo rivolto al futuro per capire meglio cosa ci attende nella società segnata dalle tecnologie digitali.

“Quella che affrontammo allora fu proprio un’avventura, un entrare in una caverna sconosciuta”, dice Enzo Cheli, primo Presidente dell’Agcom, nell’intervista che apre questo primo numero del 2023 di Prima Comunicazione, il primo di molti interventi di testimoni oculari, protagonisti delle vicende che hanno segnato 25 anni di storia italiana politica, economica, dei media, e tecnologica. “Ripensando oggi a quella data di 25 anni fa, in un quarto di secolo si è consumato un cambio di epoca per tutte le trasformazioni che la comunicazione ha avuto sul piano tecnologico, economico, culturale”, sottolinea il noto giurista.

Nei fatti, lo Speciale – si legge in una nota ufficiale di Prima Comunicazione- ricostruisce anche l’evoluzione e i cambiamenti nei settori toccati dalle decisioni dell’Agcom: il rapporto con i territori tramite i Corecom, le telecomunicazioni, a partire dalla pessima privatizzazione di Telecom; la riorganizzazione delle Poste, l’informazione monitorata come valore democratico, la lotta alle fake news.

Ma ancora, il mondo articolato e complesso dell’editoria sempre più contaminata dal digitale e l’attenzione agli effetti dei social network; le posizioni dominanti in televisione; la par condicio; il controllo sulla pubblicità, la regolamentazione delle ricerche degli ascolti e il ruolo dell’Auditel, e infine come affrontare la grande sfida, anche attraverso il diritto d’autore, con i big tech, Google, Meta, Amazon, per citare i più noti. Storie basate -precisa l’editoriale di Prima Comunicazione- su documentazioni e interviste con esperti di diverse epoche e diversi settori, raccontate da testimoni storici e da protagonisti dell’attualità, capaci di intercettare il futuro e le trasformazioni legate alle tecnologie e al digitale.

Per darvi meglio l’idea di cosa parliamo questo è il lungo elenco dei nomi di chi è dentro questo numero speciale: Giacomo Lasorella, Laura Aria, Massimiliano Capitanio, Antonello Giacomelli, Elisa Giomi, e gli ex Enzo Cheli e Nicola D’Angelo; i rappresentanti dei Corecom Antonio Mazzeo e Marianna Sala; i super esperti di digitale e Tlc Roberto Viola e Antonio Sassano; i manager, Lorenzo Sassoli de Bianchi, Corrado Passera, Marinella Soldi, Massimo Beduschi, Federico Silvestri, Stefano Spadini, Roberto Sergio, Carlo Mandelli, Marco Girelli; i giornalisti: Filippo Ceccarelli, Giuseppe Giulietti e Franco Siddi; i politici Vincenzo Vita, Michele Anzaldi, Roberto Fico, Maurizio Gasparri, Federico Mollicone, Walter Verini. E gli opinionisti di Prima: Mario Abis, Smile, Luca Josi, Andrea Barchiesi, Francesco Delzio, e Vittorio Veltroni.

Agcom – spiega Prima Comunicazione- “è un’importante centrale di potere, costituita per regolare proprio i mondi di cui si occupa Prima comunicazione, televisione, editoria, radio, piattaforme Internet, pubblicità, Tlc, e ultimamente sport, e per questo motivo è stato molto interessante ricostruire le tappe del suo passato complesso e contrastato, segnato dalla presenza di Silvio Berlusconi, proprietario di Mediaset, politico e presidente del Consiglio, per arrivare all’attualità della rivoluzione digitale oggi tema centrale per l’Autorità, in stretto rapporto con la commissione europea. Ruolo importantissimo tanto più adesso che Bruxelles ha deciso di giocare duro con le big tech, Google, Facebook, Amazon, e tutti gli altri, con due provvedimenti, il Digital Services Act, che regola i servizi che le grandi piattaforme offrono ai cittadini, e il Digital Markets Act, che disciplina la parità di accesso delle imprese al mercato digitale, a cui si affianca l’European Media Freedom, su come promuovere e difendere la buona informazione”.

Quanto basta insomma per immaginare e capire che siamo dinanzi ad un vero e proprio saggio editoriale sul passato presente e futuro del mondo della comunicazione italiana ed europea.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Agcom
digitale
giornalismo
Italia
Pino Nano
PPN
Prima Comunicazione
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU