Rinnovabili: Le associazioni ambientaliste scendono in campo a difesa del suolo e del paesaggio

Contro l'industrializzazione dei terreni agricoli e a difesa della bellezza del Belpaese, scendono in campo 20 associazioni ambientaliste. Tra loro nomi storici e prestigiosi ma anche tanti comitati spontanei esasperati dall'installazione di impianti invasivi e dannosi per la flora e la fauna

(Prima Pagina News)
Mercoledì 15 Maggio 2024
Roma - 15 mag 2024 (Prima Pagina News)

Contro l'industrializzazione dei terreni agricoli e a difesa della bellezza del Belpaese, scendono in campo 20 associazioni ambientaliste. Tra loro nomi storici e prestigiosi ma anche tanti comitati spontanei esasperati dall'installazione di impianti invasivi e dannosi per la flora e la fauna

 Coalizione art.9 della Costituzione, scende in campo a difesa del consumo del suolo e del paesaggio. A tal proposito ha convocato per mercoledì 22 maggio gli Stati Generali contro l’Eolico selvaggio e il fotovoltaico a terra a difesa del Belpaese. Coalizione art.9 è una coalizione formata dalle seguenti associazioni: Italia Nostra, Amici della Terra, Mountain Wilderness, Ente Nazionale Protezione Animali, ProNatura, AssoTuscania, Altura, L’Altritalia Ambiente, Crinali Bene Comune, Rete Resistenza dei Crinali, Associazione Italiana Wilderness AIW, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, LIPU Puglia e Basilicata, Centro Parchi Internazionale, Salviamo il Paesaggio, GRIG Gruppo Intervento Giuridico, Comitato per la Bellezza, Comitato per il Paesaggio, Emergenze Cultura. Interverranno sindaci, consiglieri comunali, consiglieri regionali, parlamentari e rappresentanti dei territori maggiormente colpiti dall'impatto delle rinnovabili: il foggiano che tanto ha già dato e che vede ancora tantissime nuove richieste; il Salento; la Sicilia con la provincia di Trapani in prima linea; la Sardegna aggredita da ogni parte da gigantesche pale eoliche e da campi sterminati di pannelli solari; la Campania con il beneventano; la Calabria con la provincia di Catanzaro e l’eolico off shore; il Molise, già coinvolto nei decenni passati, e ora minacciato da ulteriore sviluppo; nel centro Italia la Tuscia, la Maremma e, infine, l'Appennino tosco emiliano, in particolar modo il Montefeltro. Le associazioni e i comitati che aderiscono agli Stati Generali ritengono che la realizzazione sul territorio degli impianti di energia rinnovabile in assenza di qualsiasi pianificazione e le modalità attuali della transizione energetica stiano causando gravi danni alle comunità aggredite, alla loro economia, ai territori, al paesaggio e alla biodiversità. Pertanto, chiedono: 1) che i pannelli fotovoltaici debbano essere installati solo sulle superfici edificate, sulle aree degradate o nelle aree di bonifica, al di fuori dei centri storici; 2) che debba essere cancellata ogni forma di incentivo e bandita ogni forma di speculazione a spese delle comunità locali; 3) che gli impianti energetici da fonti rinnovabili possano essere insediati solo ed esclusivamente nelle Aree Idonee definite dalle Regioni, in base a linee guida, senza produrre ulteriore consumo di suolo; 4) che nelle more dell’individuazione delle aree idonee si sospendano nuovi insediamenti; 5) che vengano abrogate le norme che consentono gli espropri di terreni agricoli per la realizzazione di progetti di rinnovabili. Per partecipare è possibile registrarsi al seguente link https://forms.gle/D1ogRc7kre2RzV6f8, prendendo visione degli obiettivi elaborati in un Manifesto programmatico.


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