RIssa alla Camera, Pd-M5S-Avs-+Europa: "Scendiamo in piazza a Roma per l'unità nazionale"

Bocciata la modifica del verbale, le opposizioni: "Vergogna".

(Prima Pagina News)
Giovedì 13 Giugno 2024
Roma - 13 giu 2024 (Prima Pagina News)

Bocciata la modifica del verbale, le opposizioni: "Vergogna".

Dopo quanto accaduto ieri, Pd, M5S, Avs e +Europa annunciano una manifestazione a Roma per martedì prossimo.

“Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue. Il Governo Meloni sta forzando la mano e prova a minare le basi democratiche della nostra Costituzione, procedendo a colpi di maggioranza verso l’approvazione dello Spacca-Italia e del premierato”, scrivono i partiti in una nota congiunta.

“Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale – prosegue la nota– Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle ore 17.30 di martedì 18 giugno, in piazza SS. Apostoli”.

Stamani, intanto, le polemiche non si sono placate: con uno scarto di 42 voti, l'Aula di Montecitorio ha respinto la proposta, presentata dai dem, di rettificare il verbale della seduta di ieri, di sostituire la parola “aggressione” con la seguente frase: “Aggressione nei confronti del deputato Donno da parte di alcuni deputati di Lega e Fratelli d’Italia”.

In seguito alla bocciatura, dai banchi dell'opposizione è partito un coro di "vergogna, vergogna". Sempre il Pd ha chiesto di votare il verbale precedente, contenente la parola "disordini", approvato con 41 voti. Il Presidente di turno, Sergio Costa, ha firmato il verbale (“indipendentemente dalla mia volontà”) e sospendere la seduta fino alle 13.

Alla ripresa, il deputato del M5S, Riccardo Ricciardi, ha ripreso quanto detto dal leghista Andrea Crippa, secondo cui cantare "Bella Ciao" è peggio che fare il gesto della X Mas: dall'opposizione, quindi, è partito un coro che ha intonato la canzone della Resistenza, portando Costa a sospendere la seduta. “Fuori i fascisti dal Parlamento”, hanno gridato in coro i deputati dell'opposizione, prima della sospensione.


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