"Osteopatia e ortopedia: tra accuse e collaborazione, la sfida per la salute del paziente"

Andrea Foriglio, osteopata e autore di “Da Zero a Benessere”, risponde alle critiche mosse dagli ortopedici, difendendo la sua professione e sottolineando il valore della cooperazione tra esperti per il benessere dei pazienti.

(Prima Pagina News)
Lunedì 11 Novembre 2024
Roma - 11 nov 2024 (Prima Pagina News)

Andrea Foriglio, osteopata e autore di “Da Zero a Benessere”, risponde alle critiche mosse dagli ortopedici, difendendo la sua professione e sottolineando il valore della cooperazione tra esperti per il benessere dei pazienti.

Di recente è nato un confronto acceso fra il mondo dell’ortopedia e dell’osteopatia. Secondo i medici esperti delle ossa, alcuni metodi utilizzati dagli osteopati possono essere dannosi per il corpo umano. Tuttavia è anche possibile che ci sia solo una (non) sana concorrenza, in quanto il proliferare di osteopati, che ottengono molti importanti risultati attraverso le loro terapie, possa per gli ortopedici rappresentare un’invasione di campo. Ne abbiamo parlato con Andrea Foriglio, dottore in osteopatia romano, esperto di salute e benessere e autore di un best seller dal titolo “Da Zero a Benessere”. Foriglio, dal canto suo, oltre a ribattere alle accuse spiega quali invece sono i vantaggi che può raggiungere il suo lavoro.

 

 

Dottor Foriglio, di recente la professione dell’osteopata è stata messa in dubbio da alcuni ortopedici. Come mai secondo lei?

 

 È naturale che ci siano divergenze tra diverse professioni e formazioni, ma queste divergenze devono portare ad un unico obiettivo, quello della salute del paziente e per questo che ogni giorno lotto per trasformare questi dibattiti in collaborazioni tra i diversi professionisti per elevare la salute delle persone. Ogni specializzazione ha il proprio approccio e il proprio set di competenze. Gli osteopati si concentrano sulla salute globale del paziente, promuovendo l'autoguarigione e il benessere attraverso tecniche manuali. La diversità di opinioni è parte di un dibattito sano nel campo medico, ma è importante riconoscere il valore unico che l'osteopatia offre.

 

Si parla di rischi, dovuti al fatto che gli osteopati, che sono dottori ma non medici, non studierebbero neppure l’anatomia. È vero?

 

Questa affermazione non è corretta. Gli osteopati ricevono una formazione estremamanete approfondita in anatomia, fisiologia e biomeccanica. I nostri corsi di studio includono anni di formazione pratica e teorica, assicurando che siamo perfettamente equipaggiati per valutare e trattare le problematiche muscolo-scheletriche. La nostra formazione ci consente di lavorare in sinergia con altre professioni sanitarie.

 

C’è un’accusa molto pesante: si dice che figure come la sua promuovono una lettura scientifica priva di fondamento. Sono affermazioni gravi.

 

Comprendo la preoccupazione riguardo alla scientificità delle pratiche. Tuttavia, l'osteopatia è basata su principi che sono diventati sempre più solidi negli anni e sulla ricerca. Molti studi supportano l'efficacia delle tecniche osteopatiche per il trattamento di vari disturbi. È fondamentale promuovere un dialogo aperto e basato su evidenze tra le varie discipline, piuttosto che polarizzare le opinioni.

 

Gli ortopedici affermano che il mal di schiena, per esempio, in fase acuta non dovrebbero essere trattati con nessun tipo di manipolazione.

 

È importante considerare che ogni persona è unica e che le strategie di trattamento devono essere personalizzate. Alcuni pazienti possono trarre beneficio da approcci osteopatici anche in fase acuta, mentre altri potrebbero necessitare di un approccio diverso. La collaborazione tra professionisti è fondamentale per garantire il miglior risultato per il paziente.

 

Quindi secondo lei c’è anche un po’ di sana concorrenza in queste affermazioni?

 

È possibile che ci sia un elemento di concorrenza, ma è essenziale che ci concentriamo sull'obiettivo comune di migliorare la salute e il benessere dei pazienti. Invece di vedere la nostra professione come in competizione, dovremmo lavorare insieme per offrire le migliori opzioni di trattamento e supporto ai nostri pazienti.

 

Il dottorato in osteopatia complica le cose. Una facoltà che possa accreditare finalmente nell’ambiente medico il suo lavoro è concreta?

 

La creazione di corsi di laurea accreditati in osteopatia è un passo positivo verso il riconoscimento ufficiale della professione. Ci sono già iniziative in corso per standardizzare la formazione e garantire che gli osteopati siano riconosciuti come professionisti sanitari a tutti gli effetti. Questo non solo rafforzerà la nostra posizione, ma promuoverà anche una collaborazione più stretta con altre professioni sanitarie.


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