Anna Maisetti, una storia di rinascita: dal linfedema alla moda inclusiva

“Oggi lavoro come content creator e modella body positive per abbattere gli stereotipi legati alla bellezza e alla malattia, mostrando che un corpo non standardizzato può essere speciale, il mio impegno costante nella prevenzione e nell’informazione, in collaborazione con associazioni ed enti di ricerca, è un messaggio che desidero diffondere il più possibile”.

di Paola Pucciatti
Giovedì 26 Settembre 2024
Roma - 26 set 2024 (Prima Pagina News)

“Oggi lavoro come content creator e modella body positive per abbattere gli stereotipi legati alla bellezza e alla malattia, mostrando che un corpo non standardizzato può essere speciale, il mio impegno costante nella prevenzione e nell’informazione, in collaborazione con associazioni ed enti di ricerca, è un messaggio che desidero diffondere il più possibile”.

Una ragazza sorprendente, ma anche una donna davvero molto molto speciale.

 

Non solo bella e solare, ma anche forte e grintosa. Ha saputo trasformare le sue difficoltà in un punto di forza e in un grande successo con la sua storia unica e straordinaria. Tutto grazie al suo bellissimo carattere, al suo sorriso e alla sua grande forza interiore.

 

Anna Maisetti, oggi 36 anni, come si suol dire, ha fatto di necessità virtù aprendo la sua pagina Instagram “@stile_compresso” che conta più di 25mila follower.

La sua vicenda inizia 14 anni fa quando aveva 22 anni. Come lei stessa racconta: “Un giorno mi viene improvvisamente diagnosticato un cancro della pelle in stadio avanzato. La mia vita da quel momento cambia. Mi devo sottoporre ad un intervento chirurgico salvavita che mi ha comportato la rimozione dei linfonodi e il conseguente sviluppo di una patologia cronica, invalidante ed evolutiva chiamata linfedema”. 

 

Il linfedema è una patologia cronica caratterizzata da un gonfiore legato a un accumulo di linfa nei tessuti. In genere si manifesta a livello di gambe o di braccia, ma può riguardare anche altri distretti del corpo come testa, collo, torace, seno, addome, pelvi e genitali esterni. E’ causato da un cattivo funzionamento del sistema linfatico che può essere presente fin dalla nascita o può presentarsi a qualsiasi età. Il sistema linfatico non è più in grado di tenere sotto controllo il drenaggio dei liquidi che, quindi, tendono ad accumularsi provocando un gonfiore dei tessuti colpiti.

 

Anna a tal proposito racconta “Questa condizione, che nel mio caso colpisce la gamba destra, è caratterizzata dall'accumulo di liquidi nei tessuti, causando gonfiore cronico ed evolutivo. 

Il linfedema è una malattia ancora oggi poco conosciuta e spesso sottovalutata, anche in ambito medico, e mi ha costretto a una vita fatta di compressioni costanti, fisioterapia continua, ricoveri ospedalieri e molteplici accortezze quotidiane.  Dopo otto anni di buio, durante i quali ho lottato contro la vergogna e la difficoltà di accettare il mio corpo, ho deciso di reagire in modo unico e innovativo”. 

 

E’ a questo punto che trasforma la sua patologia in una narrazione particolare sui social utilizzando gli ausili medici in elementi fashion.  Apre la sua pagina Instagram e per tutti diventa @stile_compresso, la prima in Italia a reinterpretare la narrazione di questa patologia poco nota ai più.

Ed ecco che gli ausili medici, indispensabili per la salute, si trasformano in strumenti di espressione personale valorizzando il suo corpo. Anna

con il suo profilo Instagram inizia a raccontare e ad informare chi la segue come è vivere con il linfedema. 

 

Il nome scelto per la sua pagina “stile_compresso“ un richiamo alle calze compressive che indossa ogni giorno, diventate improvvisamente la sua seconda pelle e il simbolo di un nuovo stile di vita. Attraverso questo profilo, Anna dimostra a tutti che anche con un corpo non standardizzato si può essere unici e speciali.

“Posso dire di essere stata la prima modella in Italia con linfedema a sfilare con il motto "Enfatizza le tue compressioni" – afferma con orgoglio Anna Maisetti -  Ho portato la mia storia in Piazza Duomo durante la Body Positive Catwalk, dimostrando che la bellezza non ha canoni fissi. Il mio impegno mi ha portato a collaborare come testimonial per importanti brand, anche internazionali, trasformando la visione triste e limitante della malattia in un messaggio positivo e di empowerment. Attraverso il mio profilo, che oggi è la più grande community internazionale su questo tema, offro supporto e ispirazione a chi soffre di linfedema o affronta un percorso oncologico”.

 

Anna diventa un vero e proprio esempio per il suo coraggio e la sua grande forza nel trasformare la sua difficoltà in una storia di grande unicità.

 

“Discuto delle sfide quotidiane che solo chi vive questa condizione può realmente comprendere, diventando il punto di riferimento che io stessa avrei voluto avere durante il mio percorso – racconta Anna - l’obiettivo è offrire speranza e supporto a chi ancora non ha trovato la forza di accettarsi o le informazioni necessarie per intraprendere dei percorsi di terapia.

 

A tal fine, ho scritto un libro, tradotto in tre lingue, “Il linfedema dopo il cancrostile_compresso”, disponibile su Amazon, e partecipo come ospite a convegni medici e eventi di empowerment. Lavoro come content creator e modella body positive per abbattere gli stereotipi legati alla bellezza e alla malattia, mostrando che un corpo non standardizzato può essere speciale, il mio impegno costante nella prevenzione e nell’informazione, in collaborazione con associazioni ed enti di ricerca, è un messaggio che desidero diffondere il più possibile. 

 

Sul suo libro si legge: “Un cancro, era una sfida che si poteva vincere, seppur con tanta fatica, nonostante il dolore. Pensavo che il tempo potesse renderlo un lontano ricordo. Ma il linfedema che avrei sviluppato a seguito dell'operazione chirurgica, non si poteva sconfiggere, sarebbe stata la rovina della mia vita. Per sempre”.

 

Anna Maisetti è un grande esempio per tutti noi. Questa splendida ragazza non si è mai arresa nella sua vita, insegnando a tutti noi che nonostante le difficoltà possano accadere nella vita, anche da un giorno all’altro, non dobbiamo mai permettere che ci portino via i nostri sogni. Anna desiderava tanto diventare una modella nella vita, aveva già iniziato il suo percorso professionale quando l’ha colta la malattia, ma non si è mai arresa ed è comunque riuscita a realizzare il suo sogno diventando modella body positive, abbattendo gli stereotipi legati alla bellezza e alla malattia, dimostrando che un corpo non standardizzato può essere tanto speciale.

 


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