Carabinieri, Montreal: L’Arma partecipa all’inaugurazione del Nato Climate Change and Security Centre of Excellence

Le competenze dei Forestali esportate anche al summit sul clima e sicurezza.

di Paola Pucciatti
Lunedì 04 Novembre 2024
Roma - 04 nov 2024 (Prima Pagina News)

Le competenze dei Forestali esportate anche al summit sul clima e sicurezza.

Carabinieri, Montreal: L’Arma partecipa all’inaugurazione del Nato Climate Change and Security Centre of Excellence
Guarda la fotogallery

Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del neo istituito NATO Climate Change and Security Centre of Excellence (CCAS CoE) che ha avuto luogo a Montreal, in Canada.

 

Un Centro di eccellenza alleato dedicato all’attuale e delicato tema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza e sullo strumento militare.  Si tratta di uno dei 30 Centri di eccellenza della NATO e l’Arma ne è parte attiva con un ufficiale Superiore appositamente distaccato. Avviato nel 2023, è stato presentato ufficialmente al summit di Washington D.C. lo scorso giugno durante le celebrazioni per i 75 anni dell’Alleanza.

 

La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo in occasione della riunione del primo Consiglio Direttivo (Steering Committee), tavolo dove il Comando Generale ha partecipato con il capo Ufficio Polizia Militare e di Stabilità, Colonnello tSFP Marco Pucciatti, delegato a rappresentare la Difesa italiana.  L’Italia è una delle 12 Nazioni sponsor del Centro, a cui ha aderito fin dall’inizio, dietro il coordinamento dell’Ufficio Generale Innovazione della Difesa (UGID) dello Stato Maggiore della Difesa.

 

L’apertura del NATO CCAS CoE è stata enfatizzata anche da un altro evento di importante caratura, il Montreal Climate Security Summit, conferenza internazionale dedicata al rapporto tra clima e sicurezza, che in questa edizione ha visto l’Arma protagonista con la partecipazione del Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, Generale di Brigata Raffaele Pio Manicone, relatore all’interno del panel sul “Clima e la Human Security – Rapporto tra rischi e priorità d’azione”. 

 

Migliaia i partecipanti al summit oltre alla folta schiera di relatori provenienti da Paesi alleati, nazioni partner e non solo tra cui Kuwait e Australia, rappresentanti del quartier generale della NATO, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.

 

Per l’Arma dei Carabinieri questo prestigioso palcoscenico è stata una importante occasione per valorizzare la sua specificità nel settore dell’ambiente e fornire il peculiare contributo istituzionale sul delicato settore dove l’Italia può vantare un comparto dedicato, l’organizzazione per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, e un centro di eccellenza nazionale ad hoc, il Centro di eccellenza per la Protezione Ambientale di Sabaudia. E’ stata, dunque, una grande e importante occasione per esportate le competenze dei Carabinieri Forestali anche al summit sul clima e sicurezza.

 

L’idea di creare un polo di ricerca, formazione e sviluppo focalizzato sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza, trae ispirazione dall’action plan sul climate change and security adottato a Bruxelles nel 2021.

 

Al Canada, Paese promotore, c.d. framework (nation), si sono uniti in questo sforzo le nazioni sponsor: Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Romania, Turchia e Regno Unito.

 

Nel luglio 2023, in occasione del vertice NATO di Vilnius, i rappresentanti di ciascuna nazione hanno firmato il documento costitutivo del NATO Climate Change and Security Centre of Excellence che, nell’autunno dello stesso anno, è stato aperto a Montreal.

 

Il 28 maggio 2024, il CCASCOE è stato formalmente accreditato dall’Allied Command Transformation unendosi ufficialmente alla famiglia dei 30 Centri di eccellenza della NATO in tutta l'Alleanza.

 

Il cambiamento climatico avrà gravi ripercussioni sulla sicurezza degli alleati e sulla difesa collettiva. Agisce come un moltiplicatore di minacce aumentando l’instabilità, la competizione geostrategica, l’insicurezza e i conflitti.

La resilienza e l’efficienza delle infrastrutture e attrezzature militari e il modo in cui saranno condotte le operazioni saranno influenzati dai cambiamenti climatici con temperature estreme, cambiamenti nell’acidità dell’acqua, nella densità dell’aria e nella Circolazione Meridionale Atlantica, nello scioglimento del permafrost, nel mare aumento del livello, cambiamenti nei modelli di precipitazione ed eventi meteorologici estremi.

 

Inoltre, la siccità, le inondazioni, l’erosione del suolo e la perdita di biodiversità hanno già un impatto grave sulle popolazioni di alcune regioni del mondo, in particolare nel sud del mondo, e causano carestie e perdita di terra e mezzi di sussistenza e intensificano la migrazione forzata. Questa insicurezza può anche aumentare l’instabilità sociale e politica e creare un terreno fertile per il terrorismo.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Carabinieri
Climate Change
Montreal
Nato
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU