Difesa: La NATO si esercita sul coordinamento dell'artiglieria

Ventiquattro Paesi alleati si sono ritrovati nel castello di Santa Severa per confrontarsi sulla gestione dei sistemi di tiro per le truppe di terra. L'iniziativa quest'anno è stata organizzata dal Comando Artiglieria – Centro Fires Support, Targeting e Info Ops dell'Esercito Italiano

di Renato Narciso
Martedì 25 Marzo 2025
Roma - 25 mar 2025 (Prima Pagina News)

Ventiquattro Paesi alleati si sono ritrovati nel castello di Santa Severa per confrontarsi sulla gestione dei sistemi di tiro per le truppe di terra. L'iniziativa quest'anno è stata organizzata dal Comando Artiglieria – Centro Fires Support, Targeting e Info Ops dell'Esercito Italiano

Più di 160 rappresentanti di 24 Nazioni della NATO, hanno partecipato all'ASCA, la periodica sessione dell'Artillery Systems Cooperation Activities tenutasi nei giorni scorsi, presso il complesso monumentale del Castello di Santa Severa. Tale iniziativa si è conclusa con la riunione dell'Interoperability Committee, quest'anno organizzata dal Comando Artiglieria – Centro Fires Support, Targeting e Info Ops dell'Esercito Italiano. I lavori hanno visto la partecipazione di oltre testimoniando la rilevanza dell'interoperabilità tra i sistemi di comando e controllo C2 per la gestione del fuoco che l'ASCA assicura attraverso lo sviluppo e l'implementazione di dedicati protocolli di trasmissione. Dal 1999, a seguito della firma di uno specifico accordo tecnico governativo (Memorandum of Understanding - MoU), l'Italia svolge un ruolo da protagonista grazie alla consolidata esperienza maturata dal personale del COMART - Centro Fires Targeting e Information Operations dell'Esercito nel settore dei sistemi di artiglieria e dell'interoperabilità, contribuendo allo sviluppo delle molteplici versioni dei protocolli ASCA che hanno consentito agli assetti nazionali di poter efficacemente cooperare con omologhe unità estere in esercitazioni internazionali. Particolarmente significative sono state le prove di interoperabilità finalizzate a verificare la compatibilità tra i sistemi C2 nazionali, tra cui il Sistema Informatico del Fuoco - SIF e il Joint Digital Indirect Fire Support System (JDIFSS), ancora in sviluppo, e il sistema tedesco ADLER.​


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