Emigrazione. Nicola Pirone racconta San Francesco di Paola nel mondo

Si chiama “Sulle tracce di San Francesco di Paola”, la rubrica di kalabriatv.it che sta spopolando sul web. Un viaggio tra i luoghi del mondo, intitolati al Patrono della Calabria. Dalle Americhe fino ad arrivare in Europa, e quindi in Italia.

di Pino Nano
Lunedì 13 Maggio 2024
Cosenza - 13 mag 2024 (Prima Pagina News)

Si chiama “Sulle tracce di San Francesco di Paola”, la rubrica di kalabriatv.it che sta spopolando sul web. Un viaggio tra i luoghi del mondo, intitolati al Patrono della Calabria. Dalle Americhe fino ad arrivare in Europa, e quindi in Italia.

Sono nella maggiora parte dei casi luoghi legati soprattutto all’emigrazione e alla devozione popolare, che fanno del Protettore della gente di Mare uno dei Santi più venerati e conosciuti al mondo. Della rubrica, unica nel suo genere, ce ne parla il direttore di Kalabriatv.it, il giornalista Nicola Pirone, che dal 2009 si occupa della Calabria nel mondo, tanto da aver creato una webtv per raccontare quanto di bello c’è nella Regione e nella storia.  Nicola Pirone è riuscito a collegare un ponte di collegamento tra le varie comunità calabresi nel mondo. Giornalista dal 2006 ultimamente lavora per la Filitalia International negli Stati Uniti, dove dopo avere aperto il chapter di Vibo Valentia che ha guidato per 2 mandati, è stato assunto dalla Casa Madre proprio per il lavoro che ha condotto nel fare conoscere la Calabria.  Suo, insieme al professor Pino Cinquegrana, il libro “Il Sogno Americano”, memorie e viaggio dell’emigrazione calabrese; ma anche “Viaggio dalla Calabria alle Americane” edito dal Club Vallelonga-Monserrato, dove si racconta l’emigrazione dai paesi della Valle dell’Angitola, scritto in tre lingue diverse, italiano, inglese e spagnolo. Si chiama “Sulle tracce di San Francesco di Paola” invece la rubrica di kalabriatv.it che sta spopolando sul web. Un viaggio tra i luoghi del mondo intitolati al Patrono della Calabria.

 -Direttore, da dove nasce l’idea di dedicare uno spazio a San Francesco di Paola nel suo palinsesto?

“L’idea nasce nel corso di diversi viaggi, il primo a Toronto quando mi ritrovai a scrivere un articolo sulla festa dedicata a San Francesco da parte dell’associazione Valle del Savuto diretta da Tony Serravalle. Il secondo all’ Avana quando accompagnato da Ernesto Marziota mi recai nel rione San Francesco di Paola e nell’omonima chiesa ad Avana vecchia. Il terzo, accompagnato dal tecnico della webtv Pino Pungitore a Benincasa nel Salernitano”.

 -La rubrica è già arrivata a 15 puntate, cosa ha portato alla luce?

“Prima di tutto tanta devozione e soprattutto la conoscenza all’estero di questo Santo. In tanti mi dicono che forse sia più conosciuto all’estero e non in Italia. In parte credo che sia vero perché la ricerca diventa sempre più intensa e interessante”.

 -Fino a oggi di cosa vi siete occupati con la vostra rubrica? 

“Abbiamo iniziato dal Sud America e precisamente da Rio Grande do Sul in Brasil, e per poi raggiungere gli altri paesi. Raccontiamo i luoghi intitolati a San Francesco di Paola, ma soprattutto le opere d’arte a lui dedicate. C’è molta devozione in Sud America e questo non è dovuto solamente ai nostri emigrati”. 

-In che senso non è dovuto solo ai nostri emigrati?

“Ebbene si, il culto di San Francesco di Paola è legato anche ad altri paesi. Per esempio i francesi e gli spagnoli, entrambi avevano un forte legame con il nostro Santo Patrono. Non dimentichiamo che San Francesco muore nel Castello di Plessis-lez-Tours a La Riche nel dipartimento Indre e Loira, mentre in Spagna divenne così popolare che re Carlo V chiamò il suo ultimo figlio proprio Francesco di Paola”.

-È vero che tra nostri emigrati italiani, c’è ancora una forte devozione verso San Francesco di Paola?

"Indubbiamente sì. Oltre alla già citata Toronto, ci sono comunità tipo quelle di Vazzano, Corigliano Calabro e altri paesi calabresi in Argentina che festeggiano il Santo nelle date che la chiesa le ha dedicato. Anche a Melbourne, in Australia, per esempio la festa di San Francesco di Paola è molto sentita”.

-Ci sono altre comunità non calabresi che nel mondo festeggiano San Francesco di Paola?

"Quasi tutti gli emigrati meridionali festeggiano San Francesco di Paola. Infatti troviamo celebrazioni del Santo tra le comunità e i gruppi Campani, Lucani e Siciliani. Tutti hanno provveduto a realizzare statue e immagini di San Francesco. Molti artisti importanti hanno dedicato opere al protettore della Gente di Mare”.

-Ci può fare un esempio di artisti che hanno dedicato qualcosa a San Francesco di Paola?

“Ci sono musei di Messico, Cile, Guatemala e Stati Uniti che tra le loro opere hanno qualcosa legata a San Francesco di Paola. Pensi che tra gli autori più famosi ci sono Melchor Pérez Holguín e Joaquín Carabal, della scuola Potosì in Bolivia e il grande artista spagnolo Francisco de Zurbaran”.

-Quale sarà il prossimo passo di questo vostro affascinante viaggio?

"Sicuramente andremo a raccontare altre storie legate al Santo Paolano, per arrivare almeno a 25 puntate. Il materiale in nostro possesso è già corposo e per questo si sta pensando alla pubblicazione di un libro entro fine anno o al massimo a inizio del 2025, che celebri ancora meglio questo nostro Santo italiano”.


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