Femminicidi, Nordio: "Prepariamo un opuscolo da diffondere in scuole, social, posti di lavoro"
"Sulla repressione noi abbiamo dato il segnale che lo Stato c’è. Ma la soluzione transita da una forma di rieducazione su questo tema".
(Prima Pagina News)
Lunedì 20 Novembre 2023
Roma - 20 nov 2023 (Prima Pagina News)
"Sulla repressione noi abbiamo dato il segnale che lo Stato c’è. Ma la soluzione transita da una forma di rieducazione su questo tema".
“Da magistrato, di violenze e femminicidi ne ho visti tanti. Ma mai come quello di Giulia Cecchettin. Il tempo trascorso mi induceva a pensare a una conclusione tragica, l’alternativa doveva essere una fuga d’amore e non mi sembrava ci fossero premesse così ottimistiche”.

Così, al Corriere della Sera, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito all'omicidio di Giulia Cecchettin da parte dell'ex fidanzato, Filippo Turetta.

"Non ho gli atti, ma leggo che non c’erano stati accessi di gelosia o violenze. Quella sera sembrava fossero andati a mangiare insieme da amici. E poi è scattata la molla di una violenza ‘inconcepibilè, come l’ha ben definita Meloni", ha continuato il Guardasigilli.

Mercoledì è in programma l'approvazione di una nuova legge: “Le leggi sono tutte utili, nessuna risolutiva. Misure sono state adottate dai governi precedenti e anche dal nostro. Sulla repressione noi abbiamo dato il segnale che lo Stato c’è. Ma la soluzione transita da una forma di rieducazione su questo tema”, ha precisato Nordio.

“Come nella mafia esistono i reati spia, così nei femminicidi ci sono gli atteggiamenti spia: sintomi di un possibile aggravamento di violenza. Prepariamo un opuscolo, con una grafica molto comprensibile, da diffondere in scuole, social, posti di lavoro. Ciò che ieri poteva sembrare galanteria, insistenza, messaggi social può essere invece la spia di una futura violenza.

E occorre informare anche i maschietti dei reati prefigurati e dei rischi che si corrono con certi comportamenti perchè l’addensamento di questi reati mi fa pensare anche a una sorta di emulazione. Più che una legge organica serve un intervento organico. E una radicale rieducazione soprattutto di giovani e adolescenti, per renderli consapevoli dei loro doveri in particolare verso le coetanee”, ha concluso Nordio.

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