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Londra ferma il negoziato per un trattato commerciale con Tel Aviv sul libero scambio. Starmer: "Inorridito da quanto sta succedendo nella Striscia".
Londra ferma il negoziato per un trattato commerciale con Tel Aviv sul libero scambio. Starmer: "Inorridito da quanto sta succedendo nella Striscia".
"Dopo circa una settimana di intensi negoziati a Doha, il team negoziale di alto livello tornerà in Israele per consultazioni, mentre a Doha resteranno, per il momento, le delegazioni tecniche. Israele accetta la proposta americana per il ritorno degli ostaggi, basata sul piano Witkoff. Questa proposta è stata trasmessa a Hamas tramite i mediatori, ma finora l'organizzazione continua a mantenere la sua posizione di rifiuto". E' quanto ha fatto sapere, in una nota, l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Nel frattempo, Londra ha deciso di sospendere i negoziati commerciali con Tel Aviv su un trattato di libero scambio, come risposta ai nuovi raid sulla Striscia di Gaza. Il premier laburista, Keir Starmer, "inorridito dall'escalation", ha convocato l'ambasciatore israeliano. "Il mandato britannico è terminato esattamente 77 anni fa", ha risposto Israele.
Anche il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è sempre più "frustrato" con Netanyahu. Secondo quanto riporta Axios, che cita fonti della Casa Bianca, il tycoon ha chiesto ai suoi collaboratori di dire al premier israeliano che deve concludere il conflitto a Gaza.
Almeno 73 persone sono morte nella Striscia di Gaza per gli attacchi condotti dalle Idf, secondo quanto riferisce Al Jazeera.
Bisogna far arrivare con urgenza "un flusso" massiccio di aiuti umanitari in tutta la Striscia di Gaza, oppure altri "14.000 bebè" palestinesi moriranno nel corso delle prossime 48 ore. Lo ha detto, ai microfoni della Bbc, il diplomatico britannico Tom Fletcher, vicesegretario generale dell'Onu e coordinatore delle missioni di soccorso di emergenza nel mondo. Fletcher ha definito ieri l'ok di Tel Aviv all'ingresso di meno di dieci camion di aiuti "una goccia nell'oceano". "Io voglio che questi 14.000 bebè siano salvati per quanto possibile, abbiamo 48 ore", ha detto Fletcher.
L'inasprimento dell'offensiva di Israele nella Striscia di Gaza mette a repentaglio "ogni possibilità di pace" in Palestina. Così il Primo Ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, che fa da mediatore tra Israele e Hamas. "Quando l'israelo-americano Edan Alexander è stato rilasciato, pensavamo che avrebbe aperto la strada alla fine di questa tragedia, ma la risposta è stata un'ondata di attacchi ancora più violenti che hanno causato la morte di centinaia di innocenti - ha detto, aprendo il Qatar Economic Forum -. Questo comportamento aggressivo e irresponsabile mina ogni possibilità di pace".
"Oggi avremo una difficile discussione su Gaza. Sul tavolo abbiamo la proposta olandese di revisione dell'articolo 2 dell'accordo di associazione con Israele: ne discuteremo, non posso prevedere il risultato". E' quanto ha detto l'Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas, al suo arrivo al consiglio affari esteri e difesa. "Gli aiuti devono raggiungere Gaza il prima possibile, quello che passa ora non è abbastanza, è una goccia nell'oceano, ci sono migliaia di camion che aspettano", ha precisato Kallas.
Il negoziato tra Israele e Hamas a Doha sta ancora proseguendo. E' quanto fa sapere l'agenzia palestinese Maan, riportando fonti informate. Nonostante i colloqui siano complessi e l'insistenza di entrambe le parti sulle loro condizioni, le fonti affermano che "esiste la possibilità di raggiungere un accordo all'ultimo momento". Le dichiarazioni pessimistiche del premier qatariota, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, che è anche Ministro degli Esteri, farebbero parte di una strategia di pressione politica su Israele e Hamas.
Secondo una stima dell'Onu, dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas più di 28.000 donne e ragazze sono state uccise, in media una donna e una ragazza ogni ora. E' quanto ha fatto sapere, in una nota, Un Women, l'Ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile. "Tra le vittime, migliaia erano madri, che hanno lasciato bambini, famiglie e comunità devastate. Queste cifre sottolineano il devastante bilancio umano del conflitto e delle vite e del futuro persi troppo presto", prosegue la nota.