Giochi online: Qual è la variante di poker più popolare e perché?
Lo consideriamo un pò una chiave di lettura della quotidianità, soprattutto in virtù del modo in cui rappresenta la perfetta sintesi tra abilità matematiche, problem solving e doti strategiche: parliamo del poker.
(Prima Pagina News)
Martedì 27 Giugno 2023
Roma - 27 giu 2023 (Prima Pagina News)
Lo consideriamo un pò una chiave di lettura della quotidianità, soprattutto in virtù del modo in cui rappresenta la perfetta sintesi tra abilità matematiche, problem solving e doti strategiche: parliamo del poker.

Questo gioco di carte molto amato vanta origini antiche e affascinanti e offre molteplici spunti di riflessione che spaziano dalla storia del costume, ai nuovi trend, alle tecnologie più innovative e approdano alle formule di gioco oggi più gettonate, come il gaming online, che ha aperto al poker nuove importanti prospettive. Le piattaforme digitali, infatti, rappresentano oggi un prezioso volano di crescita che punta tutto sul coinvolgimento di nuovi giocatori: questo ha fatto da base alla nascita di vere e proprie community di appassionati che, in tutto il mondo, seguono i più importanti tornei grazie allo streaming. Per tutte queste ragioni possiamo affermare che questo antico e popolarissimo gioco è ormai è entrato a far parte della cultura popolare e traduce in modo vivido e intuitivo i mille volti della quotidianità: chi, ad esempio, non ha mai usato l’espressione “faccia da poker” in riferimento a una persona che non lascia trapelare nessun tipo di informazione o emozione? E’ questa la conferma del modo capillare in cui il retroterra culturale del poker sia entrato in commistione con la cultura pop, un distillato di contenuti in grado di offrirci efficaci spunti per interpretare le dinamiche relazionali e i cambiamenti a cui  è andata incontro la società. Non dimentichiamo che il poker stesso ha cambiato pelle tante volte e l’evoluzione continua, i pokeristi di lungo corso lo sanno bene: è un gioco in cui c’è sempre da imparare, basti pensare alle tante varianti, che offrono un bel corpus di regole da da studiare. Tra le formule più popolari ci sono il Texas Hold’em e l’Omaha: in cosa si differenziano? E quale delle due varianti è più in voga? Per scoprirlo non ci resta che partire dalle origini e ripercorrere le principali tappe che hanno scandito la storia di questo gioco di carte così amato in tutto il mondo. 

  

Gli antichi persiani lo chiamavano “As-nas 

Tra le vesti più contemporanee del poker c’è quella digitale, una formula che ne ha massimizzato il potenziale contribuendo a creare engagement all’interno di una fascia di giocatori sempre più eterogenea per età e genere. Ma questo tipo di fruizione rappresenta solo l’ultimo degli approdi di una storia che, in realtà, si perde tra le pieghe dei secoli e ci porta lontano nello spazio e nel tempo.  

La nascita delle apprezzatissime e numerose varianti del poker si intreccia a momenti storici particolari e consente di scandire alcune tappe cruciali. Innanzitutto gli studiosi sono concordi nel sostenere che questa questa pratica ludica discenda da un gioco molto in voga nell’antica Persia: si chiamava As-nas e a portarlo negli Stati Uniti sembra siano stati i marinai provenienti proprio da questa terra. Questi ultimi, a loro volta, pare lo abbiano insegnato ai coloni francesi di New Orleans. Un viaggio affascinante che fa dell’America la terra di adozione del poker nella sua versione più antica: d’altra parte proprio negli USA questo gioco trova la sua prima datazione certa e verificabile. Lo apprendiamo dall’attore inglese Joe Crowell che tra le pagine delle sue memorie racconta espressamente di un gioco con 20 carte che prevedeva un massimo di 20 partecipanti. Siamo nel XIX secolo a New Orleans: da qui prende le mosse una storia lunga e avvincente che ci restituisce una mappa completa dell’articolato sistema di varianti.  

A fare da sfondo alla nascita delle specialità più importanti, che riguardano le regole e la meccanica del gioco, è la Guerra di Secessione Americana: il Draw poker, lo Stud poker e il Community Card poker si sviluppano proprio negli anni a cavallo tra il 1861 e il 1865. Con il XX secolo, poi, vede la luce anche il Seven Card Stud. Ultime in ordine di tempo - siamo ormai nella seconda metà del secolo scorsoi, dopo il giro di boa degli anni ’50, arrivano due specialità del Community Card poker poi diventate molto popolari: l’Omaha e il Texas hold’em.  

  

Tutti pazzi per il Texas hold’em e per l’Omaha 

Per comprendere queste due specialità bisogna osservare da vicino la matrice da cui derivano, e cioè il Community poker: con questa espressione ci si riferisce a tutte quelle varianti che contemplano la calata di una vela di carte comunitarie. Liberamente consultabili e utilizzabili da tutti i giocatori, queste carte vanno a comporre quello che in gergo viene definito board.  Le carte individuali, invece, chiamate hole card, o pocket card sono rigorosamente coperte poiché sono appannaggio dei singoli giocatori. Il Texas hold’em e l’Omaha rientrano tra le specialità del poker comunitario e sono sin dagli albori le più diffuse. Il poker alla texana, prevede la distribuzione di due sole carte che poi, insieme alle cinque carte comuni scoperte dal dealer, comporranno il punto di ciascun giocatore. La seconda variante è l’Omaha ed è in realtà una derivazione diretta dal Texas hold’em, ma si differenzia da quest’ultima perché prevede una formula con quattro carte private e la possibilità per ogni partecipante di usarne solo due per comporre il proprio punto, sfruttando di fatto solo tre carte comuni. Il piatto va a chi compone la migliore mano di cinque carte. Nato negli anni ’70 a Detroit, l’Omaha è anche conosciuto come two by three anche se il suo nome ufficiale è un richiamo alla città più popolosa del Nebraska. Questa versione, che ha raggiunto il suo assetto definitivo nel 1982, è particolarmente apprezzata dai giocatori esperti: per i principianti l’obbligo di usare tassativamente 2 carte private e 3 comuni risulta piuttosto complicata. Sebbene l’Omaha abbia comunque nel tempo consolidato il suo successo, non è mai riuscito a uguagliare la popolarità del Texas hold’em. 

Nonostante ciò, le migliori opzioni di gioco online in Italia vengono fornite dal sito leader nel mercato italino. Tra le loro proposte, alle quali partecipano moltissimi giocatori nazionali ed internazionali, la più amata è sicuramente quella dell’Omaha. Nei loro tornei online, giocatori esperti e dilettanti si sfidano per la vittoria, assicurandosi di aumentare le proprie abilità e conoscenze del gioco. Per questo, l'opzione migliore per i giocatori di tutti i livelli è sicuramente quella di partecipare al loro gioco di Omaha poker. 

    

La stella del Texas Hold’em continua a brillare 

Il Texas Hold’em, dunque, resta oggi il volto autentico del poker, la specialità più diffusa al mondo. Il boom di questa formula è stato anche al centro della narrazione cinematografica: chi non ricorda “The Rounders”? Questa pellicola del 1998 vede Matt Damon vestire i panni di Mike Dermott, uno studente di legge che si mantiene all’università proprio grazie al poker: un film che svelato un volto diverso del poker, una pratica a cui ci si può avvicinare anche se si è alle prime armi. Era un principiante anche Chris Moneymaker, protagonista di un vincita esorbitante: nel 2003 vinse 2.500.000 dollari anche se era praticamente un neofita. Da allora, anche grazie a quello che gli osservatori esperti definiscono Effetto Moneymaker”, il Texas Hold’em ha toccato livelli di popolarità altissimi. La fama globale di cui gode questa formula è legata anche alla diffusione di tornei e competizioni internazionali che impegnano le stelle del poker  richiamando spettatori in tutto il mondo che, a loro volta, contribuiranno a moltiplicare il numero di visualizzazioni attraverso la diffusione di contenuti: su questo fronte cruciale e prezioso è il ruolo dei social network. 

  

Conclusioni 

Il poker è un gioco poliedrico che offre infinite possibilità: la ricca gamma di varianti e specialità rappresenta da sempre per appassionati e professionisti l’occasione per vivere il brivido di sfide sempre nuove. Tra le specialità più amate dai giocatori di tutto il mondo c’è il Texas Hold’em, una delle declinazioni più famose del Community Card Poker. Popolarissima tanto nei tornei internazionali, quanto sulle piattaforme digitali, questa specialità ha anche un discendente diretto: l’Omaha Poker, più complesso a livello di regole e per questo più apprezzato tra i giocatori maggiormente esperti. Certo, apprendere le regole di ogni singola variante e impratichirsi con tutte le specialità può richiedere tempo ed allenamento, ma iniziando dal poker all’italiana - a cinque carte - è possibile pian piano acquisire la giusta dimestichezza per padroneggiare sia il poker texano che l’Omaha e per avere successo sui più importanti tavoli verdi. 


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