Pescara: Thomas Luciani è stato ucciso per "questione di rispetto"

Il ragazzo sarebbe stato ucciso con 25 coltellate per un debito di 250 euro.

(Prima Pagina News)
Martedì 25 Giugno 2024
Pescara - 25 giu 2024 (Prima Pagina News)

Il ragazzo sarebbe stato ucciso con 25 coltellate per un debito di 250 euro.

Thomas Luciani sarebbe stato accoltellato per una "questione di rispetto". Il ragazzo aveva un debito con uno dei due presunti assassini di 250 euro, per questo aveva ricevuto 25 coltellate, 10 da uno e 15 dall'altro. Quindi, i due fermati avrebbero infierito su di lui mentre era in agonia, sputandogli addosso e spegnendogli una sigaretta in faccia. In seguito, arrivati al mare, avrebbero fatto battute terribili su come il 17enne era stato ridotto.

E' quanto rivela il quotidiano abruzzese "Il Centro".

"Non posso dire molto, c'è il segreto istruttorio. Però posso dire quello che mi riguarda: prego per chi c'è e per chi non c'è più. Ho il mio lavoro che mi dà fiducia nella giustizia e la mia fede, di più non voglio dire", ha detto al Corriere della Sera la madre di uno dei due fermati, un'avvocatessa.

Secondo quanto emerge dai verbali, dopo l'omicidio, i due avrebbero raccontato delle coltellate agli amici, non è noto se l'avessero fatto per vanteria o meno. Ci sarebbe anche il rischio della premeditazione, perché si fa riferimento al coltello contenuto nello zaino e già mostrato agli altri in Stazione e a un cambio di vestiti usati per compiere l'omicidio, all'altro indagato visto mentre aveva una piccola pistola in mano, al fatto che uno dei due indagati avrebbe cercato di intimidire gli altri ragazzini ("mentre camminavamo mi pare che abbia detto che questo doveva rimanere tra noi cinque", ha detto un ragazzo), e più di tutto lo choc manifestato dagli altri testimoni: "Io non ho reagito in nessun modo. Thomas faceva dei versi quasi di morte e loro gli dicevano di stare zitto... io ero allibito, non sapevo cosa fare, volevo fermarli ma non sapevo come fare. Mentre lo facevano sembrava che non ci stessero più con la testa", ha dichiarato un ragazzo.

"Nonostante l'accaduto siamo andati al mare a fare il bagno", ha proseguito, per poi dire che uno dei due presunti assassini "si è disfatto del coltello che aveva avvolto in un calzino sporco di sangue, lasciandolo dietro agli scogli". Per quanto riguarda l'uso di droga, ipotizzato come concausa dell'assassinio, uno dei testimoni ha detto: "Io non ho fumato stupefacenti. Mentre eravamo insieme non hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. In seguito hanno fumato erba, ma non io".

Thomas aveva un debito con uno degli arrestati di 250 euro. "Era diventata una questione di rispetto", proseguono i verbali degli interrogatori ai ragazzini che hanno assistito alla scena. Stando alla ricostruzione, il gruppo si è riunito al Parco Baden Powell, e uno dei ragazzi aveva già il coltello. Stando alle testimonianze, l'altro minore non conosceva neppure Thomas, e non aveva alcun conto in sospeso con lui, ma lo avrebbe accoltellato mentre era a terra "perché siamo amici". Secondo quanto emerge dai verbali, il "creditore" era un piccolo spacciatore, come Thomas.


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