Rai, 70 anni di televisione, 100 di radio, una mostra evento al Maxxi di Roma

Per la storia della Rai è un evento da non perdere e senza precedenti. Il Museo Maxxi di Roma, che è uno dei Musei più belli e più moderni del mondo, ospita dal 10 ottobre al prossimo 3 dicembre, una mostra interamente dedicata ai “70 anni della Televisione”, e ai “100 anni di Radio”.

di Pino Nano
Giovedì 10 Ottobre 2024
Roma - 10 ott 2024 (Prima Pagina News)

Per la storia della Rai è un evento da non perdere e senza precedenti. Il Museo Maxxi di Roma, che è uno dei Musei più belli e più moderni del mondo, ospita dal 10 ottobre al prossimo 3 dicembre, una mostra interamente dedicata ai “70 anni della Televisione”, e ai “100 anni di Radio”.

Questa mostra non è altro che il racconto dell’Italia e della Repubblica attraverso la storia del Servizio Pubblico radiotelevisivo - aprendo le porte -spiega una nota ufficiale della RAI- alla storia della radio e della televisione, e per vedere tutto quello che è in mostra questa volta non bisognerà pagare nessun biglietto di ingresso. E tra le chicche della mostra, vi segnalo la storica Fiat 1500 della Rai, anno 1966, che ha seguito per radio e tv il Giro d’Italia, sino agli anni Settanta. La vettura è “tornata in servizio”, grazie al Protocollo d’Intesa firmato da Rai con ASI - Automotoclub Storico Italiano, e che ha riconosciuto alla Fiat 1500 la Targa Oro n. 12610.  

Passato e futuro. Con il supporto del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione RAI, un’area della mostra sarà dedicata ad illustrare anche i progetti internazionali dedicati all’intelligenza artificiale, e grazie alle tecnologie del Centro Ricerche, il pubblico si potrà cimentare in una divertente play ground che unisce scenari virtuali 3D e tecniche di realtà aumentata. 

Per i vertici della RAI, “La memoria di un Paese è una parte fondante della sua stessa identità e la Rai da cento anni costituisce, custodisce, sviluppa, gran parte di questa memoria”. Presidente, Amministratore Delegato e Direttore Generale dicono molto di più, perchè “Rappresentare la storia della radio e della tv italiane vuol dire raccontare l’autobiografia di una nazione, e questa mostra vuole essere un viaggio nella “memoria collettiva” condivisa da gran parte della popolazione italiana”.

In realtà, dal 1924 ad oggi la comunicazione radiotelevisiva ha giocato un ruolo chiave nella creazione dell’identità nazionale e nell’evoluzione culturale del Paese. La Radio prima, la Televisione poi, sono entrate nelle case di tutti gli italiani portando con sé intrattenimento, cultura, informazione, sport e divulgazione scientifica, modellando e riflettendo i principali cambiamenti sociali degli ultimi cento anni.

La mostra del MAXXI – spiega Alessandro Nicosia che è il curatore dell’evento-rappresenta un vero e proprio excursus storico in cui vengono ripercorsi gli avvenimenti più rilevanti del nostro Paese ed il modo in cui sono stati raccontati agli italiani. “Ogni decennio sarà raccontato tramite un filmato che ne ripercorrerà i momenti storici più rivelanti”.

La magia della mostra -dice ancora Alessandro Nicosia- si apre con un’area sorprendente, “piena di ricordi ed emozioni, in cui la storia della tv e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai”. Si tratta di due consolle multimediali che attiveranno alcune radio e tv d’epoca, attraverso le quali si potranno ascoltare e visionare, a scelta, contenuti relativi ai momenti salienti dei primi 40 anni di storia del Paese, come il primo, storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.

Il percorso espositivo si sviluppa poi fra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set, unitamente ad opere d’arte di assoluto rilievo appartenenti alla collezione Rai. Di tutto, di più, una vera e propria minera di “ricordi” che aiuteranno centinaia e centinaia di scuole di arrivare fin qui e scoprire un mondo che ai giovani oggi è completamente sconosciuto,

La Rai -dice Alessandro Nicosia- nel tempo ha saputo adattare mezzi e linguaggi al progresso tecnologico e sociale del Paese, pertanto lo sguardo non è solo rivolto al glorioso passato della Rai, l’esposizione rende protagonisti anche argomenti attuali. “Si parte dall’Intelligenza artificiale applicata al tema dell’ideazione e della produzione di prodotti audiovisivi, fino agli agli approfondimenti utili per aumentare la consapevolezza e senso critico su tematiche e tecnologie emergenti che crescono e si diffondono a grande velocità”.

Una mostra unica nel suo genere, un allestimento degno di questi primi 100 anni della radio e di questi 70 anni della TV, che proietta gli spettatori in un viaggio che si sviluppa, di decennio in decennio, fra il passato, il presente e il futuro del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, offrendo un percorso esperienziale unico, che lega le storie e la Storia in un unico emozionante racconto multisensoriale e multimediale. Da vedere assolutamente, da non perdere, e lo dico non solo per gli studenti di tutte le scuole italiane, o delle tante università dove si studia per esempio il linguaggio giornalistico

La mostra di Alessandro Nicosia nasce anche con la collaborazione trasversale di diverse strutture della Rai, fra queste la Direzione Teche, la Direzione Produzione TV, il Museo della Radio e della Televisione, il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, il Canone Beni Artistici e Accordi Istituzionali, la Direzione Comunicazione ed è organizzata e prodotta da C.O.R., acronimo di Creare Organizzare Realizzare sotto il patrocinio del Ministero della Cultura.


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