Rai e Minoranze Linguistiche. Alessandro Zucca: "Limbas de minoria" la grande sfida del futuro.

Cagliari- Seconda edizione del convegno sulle lingue minoritarie e successiva premiazione dei vincitori del concorso "Parla Corto!", un grande evento istituzionale per la Rai, moderato e coordinato da Incoronata Boccia, Vicedirettrice del TG1.

di Pino Nano
Venerdì 11 Ottobre 2024
Cagliari - 11 ott 2024 (Prima Pagina News)

Cagliari- Seconda edizione del convegno sulle lingue minoritarie e successiva premiazione dei vincitori del concorso "Parla Corto!", un grande evento istituzionale per la Rai, moderato e coordinato da Incoronata Boccia, Vicedirettrice del TG1.

In linea con la propria missione di Servizio Pubblico e di tutela del patrimonio linguistico e culturale italiano, Rai Sardegna ha organizzato con grande successo a Cagliari, presso la sede della Fondazione Sardegna -moderatrice la Vicedirettrice del TG1 Incoronata Boccia-."Limbas de minoria", II Convegno sulle lingue minoritarie” mettendo attorno allo stesso tavolo i Direttori di ben quattro regioni diverse direttamente interessate al tema delle minoranze linguistiche: Calabria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e naturalmente la Sardegna.

 “Per noi la vera grande sfida del futuro- dice Alessandro Zucca, Direttore del Coordinamento Sedi Regionali- sarà quello di avvicinare sempre di più i giovani alla televisione, perché per la stragrande maggioranza dei ragazzi la televisione, intesa come apparecchio, ormai è niente di più che un soprammobile. I giovani oggi si informano e sono attratti da altri canali di comunicazione, e in questo la RAI si prepara ad organizzare una serie di programmazioni sulle stesse piattaforme digitali più seguite oggi dai ragazzi. Una sfida- dice ancora il numero uno delle Sedi Regionali della RAI- che ci accomuna alle grandi reti televisive di tutto il mondo, perché il problema riguarda tutti”.

 In questo quadro generale, “Rai e le lingue minoritarie", dunque, diventa un evento portante e aggiuntivo -si legge in una nota ufficiale della RAI- che ha l’obiettivo sostanziale di approfondire le sfide e le opportunità legate alla conservazione e alla promozione delle lingue minoritarie presenti sul nostro territorio, con un focus in particolare sui giovani e sulle politiche educative e culturali.

 In realtà il convegno di Cagliari -commenta la vera padrona di casa dell’evento, Carmen Botti-è stato un momento di confronto sulle strategie necessarie per preservare e promuovere le lingue minoritarie in Italia, che rappresentano un elemento fondamentale della diversità culturale del Paese.

 

Nella stessa giornata in cui si è svolta la tavola rotonda, è stato poi presentato il vincitore della prima edizione del concorso per cortometraggi in lingua minoritaria “Parla Corto!”, concorso rivolto a giovani registi, anche questo organizzato da Rai Sardegna in collaborazione con l’Università di Cagliari. “Parliamo di un contest -dice Carmen Botti, che ha organizzato il tutto- che si propone di incentivare la produzione artistica cinematografica nelle lingue minoritarie, favorendo la consapevolezza della loro importanza storica e culturale.

 Con "Limbas de minoria" – aggiunge Alessandro Zucca - la Rai rinnova così il suo impegno a favore della tutela della diversità linguistica e culturale, facendo delle lingue minoritarie una componente fondamentale della propria offerta di servizio pubblico.

Ricordiamo che “Le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla Legge sono 12” -recita così ufficialmente il sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito- e sono le lingue delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti, il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’arbereshe, e il sardo”, ed è nel nome di questo spirito di preziosa conservazione della lingua, che è nato poi il concorso cinematografico “Parla Corto”, promosso dalla Sede Regionale RAI della Sardegna.

 “La lingua minoritaria, dal sardo al carnico, dal patois al francese, alla stessa lingua arbereshe, è patrimonio culturale generale, e la sede sarda, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, ha promosso questo Concorso, quest’anno alla sua prima edizione- sottolinea Carmen Botti nella sua veste di direttrice di Sede della RAI a Cagliari e promotrice dell’iniziativacon lo scopo di stimolare la conoscenza e l’uso delle lingue minoritarie fra le giovani generazioni, incentivando all’uso di forme espressive audiovisive e digitali”.

 Nel più ampio contesto di Limbas de minoria -una Rai, dunque, che rinnova l’impegno a favore della tutela della diversità linguistica e culturale facendo delle lingue minoritarie una componente fondamentale della propria offerta di servizio pubblico- sono stati premiati ex aequo i cortometraggi “La punizione del prete” di Francesco Tomba e Chiara Tesser e “Frarìa” di Alberto Diana; mentre una menzione speciale è andata al progetto videomusicale in Patois, realizzato da “Le Digourdì”.

 La call per “Parla Corto”, lanciata all’inizio dell’estate 2024, chiamava registi dai 18 ai 35 anni, e l’ammissione al Concorso consentiva la partecipazione a film di finzione, documentari, animazione, con il vincolo necessario che fossero in una lingua minoritaria, naturalmente. Alla fine, la giuria, presieduta dal regista Giovanni Columbu, con Katia Berruquier (programmista multimediale sede di Aosta), Caterina Pezzuto (programmista multimediale sede di Trieste), insieme alla giornalista Nicole Bianchi, specializzata in cinema, ha giudicato meritevoli tre progetti diversi con le seguenti motivazioni:

 -La punizione del prete. “I rumori e i suoni del principio del film restituiscono immediatamente l’atmosfera, in equilibrio tra ironia e thriller, aprendo così a quella che si rivela una storia inattesa, curiosa, che crea intrattenimento. C’è un potenziale autorale in fieri, come si dimostra per esempio nella cura della fotografia e nella ricerca e ripresa dei volti, soprattutto con le inquadrature dei primi piani, che restituiscono gli stati d’animo, grazie anche a un’interpretazione particolarmente realistica dei personaggi di Gesuina e del prete. L’uso dell’italiano, intercalato al sardo, dà personalità̀ originale al film, che così si offre attualissimo e ampiamente fruibile, seppur non dimenticando la propria radice, linguistica e sociale, e mettendo in luce una matrice ironica del popolo sardo, non sempre così svelata ai più”.

 -Frarìa. “Il film gode di un’estetica cinematografica curata e una resa realistica efficace, che restituisce i primi Anni ’20 senza sensazione di artificio, in particolare garantiti dall’estetica di alcuni volti degli interpreti, molto suggestivi perché́ quasi naturalmente “antichi”. La storia propone il concetto di “rispetto” e riflette sul piglio di saperlo esercitare “con una testa che pensa”, senza essere gregario: un tema sempre d’attualità̀ e di fondamento sociale”.

 -Paolle Sarvadze & co. “La lingua delle radici riproposta in chiave moderna trova nei giovani creativi Le Digourdì la forza per realizzare un sorprendente ponte tra tradizione e innovazione. La loro capacità di mescolare messaggi culturali a forme artistiche contemporanee sfruttando tutti gli strumenti della multimedialità̀ offre nuove prospettive, attirando efficacemente l’attenzione su temi rilevanti e universali. I brevi filmati musicali girati sullo sfondo di magnifici scenari naturali, accompagnati da coreografie e costumi fantasiosi, dimostrano una profonda connessione con il territorio, trasformando ogni performance in un’esperienza immersiva. La sinergia che ne scaturisce invita lo spettatore a esplorare emozioni e storie che vanno oltre il semplice divertimento”.

 Le opere selezionate saranno ora trasmesse sulle piattaforme multimediali aziendali, RaiPlay e RaiPlay Sound.

 Nella foto in alto, da sinistra: Incoronata Boccia, Vicedirettrice TG1, Massimo Fedele, Direttore RAI Calabria, Carmen Botti -Direttore RAI Sardegna-, Caterina Pezzuto – funzionaria delegata dal Direttore RAI Friuli-Venezia Giulia Guido Corso-Severino Zampaglione -Direttore RAI Valle d'Aosta-, Paolo Mazzucato -Direttore della Provincia Autonoma di Bolzano-.

 


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