Roberto Sergio: “Nessun ridimensionamento per Rai Sport”
Nell’ultima riunione del Cda l’Amministratore delegato della Rai Roberto Sergio ha illustrato un documento sulle principali “fake news”, quelle che lui stesso ha chiamato “notizie non rispondenti a verità”, che circolano da mesi sull’Azienda e contro l’Azienda.
di Pino Nano
Giovedì 23 Novembre 2023
Roma - 23 nov 2023 (Prima Pagina News)
Nell’ultima riunione del Cda l’Amministratore delegato della Rai Roberto Sergio ha illustrato un documento sulle principali “fake news”, quelle che lui stesso ha chiamato “notizie non rispondenti a verità”, che circolano da mesi sull’Azienda e contro l’Azienda.

Roberto Sergio ha proceduto per temi e per argomenti precisi, entrando nei dettagli e nelle pieghe del dibattito di queste ore e di queste settimane, partendo da una notizia “assolutamente falsa” che in queste ore ha fatto il giro del mondo e che in realtà viene oggi seccamente smentita da parte dei vertici dell’azienda.

È falso che RaiSport sia destinata a chiudere.

“Lo sport – sottolinea Roberto Sergio-è e sarà sempre più protagonista dell’offerta nei prossimi mesi con le Olimpiadi, le Paralimpiadi, gli Europei di Calcio, il ciclismo. Oltre 2000 ore di produzione all’anno. E’ di questi giorni, inoltre, - aggiunge l’Amministratore Delegato della RAI-il grande successo di ascolti per gli “ATP Finals” di tennis a Torino trasmessi in chiaro”.

Ma anche sul giornalismo d’inchiesta in questi giorni ne abbiamo lette di tante.

Una volta per tutte l’Amministratore Delegato smorza ogni dubbio, nel caso ve ne fosse ancora qualcuno: “E’ falso che il giornalismo di inchiesta sparirà dalla Rai. Per il Servizio Pubblico resta fondamentale. Gli storici programmi della RAI- chiarisce Sergio- sono stati confermati ed altri partiranno a breve”.

“Ma è falso anche che l’indebitamento finanziario netto crescerà fino a 650 milioni di euro come previsto dal budget della precedente gestione. E’ vero invece – precisa Roberto Sergio-che grazie ad una attenta azione di razionalizzazione dei costi a fine anno tale cifra risulterà inferiore ai 600 milioni di euro”.

L’Azienda “in ginocchio” che molti organi di stampa hanno raccontato in questi giorni in termini davvero disarmanti e distruttivi, evidentemente strumentali, in realtà nel racconto che ne fa Roberto Sergio è davvero tutt’altra cosa.

Vogliamo parlare di “Risorse”? Anche su questo l’Amministratore Delegato della RAI non ha nessun dubbio: “La certezza delle risorse consentirà, anche con il Piano Immobiliare che stiamo varando, di portare a conclusione il Piano Industriale in coerenza con il Contratto di Servizio.  Per questo -precisa Sergio-siamo in costante contatto con il Mef e Mimit”.

Ma lo stesso vale per gli ascolti.

È falso che i canali generalisti della Rai hanno perso il primato. Dal 1 gennaio al 12 novembre Rai1, Rai2, Rai3 -spiega l’AD- hanno il 30,4% di share contro il 26,3%  delle reti generaliste del principale competitor nell’intera giornata”.

Ma non solo questo, per dimostrare la correttezza dei dati esposti Roberto Sergio entra nelle pieghe dell’argomento e ne fa un’analisi dettagliatissima e confortata da grafici incontestabili.

“In prima serata il divario aumenta con Rai al 31, 9% e il principale competitor al 26.4%. Dal 10 settembre al 12 novembre i canali generalisti della Rai nell’intera giornata ottengono il 29,1% contro il 26,6% del principale competitor. Dal 1 ottobre al 12 novembre nell’intera giornata il divario in favore di Rai è pari a 3 punti di share: 29,5 % rispetto al 26,5%. Cresce fino a 5 punti in prima serata 30,6% contro il 25, 8%”. Come dire? Più di così si muore.

E vogliamo parlare della “Pubblicità”?

Anche su questo argomento troppe leggende metropolitane, assolutamente, false hanno animato il dibattito generale di queste settimane. Sergio è netto e categorico: “E’ falso che le entrate pubblicitarie siano in calo. Nonostante la Rai – spiega- sia sottoposta ad una normativa molto stringente sull’affollamento, la concessionaria Rai Pubblicità chiuderà l’anno in corso con una importante crescita rispetto alla previsione di budget 2023”.  Ma aggiunge ancora: “E’ poi necessario ricordare che la Rai, in quanto servizio pubblico, non trasmette pubblicità su Rai Yoyo, RaiStoria, Rai5 e Rai Scuola”.

Ma si è anche parlato in più occasioni e su più organi di informazione di possibili e immediate “Epurazioni”. Anche questo è falso.

Roberto Sergio è tranchant: “E’ falso che ci siano state “epurazioni”. Nessun conduttore è stato cacciato. Come dichiarato dagli stessi interessati si è trattato di una loro libera scelta professionale”.

Così come è falso che la Rai voglia procedere a licenziamenti.

“Presto, invece, partirà un confronto sul rinnovo del contratto quadri, impiegati e operai e, inoltre, sono previste iniziative di formazione per creare nuovi profili professionali in linea con una moderna Digital Media Company”.

E infine, ultimo capitolo scottante di questi giorni, i conflitti e i diverbi continui tra Roberto Sergio e il direttore generale Gianpaolo Rossi, anche questo completamente “falso”.

“Sono false tutte le ricostruzioni giornalistiche che descrivono “rapporti molto tesi”.  In più occasioni- precisa una nota ufficiale dell’azienda- entrambi hanno ribadito che sono legati da profonda stima e sincera amicizia”.

Non si illuda nessuno, dunque, di mettere in ginocchio la RAI con delle “fake news” che non trovano nessun fondamento nella realtà delle cose, perché in realtà lo stato di salute della più grande impresa culturale del Paese non ha mai vissuto un solo momento di crisi. Parola di Roberto Sergio.


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