Schittulli(LILT): "un futuro senza cancro, questo il nostro sogno"

Eccellenze Italiane. Oggi abbiamo scelto di raccontarvi la storia e la vita di uno dei grandi medici italiani, il prof. Francesco Schittulli il cui nome è visceralmente legato alla Lega per la Lotta ai Tumori. 

di Maurizio Pizzuto
Martedì 06 Agosto 2024
Roma - 06 ago 2024 (Prima Pagina News)

Eccellenze Italiane. Oggi abbiamo scelto di raccontarvi la storia e la vita di uno dei grandi medici italiani, il prof. Francesco Schittulli il cui nome è visceralmente legato alla Lega per la Lotta ai Tumori. 

Schittulli(LILT): "un futuro senza cancro, questo il nostro sogno"
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Allievo del prof. Umberto Veronesi, lo studioso oggi vanta al suo attivo circa 30.000 interventi chirurgici per patologia mammaria.

Presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è stato insignito della “Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica” dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi e dell’alta Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

“I punti di forza della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – ci dice sono rappresentati dai circa  400 ambulatori dislocati su tutto il territorio nazionale e dai volontari al servizio della comunità. Le 106 Associazioni Provinciali LILT, pur essendo organismi autonomi, perseguono le suddette finalità operando nel quadro degli atti di indirizzo ed avvisi emanai dalla Sede Centrale LILT.”

Laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti, si specializza in Chirurgia Generale e in Oncologia con la lode. Eletto più volte consigliere all’Ordine dei Medici di Bari, è stato Direttore della Scuola Speciale di Senologia Chirurgica e docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia e alla Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Bari prima e poi di Tor Vergata a Roma. Già Consigliere nazionale della SICO (Società italiana di chirurgia oncologica) e componente della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute, è stato Primario Senologo-chirurgo e Direttore Scientifico dell’Istituto Tumori di Bari, nonchè Direttore della Scuola Speciale di Senologia Chirurgica dell’ACOI (Associazioni Chirurghi Ospedalieri Italiani).

Alle spalle vanta anche una serie infinita di riconoscimenti e di premi nazionali ed internazionali, tra cui il “Melvin Jones Fellow” del Lions International, il “Paul Harris Fellow” del Rotary International, l’Ordine di “San Gregorio Magno dal Papa San Giovanni Paolo II, “Premio Internazionale il Cultura Re Manfredi”. Componente della Commissione Oncologica Nazionale è stato anche Componente del Consiglio Superiore di Sanità (CSS), oltre che Direttore Senologo-Chirurgo e Capo Dipartimento Donna dell’IRCCS Oncologico di Bari. E’ Presidente nazionale dell’H.S.R. (High Senology Responsabilità).E come  Direttore della Breast Unit della Mater Dei Hospital di Bari, è autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche edite su riviste nazionali ed internazionali, nonché di testi e libri.

Professore colgo nel racconto che lei fa della lega per la Lotta ai Tumori una fierezza quasi solenne…

“E sa perché? Perché noi siamo una bella realtà di questo nostro Paese. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - LILT - è l'unico Ente Pubblico su base associativa con sede a Roma, vigilato dal Ministero della Salute, articolato in 106 Associazioni Provinciali diverse. Operiamo senza fini di lucro e il nostro primario compito istituzionale primario è quello di diffondere la "cultura della prevenzione", primaria, secondaria e terziaria come metodo di vita”.

-Di cosa parliamo più esattamente professore?

Partiamo dalla prevenzione primaria, che vuol dire stili e abitudini di vita: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale, corretta e sana alimentazione, regolare attività fisica; poi la prevenzione secondaria, che sono le procedure accelerate di diagnosi sempre più precoci; e infine la prevenzione terziaria, che vuol dire prendersi cura del malato, degli aspetti riabilitativi fisici, psicologici, sociali ed occupazionali, e quindi e dei loro familiari. La cosa mi creda non è semplice come potrebbe sembrare a prima vista”.;

-E poi c’è tanta ricerca?

Credo che la ricerca sia uno dei nostri punti forti. Nel perseguimento di tale scopo, collaboriamo con le Istituzioni, gli Enti e gli organismi che operano a livello nazionale ed internazionale in campo oncologico, anche attraverso borse di studio riservate a giovani neolaureati. Pensi che nell’ultimo decennio sono stati finanziati oltre 100 progetti per circa 20 milioni di euro, aventi  particolare riferimento al miglioramento della qualità della prevenzione primaria, secondaria e dell’assistenza ai pazienti oncologici ed ai loro familiari. Ma le aggiungo anche che i progetti presentati, sono stati tutti sottoposti ad attenta valutazione da parte del Comitato Scientifico della LILT, costituito da personalità di riferimento a livello internazionale nel campo della ricerca oncologica”.

Posso chiederle perché nei grandi convegni internazionali la Lega per la Lotta ai Tumori vanta anche una collaborazione di carattere tutto Europeo?

Perché dall’ agosto 2009 la LILT è diventata membro dell’EMHF, il Forum Europeo per la Salute Maschile (European Men’s Health Forum - EMHF), una organizzazione indipendente, non governativa e senza fini di lucro , rafforzando così il proprio impegno a promuovere, sia a livello nazionale che internazionale, iniziative a favore della Prevenzione rivolte alla popolazione maschile, più restia alla "prevenzione". Sa una cosa? Il Forum Europeo per la Salute Maschile- EMHF è l’unico organismo europeo impegnato a migliorare la salute degli uomini e rappresenta un nuovo e importante strumento di collaborazione con altre organizzazioni europee. Tra gli obiettivi principali: incoraggiare e sostenere le organizzazioni e le istituzioni regionali, nazionali e internazionali (governativi e non) al fine di inserire nella politica sanitaria le problematiche inerenti la salute maschile; fornire informazioni sanitarie indirizzate agli uomini; promuovere tra la popolazione maschile la consapevolezza dell’importanza della propria salute; creare una rete di collaborazione con le altre organizzazioni europee operanti nel settore sanitario.

-E’ vero che avete anche gettato un ponte di collaborazione tra Italia e Cina?

E’ uno dei nostri obiettivi più ambiziosi. Il 2009 è stato l’anno in cui abbiamo attivata la collaborazione tra Italia e Cina sul fronte della lotta al cancro. Ricordo con piacere che l’incontro bilaterale svoltosi presso il Ministero della Salute ha visto la partecipazione per la Cina della delegazione del Chinese Anti Cancer Association (CACA). Era composta dal dott. Xi-Shan Hao, Presidente dell’Associazione Cinese Contro il Cancro, dal Direttore del Dipartimento di Epidemiologia presso l’Istituto Contro il Cancro a Tianjin dott. Ke-Xin Chen, e dal dott. Guo-Guang Ying Vice Direttore dell’Istituto Contro il Cancro a Tianjin, e per la LILT tra gli altri, io e il Direttore Generale Bruno Pisaturo.

-Una sinergia tra cervelli specialisti di cancro?

Al centro dei nostri colloqui ci sono da sempre un ampio confronto sulla malattia, e uno scambio approfondito di informazioni su incidenza, metodologia di approccio in merito a prevenzione, diagnosi e cura dei tumori in Cina e in Italia. In particolare, ricordo, in quella occasione, è stato sottolineato come il forte sviluppo economico della Cina sia stato accompagnato, purtroppo, da un notevole aumento di casi di tumore.

-Accade la stessa cosa da noi?

L’esatto contrario. Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, è stato rilevato che a fronte di un aumento dell’incidenza della malattia, diminuisce la mortalità e questo grazie ad una costante e incisiva attività sulla prevenzione.

-Voi non smettete mai di cercare sempre nuovi volontari?

Lo scriva anche lei. Se avete più di 16 anni, avete una straordinaria opportunità che è quella di diventare nostro volontario, e vivere la gioia di aiutare chi ha bisogno. Non servono competenze specifiche, basta avere un grande cuore!

In cosa consiste fare il volontario della lega?

Vuol dire “stare accanto”, prendersi cura del malato e della sua famiglia sostenendoli in tutte le loro necessità, sia per gli aspetti pratici sia per gli aspetti psico-sociali che la malattia comporta. Vuol dire accogliere quanti si recano presso gli ambulatori e le sedi della LILT, fornire informazioni, orientandoli ai servizi di prevenzione offerti. Vuol dire divulgare materiale informativo, promuovere la LILT presso le Istituzioni, attuare interventi di sensibilizzazione per la diffusione della cultura della prevenzione presso scuole e aziende, collaborare nell’organizzazione di eventi per la raccolta fondi, allestire e presiedere gli stand LILT.

Mercoledì 13 marzo 2024 avete presentato presso il Ministero della Salute la vostra nuova campagna “Diventa Influencer di te stesso”…

Il nostro obiettivo è quello di diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita. Durante la conferenza stampa di presentazione, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha voluto evidenziare ancora una volta l’impegno del Ministero nel promuovere il valore della prevenzione. Sin dall’inizio del mio mandato – ha dichiarato il Ministro Schillaci - abbiamo puntato moltissimo sulla promozione della cultura della prevenzione. Questo è un impegno prioritario, noi siamo tra le nazioni più longeve al mondo, però abbiamo bisogno che la prevenzione diventi un punto fondamentale e che venga sempre più percepito come un investimento e non come una spesa. Per questo crediamo fortemente alle campagne sugli screening oncologici e vorremmo che ci fosse più adesione a questi programmi messi a disposizione dal Sistema Sanitario Nazionale. Crediamo molto –ha detto ancora il Ministro, e questo ci riempie di orgoglio- anche nel contributo della LILT, che considero come il braccio armato del Ministero in questa battaglia comune contro il cancro.

Ci sarà un giorno in cui potremo dire che il cancro sarà una malattia come tante altre?

Veda, costruire un futuro senza cancro è una delle sfide più grandi del nostro tempo e vogliamo affrontarla con un impegno comune, forte e costante. E noi della LILT ce la mettiamo tutta.

Lo facciamo quotidianamente, in silenzio, con rigore e con lo sguardo sempre rivolto a chi soffre.


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