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Sanchez: "Chiedo ai cittadini di non abbassare la guardia".
Sanchez: "Chiedo ai cittadini di non abbassare la guardia".
E' di 95 morti (di cui 92 a Valencia, 2 in Castilla-La Mancha e uno nella provincia di Malaga) il bilancio aggiornato dell'alluvione che ha colpito le Comunità Autonoma di Valencia e Castilla-La Mancha.
Molte persone risultano essere disperse e si registrano danni incalcolabili, a causa di questa tempesta che, ora, potrebbe colpire un'altra provincia, quella di Barcellona.
Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. Intanto, il governo spagnolo ha indetto tre giorni di lutto nazionale. Sempre l'esecutivo ha precisato che, attualmente, "non può fornire dati ufficiali sui dispersi".
Questo "dimostra la tremenda grandezza di questa tragedia", ha dichiarato il Ministro per le Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, al termine di una riunione dell'unità di crisi per la gestione dell'emergenza.
I soccorsi continuano nel Sud e nell'Est del Paese, ma sono ostacolati dalle linee elettriche abbattute, che hanno causato blackouts, dalle reti telefoniche crollate e dalle strade che sono impraticabili. Per segnalare familiari di cui non si hanno notizie, la Comunità di Valencia ha attivato un numero telefonico, il 900365112.
A causare le piogge torrenziali è stato un fenomeno meteorologico noto con il nome di Dana, che nelle ultime 48 ore si è abbattuto sulla Spagna con forti piogge e venti.
L'emergenza “continua”, per questo “chiedo ai cittadini e alle cittadine di non abbassare guardia”. Così il premier spagnolo, Pedro Sanchez, parlando dal Palazzo della Moncloa. “Ancora non possiamo dare per concluso questo devastante episodio”, ha continuato, per poi ricordare che in Andalusia e nella Comunità Valenciana l'allerta è arancione, mentre in altre regioni è attiva l'allerta gialla. “Chiedo ai residenti” dei territori interessati “precauzione” e il rispetto delle “misure di sicurezza”, ha concluso.
Secondo un primo bilancio fornito dall’Agenzia Meteorologica statale spagnola, in sole 8 ore sono stati raccolti più di 300 litri di pioggia al metro quadro nell'area tra Utiel e Chiva, nella regione di Valencia, dove sono stati raccolti 491 l/mq. Stando all’Aemet, ripresa dall'emittente Rtve, si tratta di una quantità di pioggia quasi uguale a quella che può cadere nel corso di un anno. Queste cifre fanno sì che la Dana possa essere considerata la più grave depressione ad alto livello subìta dalla Comunità Valenciana in questo secolo.
Intanto, è scoppiata la polemica in merito alla gestione dell'emergenza da parte del Governatore della Comunitat de Valencia, Carlos Mazón, accusato di aver sottovalutato la situazione per tutta la giornata. Nel mirino sono finiti i ritardi da parte dell'amministrazione nello spiegare alla popolazione tutte le informazioni utili a mettersi in salvo.
Un primo allarme era stato lanciato ieri mattina alle ore 7 dall'Aemet, l'Autorità Meteorologica Nazionale, ma l'invito urgente da parte della Protezione Civile a non spostarsi in tutta la provincia è arrivato soltanto 11 ore dopo, quando ormai tutta la zona era stata travolta dalla furia dell'acqua.
Tutto questo, quando già il primo messaggio parlava chiaro: era previsto un rischio meteorologico estremo con "fenomeni non abituali di intensità eccezionale e un rischio molto alto per la popolazione".
L'allarme, però, è stato completamente ignorato: in quel momento, Mazón stava partecipando ad un'iniziativa di promozione turistica. Come prima reazione, il Governatore ha invitato, sui social, alla prudenza sulle strade. Poi, si è detto convinto che l'intensità dei temporali sarebbe diminuita nel pomeriggio.
Invece, è accaduto il contrario: alle 11:50 l'Università di Valencia ha mandato un messaggio ai suoi dipendenti, avvisandoli di restare a casa, per precauzione. Alle 12 sono arrivate le prime notizie di esondazioni a Barxeta, a Ribera Alta, di fiumi come il Magro e lo Jucar. Alle 16 il panico ha preso il sopravvento: tantissime persone hanno contattato il servizio di emergenza 112 perché bloccate in strada, nelle case invase dall'acqua o nelle residenze per gli anziani.
Le accuse contro Mazón, però, non riguardano soltanto i ritardi: in queste ore sono tante le persone che gli rinfacciano di aver eliminato, 4 mesi dopo essere stato eletto, l'Unità di emergenza valenziana, che serviva per le risposte e i soccorsi rapidi in caso di catastrofi.
“Vorrei spendere alcune parole sulla drammatica situazione a Valencia e in tutta la Spagna, ciò a cui stiamo assistendo è devastante. Interi villaggi sono ricoperti di fango, persone che cercano rifugio sugli alberi e auto travolte dalla furia delle acque. Decine di persone hanno perso la vita. Migliaia sono sfollate e quindi i nostri pensieri sono con le vittime, con le famiglie e i loro amici, ma anche con le squadre di soccorso. Le squadre di soccorso stanno lavorando instancabilmente per portare in salvo il maggior numero possibile di persone e l’Europa è pronta ad aiutare”. Così la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto sul “Rafforzamento della preparazione e prontezza civile e militare dell’Europa”, stilato dall'ex Presidente finlandese Sauli Niinistö.
”Abbiamo attivato il nostro sistema satellitare Copernicus per aiutare a coordinare le squadre di soccorso e ci siamo già offerti di attivare il nostro meccanismo di protezione civile, Europa està lista para ayudar'", ha continuato. "In pochi mesi, le inondazioni hanno colpito l’Europa centrale e orientale, l’Italia e ora la Spagna. Questa è la drammatica realtà del cambiamento climatico e dobbiamo prepararci ad affrontarla in tutta la nostra unione e con tutti gli strumenti a nostra disposizione", ha evidenziato von der Leyen.
“Desidero esprimere la mia solidarietà e quella del Governo italiano alla comunità spagnola duramente colpita dalle alluvioni che hanno messo in ginocchio interi territori, in particolare la città di Valencia. Rivolgo il mio pensiero di vicinanza ai familiari delle vittime. L’Italia è vicina alla Spagna in questo terribile momento”. Lo ha scritto, sui suoi profili social, la premier Giorgia Meloni.
Secondo quanto riferisce il Ministero iberico della Difesa, 1.034 militari sono stati schierati per fronteggiare i danni dovuti alle piogge torrenziali, che si sono abbattute, in particolare, sulla Comunità autonoma di Valencia. 250 soldati sono già al lavoro nelle aree più colpite, mentre gli altri 784 sono pronti a intervenire in ogni momento.
“Al momento non risultano connazionali tra le vittime” dell'alluvione che ha colpito Valencia, in Spagna. Lo fa sapere la Farnesina, aggiungendo che il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “segue con la massima attenzione la situazione”. Per ogni esigenza, prosegue il Ministero, bisogna contattare l’Unità di crisi al +39 06 36225 e scaricare l’app Viaggiare Sicuri.
“Ho seguito con profonda preoccupazione e grande dolore le notizie sulle violente alluvioni che nelle ultime ore si sono abbattute su Valencia e il territorio circostante, provocando numerosi morti e ingentissimi danni. Il nostro pensiero va ai dispersi e alle loro famiglie, nonché alle squadre di soccorso che lavorano senza sosta in condizioni particolarmente difficili. In un momento di così grave lutto per l’amico popolo spagnolo, desidero far pervenire a Vostra Maestà e ai congiunti delle vittime il più sincero cordoglio degli italiani tutti e le espressioni della mia personale vicinanza”. E' quanto ha scritto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio al Re di Spagna, Felipe VI.