Arte, Milano: il "Vampiro di Parigi" testimonial della mostra "Serial Killer"
La mostra si terrà allo Spazio Ventura 15 a partire dall'8 aprile.
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Mercoledì 29 Marzo 2023
Milano - 29 mar 2023 (Prima Pagina News)
La mostra si terrà allo Spazio Ventura 15 a partire dall'8 aprile.
Nicolas Claux, killer francese passato alla storia come il “Vampiro di Parigi”, sarà il testimonial da brivido di “Serial Killer Exhibition”, la mostra più violenta e spietata degli ultimi anni sulla vita ed i crimini degli assassini seriali di tutti i tempi.

L'artista splatter francese, che ha già scontato la pena detentiva per l'assassinio di cui è stato giudicato colpevole, dall'8 aprile sarà presente a Milano all'apertura della kermesse allestita in anteprima mondiale dalla società promoter Venice Exhibition nell'area espositiva Spazio Ventura 15 in via Privata Ventura.

“Si tratterà di un'immersione nel lato più oscuro dell'umanità” anticipa l'Ad di Venice Exhibition, Mauro Rigoni, “guideremo i visitatori giù nell'abisso della istintualità più blasfema, mettendoli sulle tracce della lucida follia che porta l'uomo ad sopprimere i propri simili senza pietà”.

Ricchissimo il Museo d'arte criminologica lungo il percorso espositivo di oltre un chilometro che presenterà al pubblico 1.000 oggetti dei serial killer provenienti da tutto il mondo e l’analisi dei loro delitti dal 1700 ad oggi. Non mancheranno le biografie ed i reperti di noti assassini seriali lombardi. Meneghino il primo serial killer in ordine cronologico: il “mostro di Milano” Antonio Boggia (1799-1862), del quale si potrà ammirare la mannaia con cui finiva le sue vittime, lombardo anche il “vampiro della Bergamasca” Vincenzo Verzeni attivo pochi anni dopo attorno al 1870.

Sarà inoltre rianalizzato il caso di Rina Fort, meglio nota come “la belva di via San Gregorio”, protagonista a Milano nel 1946 del pluriomicidio, prima a sprangate e poi soffocandoli con cotone imbevuto di ammoniaca, della moglie incinta del suo amante e dei suoi tre figlioletti.

Una sezione sarà dedicata anche alla celebre serial killer Leonarda Cianciulli, passata alle cronache come la “Saponificatrice di Correggio”, paese emiliano dove fra il 1939 ed il 1940 aveva trasformato tre sue vittime femminili in saponette e dolci da distribuire ai vicini.

Fra i reperti appartenuti alla Cianciulli saranno esposti anche gli inquietanti “auguri di Pasqua” da lei inviati all'avvocato Piero Fornaciari, suo principale accusatore al processo che la condannò a 30 anni di carcere più 3 di manicomio.

“Storia e reperti anche dei serial killer alla ribalta della cronaca italiana fra gli anni '80 e il 2001” spiegano gli organizzatori “dalla lombarda Milena Quaglini, la giustiziatrice di tre uomini fra Veneto e Lombardia, al mostro di Firenze Pietro Pacciani, al padovano Gianfranco Stevanin, il cui podere restituì i corpi di tre donne massacrate, fino ai delitti del ligure Donato Bilancia, condannato a 13 ergastoli per aver massacrato 17 persone tra prostitute e vittime casuali”.

Circa 1.000 metri quadrati espositivi saranno dedicati alle ricostruzioni delle Csi, scene del crimine vecchie e nuove, con una rassegna di oggetti appartenuti ai serial killer, immagini, atti processuali e documenti originali, profili psichiatrici, identikit e le tecniche della polizia scientifica.

“Serial Killer Exhibition” racconterà dell'affascinante e sensuale Ted Bundy, l'ispiratore del film “Ted Bundy – Fascino criminale” ed altri successi cinematografici, di Ed Gein, vero e proprio artigiano dell'orrore, del londinese mai smascherato Jack Lo squartatore e del “Mostro e cannibale di Milwaukee”, Jeffrey Dahmer.

Completano la rassegna strumenti per la pena di morte, tra cui anche camere a gas e sedie elettriche, ed un'area per vivere in prima persona gli scenari dei delitti più efferati nella realtà virtuale.

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