Aumentano anche nel 2022 le entrate all'erario derivanti dai giochi
Il mercato dei giochi e le entrate all'Erario.
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Giovedì 03 Novembre 2022
Roma - 03 nov 2022 (Prima Pagina News)
Il mercato dei giochi e le entrate all'Erario.

Il mercato dei giochi non conosce crisi. Sembra anzi che in momenti di difficoltà riesca a performare ancora di più, con benefici evidenti per il settore e per le finanze statali. I dati parlano chiaro. C’è, ancora una volta, una crescita decisa del gioco sul web, grazie anche a casino online sempre più sicuri e performanti. Nei primi sei mesi del 2022 hanno infatti raccolto oltre 65,7 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2021 di quasi 20 miliardi.

Il gioco a distanza ha avuto, negli ultimi anni, un forte aumento soprattutto per effetto della chiusura forzata degli esercizi fisici. Questo incremento è però persistito anche dopo il periodo della Pandemia, continuando ad incrementare esponenzialmente. Basti pensare che nel primo semestre del 2022 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019 (26,5 miliardi di euro contro 13). Di contro, come era prevedibile, gli apparecchi fisici hanno avuto un calo considerevole di circa il 30%.

Sono invece quasi 5,5 miliardi di euro, nei primi sei mesi del 2022, le quote dell’erario che hanno riempito le casse dello stato. Somme importanti che derivano da un mercato sempre più vessato da decreti e normative ad hoc.

Come funziona la disciplina fiscale dei giochi

Il prelievo erariale del settore del gaming cambia in base alle varie tipologie di giochi, ed è di due tipi:

·        Extra-tributario: il prelievo fiscale coincide con il margine erariale residuo che si ottiene sottraendo dall’importo complessivo delle giocate, le vincite pagate ai giocatori e l’aggio spettante al concessionario. Si applica solo al Lotto, alle lotterie istantanee e a quelle a estrazione differita;

·        Tributario: sono tutti quei casi che non rientrano nel primo.

 

Slot e VLT

Nel 2003 fu istituito il Preu (Prelievo Erariale Unico), originariamente fissato al 13,5% delle somme giocate alle slot (AWP) e VLT, aumentato poi più volte, fino ad arrivare al decreto legge del 2018 che ha cambiato le aliquote nelle seguenti modalità:

·        al 19,25% (AWP) e al 6,25% (VLT) dell'ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018;

·        al 19,6% (AWP) e al 6,65% (VLT) dal 1° maggio 2019;

·        al 19,68% (AWP) e al 6,68% (VLT) dal 1° gennaio 2020;

·        al 19,75% (AWP) e al 6,75%(VLT) dal 1° gennaio 2021;

·        al 19,6% (AWP) e al 6,6% (VLT) dal 1° gennaio 2023.

La legge di bilancio del 2019 ha incrementato le suddette quote di un ulteriore 1,35% per le slot e dell’1,25% per le VLT a partire dal 1° gennaio 2019. Ancora, la legge di bilancio del 2020 ha incrementato di nuovo il prelievo erariale, fissando le aliquote, a partire dal 1° gennaio 2021, al 24% per le Slot (AWP) e all’8,6% per le VLT.

Scommesse e concorsi pronostici

Per queste categorie si applica l’imposta unica, istituita nel dicembre del 1998, con aliquote variabili in base ai tipi di gioco. L’imponibile è costituito, per i concorsi pronostici (cioè Totocalcio, Totogol, ecc.) dall’ammontare della somma corrisposta dal concorrente per il gioco al netto di diritti fissi e compensi ai ricevitori; mentre per le scommesse è costituito dall’ammontare della somma giocata per ciascuna scommessa.

Le aliquote sono, in base alla legge di bilancio del 2019:

·        Del 25% per i giochi di abilità e il bingo a distanza con vincita in denaro;

·        Del 20% per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, per la raccolta su rete fisica;

·        Del 24% per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, per la raccolta su a distanza;

·        Del 22% per le scommesse a quota fissa su eventi simulati

Altre imposte

A queste si aggiungono le imposte sugli intrattenimenti, valide soprattutto per i luoghi fisici (poiché comprendono tariffe sulle esecuzioni musicali, l’utilizzo dei biliardi e biliardini, gli ingressi nelle sale, il guardaroba, ecc.); e l’aliquota IVA, esclusiva per i giochi per i quali non è prevista vincita in denaro.

Inoltre, dal 2012 è stato introdotto un prelievo sulla vincita eccedente a 500€ per alcuni giochi.


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