Post Covid, Edoardo Favaretti: ”danni psicologici incalcolabili e gravi”

Le continue vaccinazioni booster non potranno che migliorare ulteriormente la situazione ricoveri per Covid-19, questa l’analisi dello psichiatra romano Prof. Edoardo Favaretti.

(Prima Pagina News)
Giovedì 20 Gennaio 2022
Roma - 20 gen 2022 (Prima Pagina News)

Le continue vaccinazioni booster non potranno che migliorare ulteriormente la situazione ricoveri per Covid-19, questa l’analisi dello psichiatra romano Prof. Edoardo Favaretti.

Post Covid, Edoardo Favaretti: ”danni psicologici incalcolabili e gravi”
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-Il Covid19 che genere di problematiche psicologiche ha causato? Quale tipologia di persone è stata maggiormente colpita?

Innanzitutto, questa patologia ha causato danni diretti, cioè riconducibili all’infezione virale in sé stessa ma ancor più dei danni indiretti, generati dalle necessarie misure di sicurezza che gli Stati hanno dovuto adottare a più riprese e con diversa intensità. Nel complesso non c’è differenza tra chi non aveva mai avuto disturbi psicologici e chi invece fosse già in cura per i medesimi: il colpo è stato molto duro per tutti.

-È vero che le persone con disturbi psichiatrici hanno avuto meno danni psicologici dal lockdown?

Distinguerei due fasi: all’inizio i cosiddetti pazienti psichiatrici, poiché già abituati allo stigma derivante dai loro disturbi, hanno incassato meglio l’isolamento e le restrizioni rispetto al resto della popolazione ma a lungo andare, sono stati proprio i soggetti più fragili a ricevere i danni peggiori.

-Con il Covid sono raddoppiati i ricoveri per autolesionismo e tentato suicidio tra i 15 e i 24 anni: che succede?

I ragazzi stanno saltando fasi fondamentali del loro sviluppo, chiusi in casa e provato del contro diretto con amici e insegnanti; gli adolescenti soprattutto hanno perso circa due anni di vita che nessuno potrà più ridargli: è una cosa tremenda per la quale paghiamo e pagheremo più avanti un prezzo enorme. Ogni atto autolesionistico o anticonservativo è un grido di allarme, l’ultima richiesta di aiuto.

-quale è stato l’effetto psicologico sugli anziani?

Dopo quella dei giovani, è la categoria degli anziani la più colpita da queste restrizioni: figli e nipoti hanno chiuso ogni contatto con i loro anziani temendo principalmente di poterli infettare gravemente ma così questi ultimi vanno incontro ad un diverso tipo di patologia, non meno mortale.

-Gli esperti avevano associato la vaccinazione dei cittadini con la fine delle restrizioni ma nella realtà dei fatti esse stanno proseguendo, anche se in misura minore: ci saranno conseguenze e di che genere?

In questo momento bisogna parlare chiaro e dare chiare scadenze poiché la fiducia di alcuni nelle Istituzioni ha iniziato a vacillare. Non si può dire “vaccinatevi tutti e sarete liberi” e poi mettere restrizioni anche a chi ha già fatto tre dosi di vaccino: si fa il gioco dei Novax, un errore imperdonabile.

-Le sembra che le persone abbiano compreso ed accettato la situazione attuale e le misure di sicurezza in atto?

Riceviamo notizie distorte e talvolta ambivalenti dai canali di comunicazioni ufficiali e non: chi non ha la fortuna di comprendere la materia, ha un bisogno psicologico di percepire una coerenza interna alla gestione di questa Pandemia da parte di chi ci governa. Ho paura che in alcuni casi, per non apparire impopolari, si sia promesso ai cittadini quello che loro avrebbero voluto sentirsi promettere e non la dura realtà dei fatti: siamo ancora in tempo per recuperare ma il lavoro su una comunicazione più chiara è importante.

-Possiamo davvero pensare di tornare tra poco alla vita di un tempo, dimenticando questi ultimi due anni?

Ho proprio paura di no ma, quando ero bambino, mio nonno era solito dire che sarebbe servita una guerra per raddrizzare noi giovani. Ho qualche dubbio sul fatto che avesse ragione ma adesso, citando il nostro commissario straordinario per il Covid-19, Gen. Figliuolo, noi siamo in guerra, che ci piaccia o meno. E da ogni guerra il nostro Paese è sempre rinato a maggior splendore: dobbiamo crederci!

-Che aiuto possiamo dare a chi ci legge? Che suggerisce si possa fare?

I numeri attuali ci confermano che il peggio è quasi passato e le continue vaccinazioni booster non potranno che migliorare ulteriormente la situazione ricoveri per Covid-19: mi permetterei di proporre un’azione volta a contrastare la solitudine e l’isolamento dei nostri cittadini più fragili: adolescenti, anziani e persone con disagio psicologico: anche a costo di prendere moderati rischi generici.


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