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Saipem conquista una commessa da circa 425 milioni di dollari per attività EPCI nel Mar Nero: previste tre nuove condotte per 153 km e strutture sottomarine per collegare la scoperta di Goktepe agli impianti della fase 3 di Sakarya.
Saipem conquista una commessa da circa 425 milioni di dollari per attività EPCI nel Mar Nero: previste tre nuove condotte per 153 km e strutture sottomarine per collegare la scoperta di Goktepe agli impianti della fase 3 di Sakarya.
Saipem rafforza la propria presenza nei grandi progetti energetici del Mar Nero con un nuovo contratto offshore in Turchia dal valore di circa 425 milioni di dollari. La commessa rientra nell’estensione della terza fase dello sviluppo del giacimento di gas di Sakarya e punta ad aumentare la capacità di produzione grazie a nuove infrastrutture sottomarine.
Il perimetro delle attività prevede un pacchetto completo EPCI (ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione) per la realizzazione di tre condotte aggiuntive, per una lunghezza complessiva di circa 153 km, insieme alle relative strutture subacquee.
Le nuove linee collegheranno una riserva di gas naturale recentemente individuata nel giacimento di Goktepe agli impianti già previsti per Sakarya fase 3, creando un collegamento funzionale tra aree produttive e sistema di trattamento. Il giacimento di Goktepe si colloca in un contesto tecnico complesso: l’area di intervento prevede lavori in acque profonde, con installazioni a circa 2,200 metri e a una distanza di circa 80 km dagli asset di Sakarya fase 3.
In questo scenario, pipeline e infrastrutture subsea diventano la leva chiave per trasformare la disponibilità di risorsa in volumi effettivamente producibili e trasportabili verso gli impianti. Il progetto si sviluppa su un orizzonte di circa due anni e mezzo e prosegue in continuità operativa con le attività già impostate per la terza fase di Sakarya.
La pianificazione prevede che la campagna offshore venga eseguita nella seconda metà del 2027, con l’impiego di un’unità posatubi dedicata, elemento centrale per rispettare tempi e standard di posa in ambiente marino profondo.
Dal punto di vista industriale, l’operazione ha una doppia valenza: da un lato consolida il posizionamento di Saipem nelle commesse offshore ad alta complessità tecnologica; dall’altro contribuisce a rafforzare l’infrastruttura energetica turca, aumentando la flessibilità del sistema di approvvigionamento e la capacità di valorizzazione delle risorse domestiche nel Mar Nero.
In un mercato dove sicurezza energetica e transizione convivono, la realizzazione di nuove connessioni sottomarine e l’ottimizzazione degli impianti esistenti rappresentano un tassello cruciale per rendere più efficiente l’intera catena: dalla produzione offshore al conferimento del gas negli impianti di sviluppo, con benefici attesi in termini di continuità produttiva e incremento dei volumi disponibili.