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Via libera in commissione Bilancio del Senato a un ordine del giorno che chiede di dare attuazione al percorso per separare Anas da Ferrovie dello Stato. Previsto il trasferimento “senza corrispettivo” delle azioni al Ministero dell'Economia dopo l'approvazione del bilancio 2025 di Fs.
Via libera in commissione Bilancio del Senato a un ordine del giorno che chiede di dare attuazione al percorso per separare Anas da Ferrovie dello Stato. Previsto il trasferimento “senza corrispettivo” delle azioni al Ministero dell'Economia dopo l'approvazione del bilancio 2025 di Fs.
Un ordine del giorno collegato alla manovra e presentato dalla Lega, approvato in commissione Bilancio del Senato, impegna il governo a dare attuazione all'uscita di Anas dal gruppo Ferrovie dello Stato, con il ritorno della società al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il passaggio punta a ridefinire l'assetto societario e di governance della principale concessionaria della rete stradale statale.
Nel testo si richiama un precedente intervento che prevede, “al fine di consolidare le funzioni di Anas quale concessionaria titolare di diritti speciali ed esclusivi nella costruzione, gestione, esercizio, miglioramento e adeguamento della rete viaria statale”, il trasferimento delle azioni Anas al MEF. L'operazione avverrebbe “senza corrispettivo”, quindi senza pagamento, e sarebbe collegata a una scansione temporale precisa.
Secondo l'impostazione indicata, il trasferimento scatterebbe dopo l'approvazione del bilancio 2025 di Ferrovie dello Stato e passerebbe da una delibera dell'assemblea degli azionisti di Fs. In concreto, l'ordine del giorno non produce effetti immediati come una norma, ma rappresenta un atto di indirizzo politico che vincola l'esecutivo a muoversi in quella direzione, attivando i passaggi societari e amministrativi conseguenti.
Sul piano industriale e infrastrutturale, l'eventuale separazione tra rete stradale (Anas) e rete ferroviaria (Fs) riaprirebbe il tema del coordinamento tra investimenti, programmazione delle opere e catena decisionale tra MEF, Ministero delle Infrastrutture e soggetti attuatori. L'obiettivo dichiarato è rafforzare il ruolo di Anas come concessionaria della viabilità statale, chiarendo perimetro, missione e controllo pubblico.