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Oltre 118 milioni di euro al trasporto rapido di massa nella Capitale: finanziati due interventi chiave sulle linee tranviarie di Roma, con l’obiettivo di aumentare frequenza, affidabilità e integrazione urbana.
Oltre 118 milioni di euro al trasporto rapido di massa nella Capitale: finanziati due interventi chiave sulle linee tranviarie di Roma, con l’obiettivo di aumentare frequenza, affidabilità e integrazione urbana.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha destinato 118.231.284,05 euro a sostegno del trasporto pubblico locale, concentrando le risorse sullo sviluppo di due assi tranviari considerati strategici per la mobilità della Capitale. La misura punta a rafforzare il trasporto rapido di massa, riducendo pressione su gomma e congestionamenti, soprattutto nelle direttrici a maggiore domanda.
L’allocazione riguarda interventi già impostati e ritenuti prioritari per garantire continuità agli investimenti. In una città dove i cantieri infrastrutturali spesso soffrono rallentamenti per coperture discontinue, la leva finanziaria diventa determinante per trasformare la pianificazione in opere reali e servizi effettivi.
Il pacchetto di risorse sostiene due progetti centrali nel ridisegno della rete tranviaria romana. Il primo è la linea tranviaria Termini–Giardinetti–Tor Vergata, comprensiva del Deposito di Centocelle Ovest, elemento fondamentale per la gestione operativa, la manutenzione e l’aumento della capacità di esercizio.
Il secondo intervento riguarda la Tranvia di viale Palmiro Togliatti, infrastruttura che mira a offrire un collegamento più rapido e regolare lungo un corridoio urbano ad alta intensità di spostamenti quotidiani. L’obiettivo è migliorare i tempi di viaggio e rendere più semplice l’interscambio con altri sistemi di mobilità, rafforzando la connessione tra quartieri e nodi di trasporto.
Le risorse assegnate provengono da opere definanziate nel tempo sul territorio romano. La scelta operativa è stata quella di mantenere l’utilizzo dei fondi a beneficio della Capitale, evitando dispersioni e assicurando coperture finanziarie prioritarie per interventi in fase di attuazione.
In termini pratici, questo approccio consente di proteggere l’avanzamento dei lavori e ridurre il rischio di stop-and-go che incide su tempi, costi e credibilità del progetto verso cittadini e pendolari. Un finanziamento stabile permette anche una programmazione più efficiente delle forniture, delle fasi di cantiere e dell’organizzazione del servizio futuro.
Il potenziamento delle tranvie si inserisce in una strategia che guarda alla mobilità come servizio pubblico essenziale: mezzi più regolari, percorsi meglio integrati con la città e maggiore attrattività del trasporto collettivo rispetto all’auto privata. La tranvia, in particolare, tende a garantire prestazioni più costanti sulle tratte urbane ad alta domanda, con benefici misurabili sulla puntualità e sulla capacità di trasporto.
Sul piano urbano, linee progettate con criteri moderni favoriscono riqualificazione degli assi stradali, migliore accessibilità ai servizi e una riduzione delle frizioni tra traffico privato e trasporto pubblico. Per i pendolari, l’impatto atteso è una combinazione di affidabilità e prevedibilità: meno variabilità nei tempi di spostamento e connessioni più semplici con metro, bus e ferrovie urbane.
L’intervento viene presentato come un passo strategico per sostenere investimenti infrastrutturali nelle grandi aree urbane. La linea è quella di promuovere opere considerate fondamentali per la qualità del servizio e per l’evoluzione verso sistemi di mobilità più moderni ed efficienti, con ricadute dirette su vita quotidiana e competitività della città.
In questa cornice, il finanziamento alle tranvie di Roma si configura come una scelta di priorità: concentrare risorse su infrastrutture ad alta capacità, capaci di offrire benefici tangibili in termini di integrazione urbana, regolarità del servizio e riduzione dei tempi di percorrenza sulle direttrici più frequentate.