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Il Mit spiega che, dopo le decisioni di Corte Costituzionale e Autorità di regolazione, non è più possibile congelare le tariffe: sulle tratte in aggiornamento dei PEF regolatori è previsto un adeguamento dei pedaggi pari all'1,5% legato all’inflazione 2026.
Il Mit spiega che, dopo le decisioni di Corte Costituzionale e Autorità di regolazione, non è più possibile congelare le tariffe: sulle tratte in aggiornamento dei PEF regolatori è previsto un adeguamento dei pedaggi pari all'1,5% legato all’inflazione 2026.
Dal 1 gennaio 2026 è previsto un adeguamento tariffario dei pedaggi autostradali pari a 1,5%, collegato all’indice di inflazione programmata per l’anno 2026. L’aumento riguarda la rete a pedaggio gestita dalle società concessionarie per cui è in corso la procedura di aggiornamento dei rispettivi Piani Economico‑Finanziari (PEF).
In termini pratici, per chi utilizza l’autostrada l’effetto si traduce in un ritocco verso l’alto delle tariffe applicate ai caselli sulle tratte coinvolte. L’impatto effettivo dipende dalle percorrenze e dalle specifiche condizioni tariffarie delle singole concessioni.
Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il tentativo di congelare le tariffe fino alla definizione dei nuovi PEF regolatori sarebbe stato vanificato da una pronuncia della Corte Costituzionale. A valle di quel passaggio, l’Autorità di regolazione dei trasporti ha determinato l’entità dell’adeguamento all’inflazione.
Il ministero sottolinea quindi che, nell’attuale quadro, non può intervenire per bloccare l’aumento. Il punto centrale è che l’adeguamento si attiverebbe come conseguenza del percorso regolatorio e degli atti adottati dagli organismi competenti.
L’adeguamento dell’1,5% viene indicato per le concessionarie autostradali che stanno aggiornando i PEF e, di conseguenza, i relativi meccanismi tariffari. Non si parla di una misura “una tantum” uguale per tutti i gestori, ma di un incremento applicato nel perimetro delle procedure in corso.
Per utenti e imprese (in particolare trasporto merci e pendolari), la variabile rilevante è la prevedibilità dei costi: anche aumenti contenuti, se sommati ad altre voci di spesa, incidono sui budget di viaggio e logistica. Nei prossimi giorni l’attenzione resterà alta su applicazione concreta, comunicazioni ai consumatori e dettaglio delle tratte.