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Più immobili, più cantieri, più aree riqualificate: un anno con un'accelerazione delle attività.
Più immobili, più cantieri, più aree riqualificate: un anno con un'accelerazione delle attività.
Più immobili, più cantieri, più aree libere riqualificate da aprire al pubblico. Quello che sta per concludersi è stato un anno caratterizzato da un’importante accelerazione delle attività di risanamento delle baraccopoli di Messina, permettendo alla Struttura commissariale guidata dal presidente Renato Schifani di raggiungere consistenti traguardi e dando solidità a percorsi di riqualificazione del territorio.
"Il risanamento è un moltiplicatore di valore e ogni singola attività – afferma il presidente Schifani - sia essa l’assegnazione di una nuova casa, sia la riqualificazione di un’area degradata, sia il recupero di un bene dismesso, rappresenta un fattore di crescita e di sviluppo per Messina. Al centro delle attività ci sono le persone, i loro bisogni e il diritto ad avere un’abitazione decorosa, a vivere in quartieri riqualificati e a misura d’uomo".
Grazie al costante lavoro di squadra tra la Struttura commissariale e i soggetti attuatori, le imprese, i tecnici e i professionisti impegnati quotidianamente negli ambiti di intervento, questi sono alcuni dei risultati raggiunti.
Più alloggi rispetto agli anni scorsi. Da febbraio ad oggi, gli immobili acquistati e in gestione sono 113, ai quali si aggiungeranno altri 21 appartamenti attualmente in fase di rogito. È in corso, inoltre, l’acquisizione della documentazione necessaria per ulteriori 17 appartamenti. Numeri che rispecchiano un notevole incremento delle azioni sul mercato immobiliare rispetto agli anni 2023 e 2024, quando erano stati acquistati rispettivamente 60 e 86 nuovi alloggi. Tutto questo ha consentito al sub commissario al risanamento Santi Trovato di consegnare a decine di famiglie le chiavi delle case che gli sono state assegnate e che aspettavano da tempo.
Proprio l’aumento degli alloggi a disposizione ha reso possibile, per tutto il 2025, di dare risposte alle famiglie, con la massima attenzione per i nuclei con persone fragili e fragilissime. Gli acquisti sono affiancati da interventi di manutenzione degli alloggi che non sono immediatamente assegnabili e negli otto appartamenti assegnati alla Struttura commissariale grazie ad un protocollo siglato con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia che consente di trasformare i beni sottratti alla criminalità in risorse per la comunità.
Più cantieri aperti. Nelle ultime settimane di dicembre le imprese scelte sono state impegnate nelle demolizioni al rione Taormina e in altre microaree interessate dallo sbaraccamento, secondo il criterio di suddivisione individuato dal sub commissario Santi Trovato per procedere in modo omogeneo in città e restituire alla popolazione porzioni di territorio completamente riqualificate. Rispettando la tempistica prevista, dopo il trasferimento delle famiglie nelle nuove case, sono state demolite quasi tutte le baracche di via Quinto Ennio. Entro il 31 dicembre l’area sarà totalmente sgomberata. Si lavora anche nei cantieri di Fondo Basile e Fondo Saccà.
Dalle baracche alla riqualificazione. Notevoli risultati sono stati raggiunti nel corso dell’anno anche sul fronte dalla rigenerazione di aree sgomberate dalle baracche. Come nel caso del cantiere di via Macello Vecchio, dove i lavori sono in fase di completamento. Là dove c’era la baraccopoli addossata alle storiche mura di Carlo V, adesso c’è un insieme di giardini e a breve sarà consegnato alla città un ampio spazio destinato a eventi culturali e momenti d’incontro oltre che alla fruizione dei turisti.
Un altro traguardo raggiunto è l’approvazione, avvenuta alla vigilia di Natale, del progetto esecutivo dell’Anfiteatro di Camaro San Paolo. Il progetto originario dello Iacp, per un Parco urbano con una piazza, un'area giochi e un’arena in una delle zone degradate della città, risale al 2006. Nei successivi dieci anni le opere furono avviate solo parzialmente e mai aperte al pubblico. Dopo una sospensione di otto anni, nel 2024 è stato realizzato il primo lotto, relativo alla piazzetta con l’area giochi.
L’approvazione nei giorni scorsi del progetto per l’Anfiteatro consentirà il completamento del Parco urbano e consegnerà alla città uno spazio per ospitare spettacoli, eventi e manifestazioni e riappropriarsi, dopo vent’anni, di una porzione di territorio abbandonata al degrado.
L’inizio del 2026 vedrà il raggiungimento di altri importanti obiettivi sia per il progetto di riqualificazione del Parco Magnolia che per il Parco della Salita Tremonti.