Calcio, Serie A, Pioli: "Cerco di non pensare ai miei ultimi giorni al Milan"

"E’ stata una buona settimana, finalmente. Ora la tranquillità serve più che mai per finire al meglio il campionato".

(Prima Pagina News)
Venerdì 17 Maggio 2024
Milano - 17 mag 2024 (Prima Pagina News)

"E’ stata una buona settimana, finalmente. Ora la tranquillità serve più che mai per finire al meglio il campionato".

“I miei ultimi giorni al Milan? Cerco di non pensarci”. E' quanto ha dichiarato Stefano Pioli, nella conferenza stampa alla vigilia del penultimo match di Campionato, in trasferta, contro il Torino. 

“E’ stata una buona settimana, finalmente. Non vincevamo da un pò di tempo e l’aver ottenuto i tre punti contro il Cagliari ci ha fatto stare più sereni. Ora la tranquillità serve più che mai per finire al meglio il campionato. Abbiamo tutte le motivazioni per fare bene”, ha proseguito l'allenatore del Milan.

“Oggi non si è allenato Theo Hernandez, che ha avuto un attacco influenzale, vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Ho detto alla squadra che proverò a fare giocare tutti in queste ultime due gare. L’importante è che abbiamo la volontà e gli atteggiamenti giusti”, ha spiegato.

“La situazione di Allegri? E’ sempre difficile giudicare da lontano. Lui è un grande allenatore e ha vinto tantissimo. Per il ruolo che abbiamo dobbiamo purtroppo convivere con tante cose. Ma non mi sento di fare alcun commento in merito. Quello che farò io invece non lo so. A fine campionato si vedrà tutto”, ha detto ancora Pioli.

“Io col club ho sempre avuto un bel rapporto, dall’inizio alla fine. Poi dopo, giustamente, ognuno farà quello che deve fare. Mi incontrerò con i vertici della società e faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di restare concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole. Ripeto, a fine stagione parleremo di tutto. Mancano solo dieci giorni al termine del campionato”, ha precisato.

“Ho avuto in questi anni un rapporto profondo con tutti i giocatori e sono grato e felice per essermi emozionato tanto qui a Milano, assieme a tutta la squadra, alla quale va il mio grazie. Giroud, Kjaer e Ibrahimovic sono stati molto importanti per me e per i loro compagni. Poi, nel frattempo, tanti giocatori sono cresciuti: avranno ora il compito di prendersi le responsabilità e di fare da traino per gli altri. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Ibra sono legato nel modo più assoluto. L’anno dello scudetto si era creata una magia all’interno di Milanello e con i tifosi e siamo stati premiati con un grande successo”, ha concluso il tecnico rossonero.


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