Campobasso: madre e figlia morte intossicate, sequestrata farina in casa per possibile contaminazione con topicida

Il marito e padre delle due vittime è in condizioni stabili. Il Sindaco di Pietracatella: "Disposto lutto cittadino".

(Prima Pagina News)
Martedì 30 Dicembre 2025
Campobasso - 30 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il marito e padre delle due vittime è in condizioni stabili. Il Sindaco di Pietracatella: "Disposto lutto cittadino".

Proseguono le indagini sulla morte della 50enne Antonella Di Ielsi e della figlia 15enne Sara Di Vita, morte nella nottata tra sabato e domenica all'Ospedale Cardarelli di Campobasso, per quella che sembra essere una forma gravissima di intossicazione alimentare.

La Squadra Mobile di Campobasso, che sta indagando sotto il coordinamento della Procura locale, ha sequestrato, nell'abitazione dei Di Vita a Pietracatella, diversi alimenti, tra cui anche farina e cereali.

Stando a quanto fanno sapere fonti investigative, questi due tipi di prodotti sono stati prelevati ieri alla presenza degli Ispettori dell’Ufficio Igiene e Prevenzione per essere analizzati, con l'obiettivo di capire se fossero stati contaminati, anche solo accidentalmente.

Tra le ipotesi sotto esame da parte degli inquirenti, c'è anche quella di un possibile contatto con un topicida: gli inquirenti, in particolare, stanno cercando di capire se nell'intossicazione delle due vittime possa aver avuto un ruolo una disinfestazione effettuata alcuni mesi fa in un mulino di Pietracatella, dove veniva prodotta farina anche per la famiglia Di Vita. Secondo quanto precisano fonti investigative, si tratta di una delle piste in esame, e che al momento non ci sono riscontri conclusivi. Saranno esaminati tutti gli alimenti prelevati dalla dispensa e dal frigorifero, nonché gli avanzi dei pasti natalizi sequestrati nei giorni scorsi. Le analisi inizieranno quanto prima.

Intanto, il cerchio delle indagini si sta restringendo sui pasti consumati il 23 dicembre, quando la figlia maggiore dei De Vita, Alice, 19 anni, non era in casa. Per il momento, non sembra centrale la cena di Natale, a cui hanno partecipato altre persone, che non hanno accusato sintomi di intossicazione alimentare.

Il botulino non rientra tra gli agenti contaminanti presi in considerazione, mentre si valutano eventuali tossine di origine non infettiva, forse legata a conserve o prodotti sott'olio, la cui natura sarà esplicitata dagli esami in corso. Le verifiche sono in corso in diversi laboratori italiani, ma finora non ci sono esiti definitivi.

Domani mattina, al Cardarelli di Campobasso, inizierà l'esame autoptico dei corpi delle due vittime, da cui potranno emergere le prime indicazioni relative al quadro clinico, mentre per gli esiti degli esami tossicologici, che serviranno stabilire l'agente responsabile, serviranno tempi più lunghi.

Le indagini, che per ora vedono coinvolti 5 medici, continuano su due binari, quello giudiziario e quello sanitario, con l'obiettivo di capire le cause di morte delle due vittime e la sequela di eventi sanitari che hanno portato all'aggravamento delle loro condizioni di salute, aspettando l'esito delle verifiche scientifiche.

In ambito sanitario, l’ASReM ha riaffermato che non c'è ancora una diagnosi certa sulle cause di morte: in una nota divulgata nella serata di ieri, l'Azienda Sanitaria Regionale ha precisato che l'ipotesi principale rimane quella di una tossinfezione di natura ancora sconosciuta, e non necessariamente alimentare. Non si escludono, difatti, cause chimiche o alimentari, anche dovute a possibile inalazione. Per trovare l'agente responsabile sono stati coinvolti il Centro antiveleni del Cardarelli di Napoli, l’Istituto Spallanzani di Roma e il Policlinico Gemelli, dove sono in corso esami specialistici per escludere l'avvelenamento da funghi.

Intanto, sono stabili le condizioni di Gianni Di Vita, 55 anni, padre di Sara (15 anni) e marito di Antonella Di Ielsi (50). Lo fa sapere l'Inmi Spallanzani di Roma, dove l'uomo è stato trasferito (al momento è ricoverato in Rianimazione per una sospetta Malattia a Trasmissione Alimentare), spiegando che il paziente è vigile e continua ad essere sottoposto a esami per capire le possibili cause dell'intossicazione. A scopo precauzionale, inoltre, resta ricoverata nel reparto ordinario l'altra figlia, Alice, che non ha accusato sintomi di intossicazione.

“Ho sentito Gianni Di Vita al telefono: è affranto, sconvolto, sta vivendo un dolore profondissimo”. E' quanto ha dichiarato il Sindaco di Pietracatella, Antonio Tomassone, riferendo sulla conversazione avuta nelle ultime ore con Gianni Di Vita, ex Sindaco, a cui è legato da una lunga amicizia anche per esperienza politica. Tomassone ha aggiunto di aver trovato l'uomo “provato oltre ogni immaginazione”.

Tomassone ha aggiunto che, durante la telefonata, Di Vita non avrebbe ricordato cosa avessero mangiato il 23 dicembre. “A pranzo sicuramente pasta con il pomodoro, mentre la sera si sono arrangiati in qualche modo”, avrebbe detto. Questi elementi, ha evidenziato il Sindaco, sono stati tutti messi a disposizione degli investigatori, che stanno ricostruendo la sequenza di pasti ed esposizioni.

Per il giorno dei funerali, ha poi annunciato Tomassone, sarà indetto il lutto cittadino: “È una comunità sconvolta – ha dichiarato -. In segno di rispetto e di vicinanza alla famiglia, tutti gli eventi e i festeggiamenti previsti per il Capodanno sono stati annullati. Abbiamo perso due splendide persone”. La decisione è stata condivisa dall'Amministrazione Comunale e dall'intera comunità, che sta manifestando il suo cordoglio alla famiglia Di Vita.


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