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L'indagine è incentrata non soltanto sul trovare l'eventuale agente che ha causato l'intossicazione, ma anche sulla ricostruzione della catena di eventi sanitari.
L'indagine è incentrata non soltanto sul trovare l'eventuale agente che ha causato l'intossicazione, ma anche sulla ricostruzione della catena di eventi sanitari.
Cinque medici dell'Ospedale "Cardarelli" di Campobasso sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e della figlia 15enne Sara Di Vita, causata da un'intossicazione alimentare a Pietracatella (Cb).
E' quanto hanno confermato fonti vicine alla Procura, che ha avviato un'indagine per diversi reati, tra cui quello di omicidio colposo plurimo.
Il marito della donna e padre della 15enne, Gianni Di Vita, è stato portato all'Inmi Spallanzani di Roma: è stabile, ma è ancora sotto stretto monitoraggio, e sottoposto a indagini specialistiche.
Sono stati disposti controlli anche per la figlia maggiorenne della coppia, 19 anni, che però risulterebbe asintomatica, perché non avrebbe partecipato alla cena di Natale in famiglia.
A essere indagati sono medici e personale sanitario in servizio durante i giorni in cui la famiglia ha accusato i sintomi di intossicazione.
Ieri, la Squadra Mobile di Campobasso ha sequestrato diversi alimenti nell'abitazione dove la famiglia aveva festeggiato il Natale. Tra i prodotti sequestrati, barattoli, conserve, prodotti commestibili e scarti di alimenti recuperati anche dai rifiuti, inclusi gusci di vongole. Nessuna pista, attualmente, è esclusa: gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi, in attesa di sapere gli esiti degli accertamenti tossicologici e tecnici.
L'indagine, coordinata dalla Procura, è incentrata non soltanto sul trovare l'eventuale agente che ha causato l'intossicazione, ma anche sulla ricostruzione della catena di eventi sanitari, a partire dai primi ingressi al pronto soccorso nei giorni prima dei decessi, per cui sono già state acquisite cartelle cliniche e referti ospedalieri.