Caso Open Arms: la Cassazione assolve Salvini. Il Vicepremier: "Difendere i confini non è reato"

Il fondatore della Ong spagnola: "Non è una decisione tecnica, è un decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Dicembre 2025
Roma - 17 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il fondatore della Ong spagnola: "Non è una decisione tecnica, è un decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità".

La Corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in merito al processo sul caso della nave dell'Ong spagnola Open Arms, per il quale era accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio.

I giudici della terza sezione penale della Suprema Corte hanno bocciato il ricorso presentato dai pm della Procura di Palermo, contro l'assoluzione decisa in secondo grado.

Il leader della Lega era stato messo sotto accusa per aver bloccato una nave di Open Arms, con a bordo 147 persone, al largo di Lampedusa nell'agosto del 2019, quando era Vicepremier e Ministro dell'Interno.

“Difendere i confini non è reato”, ha scritto Salvini su Facebook, dopo la conferma dell'assoluzione.

“Non è una decisione tecnica, è un decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità. Dire che non c’è reato quando un ministro blocca per giorni persone salvate in mare significa legittimare l’uso della sofferenza umana come strumento politico.

Quello che è successo oggi è preoccupante per lo stato di diritto. Questo precedente non solo cancella il passato, ma autorizza anche il futuro. Autorizza altri governi a chiudere i porti, a trattenere le persone sulle navi. Noi continueremo in mare, loro continueranno nei palazzi: la Storia giudicherà chi sta dal lato giusto”. E' quanto ha detto il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, in merito all'assoluzione definitiva di Salvini.

Stamani, il procuratore generale della Cassazione ha chiesto di rigettare il ricorso "per saltum" dei pm di Palermo e, dunque, confermare l'assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms con formula "perché il fatto non sussiste".

Durante la requisitoria, la procura generale ha anche fatto riferimento alla memoria depositata durante le scorse settimane, in cui dichiarava che il ricorso presentato dai pm di Palermo "non dimostra, nella prospettiva di censura della sentenza impugnata, la sussistenza di tutti gli elementi dei reati contestati, al fine di poter dimostrarne la tenuta della posizione accusatoria".

"Siamo di fronte alla totale infondatezza di un ricorso generico che contesta a raffica qualsiasi violazione di legge. Un ricorso che chiede di fare un processo completamente diverso: non è affatto un ricorso per saltum", ha detto la legale di Salvini, Giulia Bongiorno, nel corso del suo intervento in Cassazione.

"Tutte le presunte violazioni di legge sono ancorate a circostanze di fatto che sono state stravolte. La sentenza dice a monte che il Pos non si doveva concedere. C'è un'inammissibilità evidentissima. Si cita il caso Diciotti come similiare a quello Open Arms: la Diciotti è una nave della Guardia Costiera italiana, l'altra è una ong spagnola. Nella sentenza impugnata ci sono precise indicazioni di tutte le opzioni che aveva Open Arms, e i report sono la prova che non c'è stato sequestro di persona. Nel ricorso si dice l'opposto di quello c'è scritto nella sentenza", ha continuato Bongiorno.


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