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Milano: "Le nazioni devono intervenire subito".
Milano: "Le nazioni devono intervenire subito".
"È un appuntamento che deve passare da impegni e negoziati ad azioni concrete. È una follia continuare a perdere tempo, fissando obiettivi che poi vengono disattesi". E' quanto dichiara la direttrice di Slow Food Italia, Serena Milano, riferendosi alla Cop30, che inizierà oggi a Belém, in Brasile.
"La crisi climatica - continua - non ha confini politici e ideologici, è un tema esistenziale: le nazioni devono intervenire subito, con azioni concrete per ridurre le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas climalteranti, e per promuovere, accanto alla transizione energetica, modelli di vita, di produzione e di consumo più sostenibili, meno energivori, rispettosi della natura, delle foreste, del suolo".
Secondo Slow Food, "la questione climatica invece è passata in secondo piano, tra guerre, politiche di riarmo e capi di stato che la definiscono come frutto di un "ambientalismo ideologico" o addirittura una truffa".
"Le soluzioni alla crisi climatica - precisa Francesco Sottile, vicepresidente di Slow Food Italia - passano per un modello agricolo capace di nutrire le persone senza affamare il pianeta e diventano strutturali attraverso la rigenerazione degli ecosistemi e la difesa delle diversità: non soltanto la biodiversità agricola, ma anche la varietà dei paesaggi e delle culture, che hanno a che fare con l'alimentazione e con il cibo. Oggi i sistemi alimentari sono al tempo stesso causa e vittima della crisi climatica. Siamo però convinti che possano esserne anche la soluzione, a patto che si fondino sui princìpi del buono, pulito e giusto".
La richiesta di Slow Food è quella di "abbandonare la dipendenza dei sistemi alimentari dai combustibili fossili. Fertilizzanti sintetici, erbicidi e pesticidi, oltre ad avvelenare l'ambiente e i suoli, sono strettamente legati all'uso dei combustibili fossili per la loro produzione".
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