Eccellenze Italiane. Premio alla Carriera per il Giornalismo a Rino Barillari, le sue fotografie hanno raccontato il Paese.

Al re dei paparazzi romani Rino Barillari il 38° Premio Nazionale Troccoli-Magna Grecia, un premio che racchiude i suoi oltre 50 anni di fotografie e di dossier giornalisticiAppuntamento al Teatro comunale di Cassano all’Ionio sabato 18 maggio prossimo alle ore 18

di Pino Nano
Sabato 11 Maggio 2024
Roma - 11 mag 2024 (Prima Pagina News)

Al re dei paparazzi romani Rino Barillari il 38° Premio Nazionale Troccoli-Magna Grecia, un premio che racchiude i suoi oltre 50 anni di fotografie e di dossier giornalisticiAppuntamento al Teatro comunale di Cassano all’Ionio sabato 18 maggio prossimo alle ore 18

Rino Barillari, il più grande paparazzo di tutti i tempi. Non si poteva pensare ad un personaggio più eclettico di lui per il Premio alla Carriera Giornalistica, e questo lo si coglie bene dalla motivazione ufficiale con cui la Giuria del Premio Troccoli gli ha assegnato il riconoscimento: “Perché Rino Barillari -Giornalisti è un numero uno in senso assoluto, e nel mondo. Lo è per quello che ha fatto, per come lo ha fatto, e soprattutto per come ha reso onore alla storia del giornalismo italiano”.

Classe 1945, segno zodiacale Acquario, Rino Barillari è oggi una vera e propria leggenda vivente.

Elegantissimo, con questi suoi baffi sempre ben curati, rigorosamente neri corvino come i capelli dal taglio sempre impeccabile, e la smorfia beffarda di chi non ha paura di nessuno. Guascone e poeta insieme, 80 anni meravigliosamente ben portati, con questo suo sorriso eternamente pronto a rendergli giustizia. Accattivante, sornione, ammaliante e avvolgente. “The King”, è lui il solo vero re ancora rimasto dei famosi paparazzi romani. Le sue foto sono il più grande archivio moderno del mondo del cinema.

Un archivio che racchiude conserva e racconta per immagini la bellezza e il successo di personaggi famosi come Liz Taylor, Ingrid Bergman, Jacqueline Kennedy, Barbra Streisand, Brigitte Bardot, Ava Gardner, Silvana Pampanini, Virna Lisi. E poi ancora, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Marlon Brando, Vittorio Gassman, Anna Magnani, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi.

Ma non potevano mancare i Beatles, Robert De Niro, Sylvester Stallone, Al Pacino, Francis Ford Coppola, Michael Jackson, Demi Moore, Angelina Jolie, Elton John, Matt Damon, Madonna, Maradona. Chi più ne ha più ne metta.

Foto rubate, seguite spesso da una fuga rocambolesca e qualche volta da un pugno o da una macchina fotografica scassata. Poi la fine della dolce vita, e l’arrivo degli anni di piombo, delle stragi. L’obiettivo di Rino Barillari si rivolge verso i fatti di cronaca nera, primo fra tutti il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Le notti romane sono cambiate enormemente, i telefoni cellulari raccontano ormai tutti i segreti, ma Rino Barillari è sempre lì, dopo milioni di scatti, pronti a fermare ancora una volta l’immagine che fa notizia, lo scatto di cronaca. Quando di lui scriviamo che è una leggenda scriviamo molto meno di quello che in realtà è la sua storia personale e pubblica, e che oggi fa di Rino Barillari un vero monumento della comunicazione italiana nel mondo.


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