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Riprenderanno il 15 agosto.
Riprenderanno il 15 agosto.
C'è il sì, da parte di Israele, alla ripresa dei colloqui proposta da Stati Uniti, Egitto e Qatar, sul cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, dopo l'attacco perpetrato dai fondamentalisti il 7 ottobre scorso.
Ieri, l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere che Tel Aviv ascolterà la richiesta dei mediatori di rilanciare i colloqui per fermare il conflitto in corso e far tornare a casa gli ostaggi ancora prigionieri a Gaza.
In un comunicato, l'ufficio del premier fa sapere che il 15 agosto, in un luogo non ancora stabilito, si discuterà dell'attuazione di un “accordo quadro” che è stato già concluso. Dal canto loro, i mediatori hanno fatto sapere che i colloqui potrebbero svolgersi a Doha, Capitale del Qatar, o al Cairo, Capitale dell'Egitto.
Hamas non ha dato una risposta immediata all'offerta. L'uccisione di Ismail Haniyeh ha provocato un aumento delle tensioni nella regione, considerato come un colpo duro ai negoziati.
“È tempo di portare un sollievo immediato sia alla popolazione di Gaza che soffre da tempo, sia agli ostaggi che soffrono da tempo e alle loro famiglie. È giunto il momento di concludere l’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi e dei detenuti”. Così i leader di Washington, Doha e Il Cairo, in un comunicato divulgato stanotte dalla Casa Bianca.
“Noi tre e i nostri team abbiamo lavorato instancabilmente per molti mesi per forgiare un accordo quadro che ora è sul tavolo, con solo i dettagli dell’attuazione rimasti da concludere. Questo accordo si basa sui principi delineati dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e approvati dalla risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite“, continuano.
“Non c’è altro tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo. Come mediatori, se necessario, siamo pronti a presentare una proposta di collegamento finale che risolva i problemi di attuazione rimanenti in un modo che soddisfi le aspettative di tutte le parti“, proseguono. “Abbiamo invitato entrambe le parti a riprendere urgentemente la discussione giovedì 15 agosto a Doha o al Cairo per colmare tutte le lacune rimanenti e avviare l’attuazione dell’accordo senza ulteriori indugi“, concludono.
Stamani, le Idf hanno dato conferma dell'avvio di un'altra operazione di terra a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, sulla base di “informazioni di intelligence che indicano la presenza di terroristi nella zona”. E' quanto fanno sapere i media israeliani. L'attacco ha l'obiettivo di “impedire ai gruppi terroristici nella Striscia di Gaza di riorganizzarsi“, proseguono le Idf.
L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio di miliziani di Hamas prigionieri nelle carceri israeliani è “una trappola pericolosa”. Così il Ministro delle Finanze israeliano ed esponente dell’estrema destra, Bezalel Smotrich. I mediatori, dichiara Smotrich, “hanno creato una simmetria immaginaria tra gli ostaggi israeliani che sono stati rapiti dai loro letti con terribile crudeltà, e i terroristi spregevoli che stanno scontando la loro pena in prigione”.
Secondo quanto riferisce il Times of Israel, questa notte, il Ministro della Difesa Yoav Gallant ha avuto un colloquio con l'omologo americano, il Segretario alla Difesa Lloyd Austin. “Gallant ha informato il segretario sulla prontezza operativa delle IDF per difendere Israele dall’Iran e dai suoi alleati nella regione”, riferisce l'ufficio del Ministro della Difesa di Tel Aviv.
In un comunicato, il Ministero della Difesa israeliano ha fatto sapere che i due hanno “discusso l’interoperabilità delle capacità di difesa degli Stati Uniti e di Israele a seguito del cambio di posizione e dello spiegamento delle forze e delle risorse statunitensi nella regione”.
Il Presidente dell'Anp (Autorità Nazionale Palestinese, ndr), Mahmoud Abbas, si recherà in visita a Mosca “e si confronterà sullo sviluppo di approcci coordinati per risolvere la situazione in Medioriente”. Così il Viceministro russo degli Esteri, Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, precisando che la visita avrà luogo "presto".
Stamani, due militanti di Hezbollah sono stati uccisi da un drone israeliano, nel corso di un raid a Naqoura, nel Sud del Libano. E' quanto fanno sapere le Idf, precisando che i due erano stati visti dai soldati della 146esima Divisione mentre stavano uscendo da un edificio usato dagli sciiti filoiraniani e sono stati colpiti da un drone. Non ci sono ancora conferme in merito alla loro morte da parte di Hezbollah.
La Marina Navale dei Pasdaran iraniani avrebbe a disposizione nuovi missili da crociera, muniti di testate esplosive non rilevabili. E' quanto riferisce l'agenzia di stampa Tasnim: ”Un gran numero di missili da crociera sono stati aggiunti alla flotta navale delle Guardie. Questi nuovi missili hanno capacità di trasportare testate altamente esplosive che non sono rilevabili e possono causare danni ingenti e affondare i loro obiettivi”, scrive.
"L’Italia sostiene gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota. "Un cessate il fuoco a Gaza risulta sempre più urgente per porre fine alle sofferenze della popolazione civile, per assicurare la necessaria assistenza umanitaria e per favorire una de-escalation a livello regionale. L’Italia esorta tutte le parti del conflitto ad accogliere senza ulteriore indugio l’invito dei mediatori alla ripresa dei negoziati a Doha il prossimo 15 agosto con l’obiettivo di finalizzare un accordo", conclude la nota.
Nelle ultime ore, oltre 15 razzi sono stati lanciati dal Libano in direzione della città di Kiryat Shmona. E' quanto fanno sapere le Idf, precisando che gran parte dei razzi è stata intercettata, mentre almeno due hanno colpito la città. Non ci sarebbero feriti.