Israele: un anno fa l'attacco di Hamas, l'inizio di una drammatica escalation

Durante l'attacco vennero uccise 1.200 persone e altre 250 furono rapite.

(Prima Pagina News)
Lunedì 07 Ottobre 2024
Roma - 07 ott 2024 (Prima Pagina News)

Durante l'attacco vennero uccise 1.200 persone e altre 250 furono rapite.

Il 7 ottobre 2023 è un giorno che resterà scolpito nella memoria: il giorno dell'attacco "a sorpresa" compiuto da Hamas contro Israele, con massacri, uccisioni e video terribili che hanno fatto il giro del mondo. Il giorno in cui ha avuto inizio una drammatica escalation in Medio Oriente, che ad oggi non conosce fine.

All'alba di quel sabato, giorno della festività ebraica di Simchat Torah, sono risuonate le sirene d'allarme: Hamas ha attaccato la nazione, lanciando missili dalla Striscia di Gaza. In contemporanea, dei militanti armati hanno varcato il confine con moto, camion, barche e addirittura deltaplani.

Usando alcuni bulldozer hanno sfondato le recinzioni e raggiunto i kibbutz e le città nei pressi del confine. Poi, hanno sparato contro i civili, uccidendo 1.200 persone. Hanno anche stuprato, massacrato e rapito circa 250 persone, portate a Gaza.

I militanti hanno attaccato anche un festival musicale nel deserto, vicino al kibbutz di Re’im, facendo irruzione e sparando alla folla di centinaia di giovani che stavano ballando. I partecipanti hanno provato a scappare, ma molti sono stati presi, uccisi o rapiti. Lo stesso schema è stato attuato in altre località israeliane: diversi video, che hanno fatto il giro del mondo, mostrano i militanti mentre compiono saccheggi o uccidono.

Intanto, le famiglie cercano disperatamente di avere notizie sui loro cari, poi si riuniscono in un Forum per chiedere che gli ostaggi vengano liberati.

In seguito, Israele ha dichiarato guerra e ha iniziato a lanciare attacchi di rappresaglia nella Striscia di Gaza: la controffensiva, iniziata già nelle prime ore dopo l'attacco, è solo l'inizio di una drammatica escalation che dura ancora oggi, portando con sé un carico terribile, fatto di distruzione, migliaia di morti e feriti, mentre molti ostaggi sono ancora nelle mani di Hamas.

Sul sito web del Forum delle famiglie degli ostaggi rapiti c'è un timer che conta i giorni passati da quell'attacco. Più sopra, c'è una scritta: “Bring them home now”. Cioé: "Riportateli a casa ora". La speranza delle famiglie è che i loro cari tornino vivi. Stando al Forum, oggi sono 101 le persone ancora prigioniere di Hamas.

Tra i circa 250 rapiti quel 7 ottobre 2023, anche due bambini: fratellini Ariel (4 anni) e Kfir Bibas (di 9 mesi). i più piccoli ostaggi presi da Hamas.

Al rave c'era anche Shani Louk, la tatuatrice di 23 anni diventata un simbolo del massacro compiuto dai fondamentalisti palestinesi per le immagini del suo cadavere martoriato riverso su un pickup ai piedi di alcuni uomini armati. Anche altre immagini hanno fatto il giro del mondo, quelle della 26enne Noa Argamani, anche lei presente al festival, mentre, spaventata, viene portata via in moto dalle braccia del fidanzato. La ragazza è stata liberata dopo una prigionia durata 8 mesi, insieme ad altri ostaggi.

Il suo sguardo pieno di paura resterà nella memoria, così come le notizie e le immagini che ogni giorno giungono da Gaza, le migliaia di morti, i feriti e i bambini che stanno soffrendo la fame a causa di questa guerra.


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