41 militari della Kfor, tra cui 11 italiani, sono rimasti feriti nel corso di alcuni scontri tra manifestanti e polizia nei quattro comoni del nord del Kosovo, dove, il mese scorso, ci sono state elezioni lampo, fortemente osteggiate dai cittadini di etnia serba, che in gran parte hanno scelto di boicottare.
Questo pomeriggio, stando a quanto riferiscono media locali e testimoni, i militari della Kosovo Force avevano chiesto ai manifestanti di lasciare libero il passaggio per strada a due mezzi delle forze speciali di polizia, per poi lanciare gas lacrimogeni e granate stordenti, in modo da proteggere gli ufficiali kosovari, e i serbi hanno risposto con un lancio di pietre e altri oggetti solidi.
I tafferugli si sono verificati dopo che i manifestanti serbi avrebbero tentato di fare irruzione in alcuni municipi i cui Sindaci sono albanesi. Un mezzo è stato dato alle fiamme. Tra i militari italiani rimasti feriti, 3 sono in condizioni serie.
“Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 11 italiani di cui 3 in condizioni serie ma non in pericolo di vita“, ha twittato il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.“I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace”, ha proseguito.
“La Difesa e il ministro, Guido Crosetto, esprimono vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari della Kfor Nato italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo”, ha twittato il Ministero della Difesa.
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