Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Cento pagine che ripercorrono, analizzandoli in dettaglio, gli eventi e le iniziative, i risultati agonistici e le prospettive del 2023.
Cento pagine che ripercorrono, analizzandoli in dettaglio, gli eventi e le iniziative, i risultati agonistici e le prospettive del 2023.
La Federazione Italiana Nuoto è orgogliosa di presentare il suo 10° Bilancio di Sostenibilità. Un testo storico, per una Federazione che precorre i tempi da sempre. Il bilancio di sostenibilità 2023, redatto con il supporto fondamentale della Società Grant Thornton di Roma, è stato presentato nella Sala Convegni delle piscine del Foro Italico. Un'attestazione speciale, la decima da quando nel 2014 la Federnuoto decise di impegnarsi nella redazione di un documento che non era ancora diffuso nel mondo degli enti sportivi. Cento pagine che ripercorrono, analizzandoli in dettaglio, gli eventi e le iniziative, i risultati agonistici e le prospettive dell'anno precedente.
Nella Sala Convegni il vice presidente della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri, il segretario generale Antonello Panza, la responsabile del Laboratorio di Economia e Management - Università degli Studi di Roma "Foro Italico" Cristiana Buscarini, il direttore Sostenibilità e Scuola di Sport e Salute Teresa Zompetti e l'amministratore delegato di Grant Thornton Alessandro Fusellato hanno illustrato e spiegato i punti salienti dell’atto che, in aggiunta ai bilanci tradizionali, rendiconta i risultati conseguiti sul piano economico, ambientale e sociale e spiega l’impegno assunto dalla FIN nel contribuire allo sviluppo sostenibile, evidenziando le ricadute positive e i circuiti virtuosi generati, attraverso le proprie attività, nelle diverse realtà in cui opera.
E' intervenuto Massimiliano Rosolino, oro olimpico a Sydney 2000 e campione mondiale a Fukuoka 2021 nei 200 misti, nella doppia veste di special guest e testimonial federale.
"Oggi – ha detto Pieri - si celebra un'intuizione geniale che la nostra federazione ha avuto dieci anni fa. Il Bilancio di Sostenibilità è un po’ lo specchio dei tempi e noi, forse anche prima di molti altri, siamo al passo con i tempi. Negli ultimi mesi su tutte le pagine dei giornali sono stati raccontati i successi dei nostri atleti alle Olimpiadi di Parigi 2024 e la Federnuoto è stata riconosciuta come la più medagliata. Questi risultati e questi grandi campioni sono figli dalle nostre società e degli sforzi prodotti negli anni, soprattutto nel periodo del Covid-19 e della crisi energetica. Siamo una grande famiglia e lo dico con orgoglio e soddisfazione. Nel complimentarvi con tutti voi e augurarvi buon lavoro, voglio ringraziare il nostro presidente Paolo Barelli che con il suo impegno, anche in Parlamento, ha consentito a queste società di sopravvivere e alla nostra Federazione di diventare sempre più grande e giustamente ambiziosa".
"La scelta di organizzare questo evento – ha dichiarato Panza - è stata fortemente volta per condividere un percorso, iniziato dieci anni fa, con tutta la Federazione e con l'esterno. Il ringraziamento voglio porgerlo a Sport e Salute, all'Università del Foro Italico e alla Grant Thornton per aver collaborato alla stesura del Bilancio di Sostenibilità e di un documento che ogni anno diventa sempre più ricco e aggiornato. Questo documento è la testimonianza di un percorso. Nel 2014 abbiamo scelto di sviluppare il Bilancio di Sostenibilità con coraggio e lungimiranza; testo di valenza importante, pur non essendo ancora obbligatorio. Ringrazio il presidente Paolo Barelli per avermi dato l'ok ad impegnarmi nella formazione di un atto che all'epoca era innovativo. Oggi di sostenibilità si parla quotidianamente nel mondo e c'è una maggiore attenzione all'impatto ambientale da parte di tutti. Noi questa sensibilità l'abbiamo avuta fin dall'inizio".
"Dal punto di vista della performance ambientale ha continuato il Segretario Generale - la Federazione Italiana Nuoto da anni ha avviato un piano di efficientamento energetico e la riduzione del consumo idrico. Sul fronte della governance, la FIN è una delle poche Federazioni Sportive Nazionali ad aver implementato costantemente negli anni un Modello di Organizzazione e Gestione, assicurando il rispetto delle normative e il rafforzamento dei meccanismi di controllo, prevenendo illeciti e migliorando la gestione del rischio. A questo si aggiunge l’introduzione di un sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001 che ha garantito il miglioramento continuo dei processi interni, rafforzando la trasparenza e l’efficienza operativa".
"La mission di una Federazione – ha sottolineato Panza - non è solo quella di avere un bilancio economico in ordine ma anche nel saper gestire al meglio le sue risorse e di avere un codice etico. Cosa che la Federnuoto ha inserito nel 2020 con l'implemento del Modello Organizzativo 231. L’impegno sociale della FIN si è manifestato con attività concrete, tutte rendicontate nei Bilanci di Sostenibilità, come il progetto “Acquamica Nuoto Anch’io”, in partnership con Arena; il progetto Lifelong Swimming, volto a diffondere la consapevolezza dei benefici del nuoto nella terza età; la partecipazione alla campagna di comunicazione “Io non rischio” sul rischio sismico, alluvionale e maremoto; il progetto “Per evitare un mare di guai”, promosso in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e Fin Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile, che la Federazione ha costituito al suo interno per fornire un contributo fondamentale nelle emergenze nazionali".
"Sono tre i principali ambiti di intervento, su cui sarà posta per l'attenzione della Federazione nel prossimo quadriennio: la promozione di un futuro verde e sostenibile, l'inclusione e il benessere attraverso lo sport (sono già quattro i progetti in cantiere) e la Buona Governance e responsabilità. Abbiamo a disposizione i migliori strumenti per raggiungere grandi risultati, non solo sportivi. Uno dei risultati che mi piace sottolineare di questa esperienza decennale è come e quanto la federazione sia cresciuta anche nella sua organizzazione interna e dei propri uffici e in molti si domandano anche cosa si possa fare di più".
"Ho conosciuto il segretario generale Antonello Panza vent'anni fa. Era il periodo in cui vi era nel Coni crisi, a causa della perdita economica dovuta ai mancati introiti del Totocalcio. All'epoca si pensava già a un modello che potesse rendicontare tutto ciò che facevano le federazioni sportive per l'ambiente e il sociale che fu poi presentato nel 2006. Non fu facile entrare in ambienti che erano alle prese con un cambiamento epocale e che dovevano per forza aprirsi ai privati che ovviamente pretendevano grande trasparenza. La Fin fu una delle prime federazioni a recepire questa necessità. E' vero che oggi è stato presentato il decimo bilancio di sostenibilità ma con la Federazione Italiana Nuoto questo processo è in atto da quindici anni", ha dichiarato la Responsabile del Laboratorio Economia e Management dell’Università del Foro Italico di Roma, Cristiana Buscarini.
"Il bilancio di sostenibilità, purtroppo non ancora obbligatorio, è diventato un mezzo di comunicazione esterna molto importante, per cittadini, sponsor ed istituzioni. Si è però trasformato negli anni in uno strumento di management che indica la strategia e le priorità di un'azienda, permettendo a quest'ultima di fotografare il punto in cui si trova e le cose che ci sono da migliorare. Sta diventando anche uno documento di condivisione interno e da quello che ho capito il bilancio di sostenibilità della Federnuoto ha visto impegnato quasi tutti i dipendenti della Federazione e questo è un eccellente segnale di salute e armonia", le parole del Direttore Sostenibilità e Scuola di Sport e Salute, Teresa Zompetti. "Quello della Fin – ha dichiarato l’ad di Grant Thornton, Alessandro Fusellato - è un ambiente propositivo e che ha un'organizzazione all'avanguardia. Abbiamo iniziato quest'anno una collaborazione che già guarda al prossimo quadriennio. Il bilancio di sostenibilità è diventato oggi giorno un documento fondamentale, perché permette di rendere visibile l'impegno di un'azienda per la collettività. La trasparenza è un valore sempre più apprezzato da professionisti o da semplici cittadini. E la Federazione Italiana Nuoto tutto ciò l’ha intuito e capito da tempo”.
"Essere sostenibili – ha detto Massimiliano Rosolino - vuol dire guardare al futuro, al nostro futuro che è molto più sostenibile di quanto si possa immaginare. Fare progetti con le scuole e con i nostri ragazzi significa non rimandare le cose che ci stanno a cuore. Lo sport, e nel nostro caso il nuoto, è una delle materie più sostenibili che esistano, perché si rigenera e si rinforza tanto nelle vittorie quanto nelle sconfitte. Nell'ascoltarvi, quello che ho visto dietro alla parola sostenibilità, è un mix tra allenatore ed atleta; c'è infatti chi lavora dietro le quinte, che si augura il bene del proprio atleta e c'è il protagonista che si troverà la strada spianata, grazie alla politica, allo sport, alle federazioni e alle famiglie. Ciò rappresenta una grande responsabilità civile e morale, che aiuta i nostri ragazzi ad essere più responsabili e sensibili. Nuotare una vasca in più in allenamento, raccogliere una bottiglietta di plastica in spiaggia, sono piccole abitudini che ci alimentano quotidianamente. E in tutto ciò la figura della Federazione è centrale".