Meloni: "Caivano dimostra che lo Stato, se vuole, rispetta gli impegni presi con i cittadini"

"In un territorio complesso, abbandonato e dimenticato per decenni, abbiamo detto alle persone perbene e oneste che dello Stato potevano tornare a fidarsi e che noi saremmo stati al loro fianco".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 12 Marzo 2025
Roma - 12 mar 2025 (Prima Pagina News)

"In un territorio complesso, abbandonato e dimenticato per decenni, abbiamo detto alle persone perbene e oneste che dello Stato potevano tornare a fidarsi e che noi saremmo stati al loro fianco".

“A Caivano abbiamo dimostrato che lo Stato, se ci mette volontà, costanza e determinazione, può rispettare un impegno che si prende con i cittadini”.

Così la premier, Giorgia Meloni, durante l'incontro a Palazzo Chigi per definire il piano straordinario previsto dal decreto Caivano-bis. 

“In un territorio complesso, abbandonato e dimenticato per decenni, abbiamo detto alle persone perbene e oneste che dello Stato potevano tornare a fidarsi e che noi saremmo stati al loro fianco. Abbiamo rimesso prima di tutto al centro la sicurezza e la legalità, banalmente perché senza sicurezza e legalità non c’è libertà, non c’è la possibilità di portare avanti interventi di riqualificazione, non ci sono le precondizioni per creare lavoro e benessere.

E abbiamo poi proseguito il cammino, riportando in quel territorio la gioia delle cose semplici, quasi banali. Come portare i bambini al parco, avere un asilo nido dove far crescere i più piccoli e un centro dove poter far sport. Cose semplici, ma che purtroppo erano negate.

E siamo andati ancora avanti, come dimostrano i tantissimi progetti che in questi mesi hanno vista la luce o che sono in via di realizzazione. Dal Polo culturale che nascerà a ridosso del ‘Centro Pino Daniele’ al nuovo Campus universitario, che offrirà agli studenti del territorio la possibilità di frequentare diversi corsi di laurea”, ha continuato Meloni.

A Roma, ha proseguito la premier, “abbiamo scelto di concentrare la nostra attenzione sul Quarticciolo, quartiere del Municipio V che si trova nel quadrante est della Capitale tra la Palmiro Togliatti e la Prenestina, e di focalizzare la nostra attenzione su ciò che serve di più al territorio, ovvero servizi e strutture per i bambini e per i ragazzi, a partire da asili nido, aree attrezzate e strutture sportive”.

“A Rozzano cercheremo di dare concretezza al sogno di Daniele Scardina, campione di boxe conosciuto ai più come King Toretto, colpito nel 2023 da una emorragia cerebrale che gli ha completamente cambiato la sua vita. Da anni sta portando avanti la sua battaglia personale per tornare a camminare, e per costruire nella sua città natale una palestra per insegnare la boxe ai più giovani, in particolare ai disabili”, ha proseguito.

“A Napoli ci concentreremo su Scampia e Secondigliano, e uno degli interventi più significativi che abbiamo intenzione di portare avanti è quello di sgomberare e bonificare l’area del campo rom di Via Cupa Perillo a Scampia e di realizzare al suo posto un campo da rugby, da affidare alla gestione delle Fiamme Oro.

A Orta Nova ci occuperemo, invece, di dare un segnale molto importante in termini di sicurezza e legalità, riqualificando l’immobile che ospiterà la tenenza dei Carabinieri. A Rosarno e San Ferdinando la nostra azione si concentrerà su un intervento che reputo estremamente importante, ovvero lo smantellamento e la bonifica totale dell’area su cui sorge ormai da decenni la tendopoli di Rosarno. Un ghetto, una zona franca, che una Nazione degna di questo nome non può tollerare un giorno di più. Noi smantelleremo e bonificheremo la tendopoli, e realizzeremo delle abitazioni dignitose per i tanti braccianti agricoli stagionali che lavorano in quel territorio.

A Catania abbiamo scelto di occuparci del quartiere di San Cristoforo, che è uno dei più antichi e popolosi del capoluogo etneo. In particolare, la nostra attenzione si concentrerà sulla riqualificazione di Via Playa.

Infine, sempre in Sicilia, Palermo. Insieme al sindaco Lagalla, che saluto, abbiamo immaginato una serie di interventi molto significativi, e tra questi quello che voglio citare è la scelta di avviare un progetto di manutenzione e risanamento strutturale della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo. La chiesa è un luogo di riferimento del quartiere, ma è chiusa da oltre 20 anni ed è sprofondata nel degrado, diventando un po’ il simbolo dell’abbandono del quartiere”, ha detto ancora Meloni. 

“Ecco, questo è solo un piccolo spaccato di ciò che intendiamo fare nei prossimi mesi e che rientra in una strategia più ampia che vedrà il governo impegnato in prima linea, esattamente come è accaduto a Caivano, dove ogni articolazione dello Stato si è mossa, ha fatto la sua parte e ha dato il proprio contributo. È un lavoro che ci impegniamo a portare avanti per continuare a sfidare noi stessi e per dimostrare che è molto più seria una politica che prova a risolvere i problemi – anche i più difficili – a costo di fallire”, ha concluso la premier.


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