Milano, Uilpa Polizia Penitenziaria: "Ancora due evasi dall'Ipm Beccaria"

"Ci chiediamo cos’altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il Governo adotti seri provvedimenti".

(Prima Pagina News)
Venerdì 14 Giugno 2024
Milano - 14 giu 2024 (Prima Pagina News)

"Ci chiediamo cos’altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il Governo adotti seri provvedimenti".

“Non c’è pace all’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano. Due detenuti, sembra entrambi minorenni e di origine straniera, sono evasi verso le 15.30 dai passeggi, scavalcando varie recinzioni, e si pensa siano riusciti a raggiungere la stazione della metropolitana. Sono in corso le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine”.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

“E’ di tautologica evidenza che le poche e inconsistenti misure adottate per mettere in sicurezza l’istituto penale per minorenni di Milano non abbiano avuto alcun effetto tangibile. Ci chiediamo cos’altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il Governo adotti seri provvedimenti. Solo ieri, in relazione agli organici del Corpo di polizia penitenziaria, avevamo riferito al Direttore generale del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Alessandro Buccino Grimaldi, di una coperta troppo corta. Oggi l’ennesimo evento disfunzionale che segna il fallimento della gestione carceraria. Tutto ciò, peraltro, a dispetto e sulle spalle degli operatori, sottoposti a carichi di lavoro inenarrabili e, talvolta, chiamati a prestare servizio a Milano da altre città, anche del sud, e persino costretti ad anticipare le spese per i viaggi e il soggiorno”, aggiunge il Segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria.

“Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, batta un colpo o ne tragga le dirette conseguenze. Serve immediatamente un decreto carceri per mettere in sicurezza il sistema soprattutto con assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, cui mancano più di 18mila unità. Parallelamente va riformato l’intero sistema d’esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, così come va riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria. Ogni giorno che passa la catastrofe aumenta”, conclude De Fazio.


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