Pasqua e Ponti: turisti in vacanza nonostante il meteo, previsti 21 mln di viaggiatori

Cna: "Giro d'affari da 9 mld".

(Prima Pagina News)
Venerdì 18 Aprile 2025
Roma - 18 apr 2025 (Prima Pagina News)

Cna: "Giro d'affari da 9 mld".

Oltre nove miliardi di euro. A tanto ammonta il giro d’affari turistico generato dal lungo ponte pasquale che parte dal sabato santo 19 aprile e arriva a inglobare il 25 aprile e il Primo Maggio, concludendosi domenica 4 maggio.

Lo prevede una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio dalla quale emerge che né i vacanzieri italiani né quelli stranieri sembrano preoccuparsi eccessivamente delle previsioni atmosferiche. Anche in considerazione del fatto che una larga percentuale di turisti ha già prenotato biglietti (aerei e ferroviari) e alberghi.

Tra turisti e gitanti in questo arco di tempo sono previste in movimento per diporto oltre 20 milioni di persone. I turisti veri e propri (quelli che pernottano in strutture alberghiere e/o extra alberghiere) sono ipotizzati in 12 milioni, di cui 5 milioni gli stranieri.

L’Italia riscopre la voglia di viaggiare. La stagione primaverile si apre con un deciso aumento dell’intenzione di partenza da parte degli italiani, che già da marzo hanno avviato la pianificazione delle vacanze di Pasqua e dei prossimi ponti festivi. I dati su Pasqua e ponti di primavera dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, in collaborazione con SWG, confermano un cambio di passo: cresce non solo la quota di chi ha già programmato un viaggio, ma anche l’anticipo con cui le scelte vengono effettuate.

Secondo le ultime rilevazioni, tra aprile e maggio si prevedono oltre 21 milioni di italiani in viaggio, con un totale di circa 27 milioni di partenze, considerando anche chi effettuerà più di una vacanza sfruttando la combinazione tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.

Un dato che riflette un atteggiamento più dinamico e proattivo nei confronti del turismo di prossimità, nonostante un contesto internazionale ancora segnato da incertezze economiche e tensioni commerciali, in particolare sul fronte dei dazi, che rischiano di pesare anche sul morale dei consumatori.

Le vacanze saranno prevalentemente brevi e domestiche: il 64% dei viaggiatori partirà in coppia, con una durata media di 3-4 notti. Le mete preferite restano italiane, con una marcata preferenza per le località balneari e le città d’arte. Toscana, Lazio e le grandi città del Centro-Nord continuano a guidare le scelte. Tra le sistemazioni più richieste, alberghi e B&B si confermano al vertice, ma resta elevata anche la quota di chi si appoggia a seconde case o ospitalità privata.

Nel dettaglio, per le vacanze pasquali si stimano oltre 10 milioni di italiani in viaggio (+25% rispetto allo scorso anno), con una spesa media pro capite di 335 euro. L’81% rimarrà entro i confini nazionali, mentre il 19% sceglierà l’estero, con Spagna e Francia in testa tra le mete preferite.

L’alloggio più frequente sarà la casa privata, seguita da strutture alberghiere. Il ponte del 25 aprile, quest’anno particolarmente favorevole sul piano del calendario, attira circa 9 milioni di viaggiatori. La pianificazione è ancora in corso, ma la maggior parte ha già definito destinazione, compagnia e alloggio.

Un quarto opterà per mete estere, ma l’Italia – ancora una volta – sarà protagonista, con Toscana e Lazio tra le regioni più scelte. Per il primo maggio si prevede un ulteriore flusso di oltre 8 milioni di persone, in aumento del 13% rispetto al 2024. Anche in questo caso, la maggioranza delle partenze sarà verso località italiane, con una netta preferenza per le strutture ricettive tradizionali.

Commentando i dati dell'Osservatorio, Manfred Pinzger, Vice Presidente Confcommercio con delega al Turismo, ha sottolineato che i "numeri sul turismo, in vista della Pasqua e dei prossimi Ponti, sono incoraggianti e confermano una voglia diffusa di spostarsi, soprattutto all’interno del nostro Paese. Tuttavia, a fronte di questa ripresa, non possiamo ignorare le preoccupazioni legate ai dazi che, oltre a generare incertezza, stanno erodendo la fiducia delle famiglie e questo potrebbe tradursi in un freno della domanda".

"È fondamentale - ha aggiunto Pinzger - che la ripartenza non venga compromessa da politiche economiche penalizzanti. Serve una visione strategica che tuteli il turismo e i servizi di mercato che sono il ‘motore’ della crescita del nostro Paese”.


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