Rai Teche premiata ai Fiat/Ifta Awards 2025

Per il progetto di digitalizzazione delle pellicole con il sostegno del Ministero della Cultura.

(Prima Pagina News)
Venerdì 31 Ottobre 2025
Roma - 31 ott 2025 (Prima Pagina News)

Per il progetto di digitalizzazione delle pellicole con il sostegno del Ministero della Cultura.

Il progetto di digitalizzazione delle pellicole dei servizi dei telegiornali RAI (1952–1985) si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento internazionale FIAT/IFTA Excellence in Media Preservation Award 2025, assegnato dalla International Federation of Television Archives (FIAT/IFTA): un premio riservato ai più innovativi progetti nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo.

Realizzato da Rai Teche e dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura, che opera nell’ambito della Direzione generale Digitalizzazione e comunicazione, il progetto rientra tra gli interventi finanziati dal Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali.

Preservare, digitalizzare e rendere accessibile il patrimonio audiovisivo Rai con le tecnologie più avanzate rappresenta una delle espressioni più alte della missione di Servizio Pubblico.

Il progetto ha l’obiettivo di digitalizzare integralmente i servizi dei TG Rai in onda tra il 1952 e il 1985, oggi conservati su pellicola 16mm.

Si tratta di un patrimonio unico — circa 320.000 bobine, equivalenti a circa 8.000 ore di trasmesso — di straordinario valore storico e giornalistico. Oltre trent’anni di storia del Paese, dalle prime cronache della ricostruzione postbellica agli anni Ottanta: decenni durante i quali la RAI era l’unico broadcaster nazionale e la televisione pubblica rappresentava dunque l’unica testimone della cronaca della nostra storia.

“Grazie al progetto di digitalizzazione – dice il direttore di Rai Teche, Andrea Sassano - il patrimonio audiovisivo Rai, in una delle sue parti più antiche e preziose, viene restituito al pubblico, che tramite la digitalizzazione e l’avanzato sistema di documentazione automatica dei contenuti tramite intelligenza artificiale, può nuovamente ricomporre e rivivere frammenti di memoria altrimenti destinati all’oblio.

Questo importante riconoscimento internazionale conferma il ruolo di Rai Teche come punto di riferimento nella tutela e valorizzazione del patrimonio audiovisivo nazionale, e testimonia l’impegno condiviso con il Ministero della Cultura nel preservare la memoria audiovisiva del Paese per le generazioni future. Una partnership di successo che ha oltretutto rappresentato una spinta propulsiva per l’avvio della completa digitalizzazione dell’archivio Rai: un’operazione imponente che comporterà la definitiva transizione da archivio fisico a archivio digitale e, dunque, il recupero integrale della nostra storia”.

Le pellicole, minacciate dal processo di deterioramento noto come sindrome acetica, sono al centro di un intervento urgente, complesso e monumentale di preservazione digitale, condotto con tecnologie d’avanguardia. La conversione in formato digitale avviene con standard di alta qualità, con video a profondità colore a 12 bit e risoluzione superiore ai 2K.

Il progetto, tuttora in corso e con conclusione prevista per l’inizio del 2026, prevede la collaborazione di laboratori specializzati coordinati da Rai Teche, che cura tutte le fasi di controllo qualità, gestione logistica e organizzazione del flusso dei materiali.

A ciò si affianca un’attività di valorizzazione digitale, che include la creazione di clip video sincronizzate con l’audio, nonché l’innovativa generazione automatica di metadati descrittivi tramite intelligenza artificiale: trascrizioni, riconoscimento dei volti, identificazione di luoghi e persone, e sintesi testuali.

Un progetto di digitalizzazione coadiuvato da sistemi di intelligenza artificiale che pone l’azienda in una posizione di assoluta avanguardia nell’ambito di gestione e preservazione degli archivi.

L’intero corpus digitalizzato confluisce poi nel catalogo dei contenuti audiovisivi Rai per favorirne consultazione ed uso editoriale. Una versione a bassa risoluzione, corredata dai metadati ricavati tramite AI, sarà inoltre resa disponibile, su incarico del Ministero della Cultura – Direzione generale Digitalizzazione e comunicazione, attraverso la piattaforma della Digital Library - Istituto Centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, per finalità di ricerca e formazione.

“Il Progetto – dice il direttore di Digital Library, Giuliano Romalli - prende avvio da un’esigenza condivisa tra la Rai e il Ministero della Cultura: quella di tutelare e valorizzare un patrimonio audiovisivo di straordinaria importanza, riconosciuto come un asset strategico per la crescita culturale del Paese. L’intervento nasce dalla consapevolezza che le migliaia di pellicole Rai rappresentano testimonianze uniche della storia, dell’arte e dell’identità nazionale. La loro salvaguardia si è dunque resa indispensabile per garantire la conservazione e la trasmissione alle future generazioni di un patrimonio che rappresenta una parte fondamentale della memoria collettiva italiana”.

Nel frattempo, a partire dalla mattina di venerdì 31 ottobre, sulla piattaforma multimediale RaiPlay e sul sito di Rai Teche sarà disponibile la pubblicazione “Rivoluzione Teche: dalla pellicola al digitale” (www.raiplay.it/programmi/rivoluzionetechedallapellicolaaldigitale): un filmato realizzato da Rai Teche che fornirà solo un assaggio degli incredibili materiali recuperati grazie a questa straordinaria operazione. Fra i grandi protagonisti Alberto Sordi, Sophia Loren, Giuseppe Ungaretti, Eduardo De Filippo e tanti altri.


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