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Oggi ricorre il ventunesimo anniversario della Strage di Nassirya, una tragedia che ha segnato profondamente la storia recente dell’Italia e ha lasciato un segno indelebile nella memoria del Paese. Il ricordo dell'Apamri con il suo Segretario Generale, Michele Grillo.
Oggi ricorre il ventunesimo anniversario della Strage di Nassirya, una tragedia che ha segnato profondamente la storia recente dell’Italia e ha lasciato un segno indelebile nella memoria del Paese. Il ricordo dell'Apamri con il suo Segretario Generale, Michele Grillo.
Il 12 novembre 2003, in una base italiana a Nassirya, in Iraq, un attentato terroristico tolse la vita a diciannove italiani tra militari e civili, impegnati in una missione di pace.
La loro dedizione e il loro sacrificio hanno simboleggiato il valore del servizio e l'impegno dell'Italia nelle operazioni internazionali per la stabilità e la sicurezza.
In questa giornata di commemorazione, il Segretario Generale dell’APAMRI – Associazione Insigniti d’Italia, Michele Grillo, insieme a tutto il Consiglio Direttivo, desidera esprimere il proprio sentito omaggio e riconoscimento per questi eroi italiani, che persero la vita in nome della pace e della solidarietà internazionale.
"Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime, agli uomini e alle donne che ogni giorno, anche in condizioni difficili, dedicano la propria vita a sostegno della giustizia e della sicurezza in aree di conflitto," ha dichiarato Grillo. "Il sacrificio di Nassirya ci ricorda che la pace e la democrazia non sono mai garantite e che, per mantenerle, occorre il coraggio e l’impegno di uomini e donne straordinari." La strage di Nassirya rappresenta una delle perdite più dolorose per l’Italia in missioni all’estero dalla Seconda Guerra Mondiale.
Gli italiani caduti quel giorno erano impegnati nella missione “Antica Babilonia”, operazione congiunta con le forze alleate, volta a supportare la ricostruzione dell'Iraq e il consolidamento della stabilità in un Paese devastato dalla guerra. Per ricordare questi caduti e per onorare il loro sacrificio, l’APAMRI si è unita al cordoglio nazionale e, in particolare, ai momenti di commemorazione promossi dalle istituzioni italiane.
“La memoria è un dovere,” ha aggiunto Grillo, “e questo anniversario deve essere per tutti noi un'occasione di riflessione.
La Strage di Nassirya ci ricorda che la pace è fragile e che la sicurezza di cui godiamo oggi è stata conquistata con sacrifici immensi. L’APAMRI si impegna affinché il ricordo di questi servitori dello Stato non sbiadisca, ma rimanga vivo nelle generazioni future come esempio di dedizione e amore per il Paese.”
Il Consiglio Direttivo dell'APAMRI – composto da personalità impegnate nel riconoscimento dei meriti civili e militari e nella promozione dei valori costituzionali – si unisce alla voce del Segretario Generale, rinnovando l’impegno dell’associazione a preservare e onorare la memoria di coloro che, in vari modi, hanno contribuito a costruire un’Italia e un mondo più giusto e sicuro.
In conclusione, nel ventesimo anniversario della strage di Nassirya, l’APAMRI - Insigniti d’Italia invita tutti i cittadini italiani a ricordare e onorare quei diciannove italiani caduti, ringraziando coloro che ancora oggi mettono a rischio la propria vita per la pace e la sicurezza internazionale.