Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
E' muro contro muro tra le associazioni che sostengono le rinnovabili a prezzo della bellezza del territorio e dell'agricoltura e tra quelle che invece vorrebbero che tali impianti fossero installati con buonsenso evitando di consumare suolo e di deturpare lo splendido paesaggio toscano
E' muro contro muro tra le associazioni che sostengono le rinnovabili a prezzo della bellezza del territorio e dell'agricoltura e tra quelle che invece vorrebbero che tali impianti fossero installati con buonsenso evitando di consumare suolo e di deturpare lo splendido paesaggio toscano
Dura lettera al presidente della regione Toscana Eugenio Giani e all’assessore all’ambiente Monia Monni da parte di un nutrito gruppo di associazioni ambientaliste, tra cui molte riconosciute dal ministero dell’Ambiente. Nella missiva le associazioni in questione, ovvero: Club Alpino Italiano Sezione di Firenze; Italia Nostra Toscana APS , L’Altritalia Ambiente; Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV; Comitato Tutela Crinali Mugellani – Crinali Liberi; Associazione Altura ODV; Comitato Alberi Empoli Viale IV Novembre; Gufi_Gruppo Unitario Foreste Italiane; Gruppo di Intervento Giuridico; Movimento per la Terra e Non Una di Meno Mugello, si dicono profondamente contrariate per il presunto incontro che dovrebbero avere con un altro gruppo di associazioni favorevoli all’installazione selvaggia e sregolata di aerogeneratori su tutto l’altipiano toscano. Nella nota si legge che “le sottoscritte Associazioni avvertono il dovere di segnalarle la spiacevole, inaccettabile discriminazione operata nei loro confronti, senza la benché minima informazione preliminare, dalla ‘Lettera aperta’ all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni, recentemente scritta da un gruppo di rappresentanti di associazioni toscane che operano – anche alla scala nazionale – sulle variegate tematiche ambientali (primo firmatario Mauro Romanelli - Ecolobby)”. Oltre a Ecolobby, si possono leggere anche le firme di Legambiente , WWF, Energiaperlitalia, Ecofuturo, Pro Cer; Rinascimento Green, Extinction Rebellion, Progetto Firenze, Fiab, Transistor e Fridays for Future. Prosegue ancora la missiva “Riguardo alla enunciata ‘Lettera aperta’, le Associazioni firmatarie non condividono il tono apocalittico, relativo alla nostra tragica realtà ecologica, e insieme di ingenua sicumera di poter risolvere il grave problema del “cambiamento del clima” con la facile terapia dell’installazione di impianti rinnovabili di 700 MW “abbondanti di fotovoltaico ed eolico all’anno, per ciascuno dei prossimi sei anni. 2 MW ogni giorno”. Inoltre dette Associazioni “non condividono l’assunto che il ‘rifiuto e pregiudizio verso eolico e fotovoltaico’ espresso da ‘molti territori’ – una protesta che sta accrescendosi non solo in Toscana – dipenda dalla mancanza di ‘informazione’ ad hoc, come ritengono ingenuamente gli autori della Lettera aperta”. “Il ‘rifiuto’ sempre più diffuso non solo tra i cittadini ma anche tra gli amministratori pubblici che osteggiano l’eolico e il fotovoltaico (ma solo il fotovoltaico appoggiato a terra) dipende, infatti, proprio dalla consapevole valutazione degli effetti negativi che tali impianti producono: ovvero lo smodato consumo di suolo agricolo e forestale e gli insostenibili impatti su ambiente, biodiversità, equilibri idromorfologici, paesaggio, agricoltura, turismo rurale ed escursionismo, e più in generale sulle economie locali incentrate su questi valori; a tutto, unico vantaggio delle industrie nazionali e internazionali che – forti degli ingenti incentivi disposti dall’Europa che sostanzialmente le salvaguardano dai rischi aziendali – stanno prepotentemente applicando sui nostri territori logiche di vera e propria colonizzazione, ormai bene evidenti ai cittadini e a molti amministratori pubblici, anche per effetto dei continui aumenti delle bollette dell’energia”. Fotovoltaico in alto e microeolico, queste le proposte delle associazioni facenti parte di #coalizione art.9 che già si espressero in tal senso in occasione degli stati generali contro il fotovoltaico a terra e l’eolico selvaggio del 22 maggio scorso. In conclusione scrivono “Anche per il delicato, importante e urgente problema della corretta individuazione delle Aree Idonee alla localizzazione delle fonti rinnovabili, come da decreto ministeriale pubblicato nella G.U. del 2 luglio”, le Associazioni in questione hanno chiesto all’” Assessore Monni, di creare un’occasione di incontro e confronto permanente, un tavolo di lavoro fra tutti gli interessati, per affrontare con serenità e nel migliore dei modi il problema della Transizione Ecologica e Energetica”.